per voce femminile e pianoforte (1951)

TESTO : Eugenio Montale (da Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato - Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida - Felicità raggiunta, si cammina)

ORGANICO : s., pf.

DURATA : 9’25" circa

EDITORE : Semar, Roma

PRIMA ESECUZIONE : Palo del Colle, 30 aprile 1987 , Chiesa del Purgatorio - Festival Domenico Guaccero
Elisabetta Norberg-Schulz, s., Giuseppe Scotese, pf.

REGISTRAZIONI

- Elisabeth Norberg-Schulz, s., Giuseppe Scotese, pf.
Registrazione della prima esecuzione.

 

per baritono e 7 strumenti (1954)

TESTO : attribuito a Guaccero

ORGANICO : br., fl., ch., cl. in la, tb., perc. (batt., p., gc., tmb. mil., car., tmb.), v., vc.

DURATA : 5’ circa

Proprietà dell’autore

 

per voce femminile e timpani (1959)

ORGANICO: s., tp. (2 es.)

N.B. L’autore precisa che "ogni esecutore avrà 3 caldaie", diversi "mezzi percussivi" quali "mazze" e "bacchette" e indica i "modi di esecuzione"

DURATA : 7’35" circa.

Proprietà dell’autore

PRIMA ESECUZIONE : Roma, 29 dicembre 1992, Palazzo dei Conservatori al Campidoglio
Barbara Lazotti, s., Antonio Caggiano, Gianluca Ruggeri, tp.

- Il testo del primo brano è una serie di fonemi e parole senza senso logico; il secondo presenta soltanto la frase che ne compone il titolo "Mai vedrò"; il terzo è quello della famosa sequenza "Stabat mater dolorosa".

REGISTRAZIONI

- Barbara Lazotti, s., Antonio Caggiano Gianluca Ruggeri, tp.
Registrazione della prima esecuzione.

 

per quattro esecutori (1961)

TESTO : W. Shakespeare, Maiakovski, Lager di Auschwitz, Yeats

ORGANICO : s., t., clp., saxt., 4 amplificatori

DURATA : 10’circa

EDITORE : Aldo Bruzzichelli, Firenze

PRIMA ESECUZIONE : Palermo, 23 maggio 1961, Sala Scarlatti del Conservatorio V. Bellini
Seconda Settimana Internazionale della Nuova Musica, in collaborazione con il Gruppo Universitario per la Nuova Musica (GUNM), l’E.A. Orchestra Sinfonica Siciliana e dell’E.A. Teatro Massimo
Leila Bersiani, s., Tommaso Frascati, t., Vittorio Luna cl., Angelo Faja, fl.

- La partitura è formata da un unico foglio ripiegato sette volte e stampato r.e v. I movimenti, esattamente 6 (O mondo nuovo mirabile - ... muoveranno le corazzate volanti della comune - Arbeit macht frei - Juden - Le cose crollano... - il centro non regge...), anche della durata di poche battute, sono sempre separati da pause precisamente stabilite in secondi. In uno dei due programmi dei concerti della Seconda Settimana erroneamente il pezzo viene intitolato III Quartetto.

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- A. Pironti, programma riassuntivo dei concerti della Seconda Settimana Internazionale Nuova Musica. [Interessante il fatto che P. indichi la realizzazione di un III Quartetto con il titolo di Contaminazione (da qui supponiamo l’errata informazione sul programma dal formato più piccolo) per strumenti e nm. che probabilmente è andato perduto, così come un Concerto per voci e strumenti, partiture di cui non esiste traccia. Descrivendo però la struttura dello Studio sottolinea come quest’ultimo presenti "lo stesso organico e lo stesso materiale di Contaminazione" risultando allo stesso tempo "una filiazione di quel lavoro e una elaborazione completamente diversa". Interessante anche l’accenno alla tecnica compositiva che va "dal gioco delle varie dimensioni ai sistemi di scrittura indicanti particolarità timbriche, aleatorietà nelle dimensioni e così via", ai testi e alle frasi di attualità "usati come materia di comune conoscenza"].

- M. Bortolotto, Una manifestazione di vasta risonanza, "Giornale di Sicilia", 27 maggio 1961. [B. giudica la composizione un "pezzo davvero sconcertante, di una ricercata rottura con ogni convenzione e maniera". Accenna quindi al rifiuto dell’unità e alla "contaminazione" che, "ove non sia giuoco prezioso o ammicco erudito è segno certissimo di disperazione"].

- M. Mila, La musica in Sicilia - I dodecafonici contro il folklore, "L’Espresso", 4 giugno 1961. [Considera le "Settimane" palermitane "come una stimolante forza d’urto sopra una stagnante situazione culturale". Giudica la composizione di Guaccero una musica "stramba"].

 

per soprano e pianoforte a quattro mani (1964)

TESTO : Eugène Ionesco

ORGANICO : s., pf. (2 es.)

DURATA : variabile

Proprietà dell’autore

PRIMA ESECUZIONE : Roma, 19 aprile 1964, Teatro Ateneo dell’Università degli Studi di Roma - Istituto del teatro. Centro Universitario teatrale in collaborazione con SIMC e SMI, La Nuova Musica in Italia
Michiko Hirayama, s., Sylvano Bussotti, Cornelius Cardew, pf.

- Il testo è tratto da Ionesco poi ripreso in Casa dell’Armonia. La copia eliografia consta di tre duerni della misura di 355x380 mm. e una c. con note per l’esecuzione e indicazioni per i costumi e la scena. Vengono date due versioni con 12 tipi di sequenza per ciascuna. La caratteristica principale del pezzo è il gestualismo.

 

per voce femminile (1965)

ORGANICO : vf.

DURATA : 7’30" circa

EDITORE : Semar, Roma

- In partitura compare anche una sorta di premessa che spiega l’origine del pezzo: "Domenico Guaccero/ studiati su e per esperimento di Michiko Hyrayama/ gli ESERCIZI/ (aprile 1965) sono proprio questo : / prove di forza, tensione, di concentrazione di possibilità (non di effettualità) sonore ("possono e non possono venir fuori"). Alcuni gesti -anche, a volte, il parlato- fanno parte dell’azione. Gli spazi bianchi fra gli eventi sono zone/pausa : preparazione all’esercizio successivo, o, come a pag. 2, immobilità (occhi semichiusi, concentrazione), prima degli scatti. La durata delle pagine e la disposizione degli eventi, da "leggersi" in sequenza normale, regola i silenzi.

- Questi esercizi possono essere eseguiti insieme a gli alti pezzi dallo stesso titolo (vedi in Musica strumentale da camera per un esecutore e in Azioni da camera). Si darà, allora, spazio all’altra esecuzione, senza superare, per ogni nuovo esecutore, la metà del tempo in più di esecuzione. La composizione è dedicato a Michiko Hirayama.

- Elemento caratteristico del pezzo è il gestualismo.

- Esiste una revisione della partitura (copia appartenuta a Michiko Hirayama) realizzata nell’aprile del 1971. La dedica è la stessa; vengono specificati gli altri "esercizi" e sono indicate le modalità di esecuzione ("Segni particolari"), probabilmente perdute nella prima versione. Viene posta grande attenzione all’ "Azione" a cui viene dato più spazio, sottolineando i gesti e i movimenti da eseguire, e al "Suono", il secondo elemento strutturale. Compaiono quali "Segni particolari" suoni approssimati, la scala di intensità creata con Macchi, timbri anche sperimentali, come "cantato con acqua" e "suono doppio".

 

per voce femminile (1970)

TESTO : Sonia Sanchez, anonimo.

ORGANICO : s. (all’interprete viene richiesto di suonare anche un trg., dei bg., bicchieri, corde non meglio specificate)

DURATA : 10’ circa

Proprietà dell’autore

- Il compositore specifica nella premessa che: "Il pezzo è stato scritto come commento dialettico ("glossa") degli ESERCIZI del 1964. Può essere eseguito da solo o, meglio, di seguito agli ESERCIZI". In questo caso, però deve essere preceduto da un "INTERMEZZO" nel quale Guaccero sottolinea il lavoro di sperimentazione realizzato fin dal 1964, facendo eseguire i suoni conosciuti allora e quelli ""trovati" […] dopo sei anni". Chiede anche al pubblico di sperimentare un minuto da far "TRASCORRERE IN SILENZIO" quale durata del tempo stesso. I "Segni grafici particolari" confermano l’interesse per i problemi della grafia (l’intensità, "da 6’37" a 8’7" è indicata dallo spessore della grafia") e della sperimentazione che riguarda le possibilità di attacco per gli strumenti e di emissione per la voce, ("con l’unghia, naso compresso, crepitio faringeo espirato e aspirato, fiato e suono", compreso "intonato e parlato").

REGISTRAZIONI

- Joan Logue, s.
Registrazione dal vivo effettuata il 6 dicembre 1983 a Roma, Auditorio RAI del Foro Italico

- Maria Chiara Pavone, s.
Registrazione dal vivo effettuata il 15 dicembre 1992 a Roma, Sala d’Ercole, Palazzo dei Conservatori al Campidoglio

 

per baritono (o basso/baritono) (1970)

[1. Asca, caledda - mu / 2. Non vedo, contro, violenza]

TESTO : rispettivamente di anonimo e Massimo Sani

ORGANICO : br. solo (o b/br.)

DURATA : 15’30" circa

Proprietà dell’autore

- Nella "PREMESSA" l’autore dà delle indicazioni sui testi: "Il primo pezzo […] è su testo di anonimo e scritto in dialetto greco-pugliese di Terra d’Otranto" del quale dà la versione italiana. "Il secondo pezzo è su testo di Massimo Sani, ed è uno "studio" o "cartone" dello spettacolo, ispirato al problema dell’inquinamento […]. Necessità, dunque, d’una interpretazione "teatrale", da affidare al puro mezzo vocale".

REGISTRAZIONI

- Giancarlo Montanaro, br.
Registrazione dal vivo effettuata il 4 dicembre 1984 a Roma, Accademia d’Ungheria

- Roberto Abbondanza, br.
Registrazione dal vivo effettuata il 15 dicembre 1992 a Roma, Sala d’Ercole, Palazzo dei Conservatori al Campidoglio

 

per voce femminile e chitarra (1970)

[I. Elenchi II. Teledramma]

TESTO : attribuito a D. Guaccero

ORGANICO : s., ch.

DURATA : 13’ circa

Proprietà dell’autore

- Il primo testo propone un vero e proprio elenco di medicinali e rammenta alcuni avvenimenti sociali; il secondo affronta in chiave ironica il problema della dipendenza dalla televisione

- Non c’è alcuna premessa o legenda che dia alcuna indicazione sull’esecuzione.

 

per soprano, corno e pianoforte (1979)

ORGANICO : s., cr., pf.

DURATA : 6’ circa

Proprietà dell’autore

- Il pezzo è dedicato a Domenico Ceccarossi.

REGISTRAZIONI

- Domenico Ceccarossi, cr., Joan Logue, s., Edoardo Hubert, pf.
in Domenico Ceccarossi e i contemporanei
Vol. III Penta Phon MCF 15015
Silver classic Beat Records Co.
Stereo Mono 1983

- Maria Chiara Pavone, s., Angelo Agostini, cr., Luca Salvadori, pf.
Registrazione dal vivo effettuata il 15 dicembre 1992 a Roma, Sala d’Ercole, Palazzo dei Conservatori al Campidoglio

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Renato Badalì, note all'edizione discografica. [l'autore accenna al virtuosismo del pezzo].

- Luigi Bellingardi, idem [l'autore sottolinea "la disponibilità al gioco virtuosistico più moderno ed a sonorità quasi sperimentali"].

- Luigi Fait, idem [E’ una lettera aperta al compositore].

 

per soprano e pianoforte (1980)

[I. Oh! meraviglia! amor ch’a pena è nato - II. E le chiome dorate al vento sparse - III. Il mio cor non più mio s’a te dispiace - IV. Oh viso... - V. Ciò che ‘l viver non ebbe, abbia la morte]

TESTO : Torquato Tasso (da Gerusalemme Liberata ; cc. I, III, XII)

ORGANICO : s. e pf.

DURATA: 12' circa

EDITORE : Semar, Roma

PRIMA ESECUZIONE : Roma, aprile 1980 Teatro Araldo
Lucia Vinardi, s., Eleuterio Mollicone, pf.

- La data del 1980 si evince dal programma di sala del concerto intitolato "Fatti d’amore e di guerra" realizzato per le attività decentrate del Teatro dell’Opera di Roma. L’intero ciclo di manifestazioni si è svolto tra il 1° ed il 30 aprile 1980 ed essendo questo il primo concerto si può molto probabilmente ritenere che la data esatta sia il 1° aprile 1980. Il concerto prevedeva Il combattimento di Tancredi e Clorinda "introdotto" (per facilità di comprensione e migliore apprezzamento da parte del pubblico, come spiegano le note al programma) da una "Azione scenica da La Gerusalemme Liberata" narrante le vicende dei protagonisti sino alle soglie del Combattimento monteverdiano. Le musiche per l’azione scenica furono realizzate da Guaccero. Sono più esattamente la partitura dei Canti e un nastro magnetico.

REGISTRAZIONI

- Elisabeth Norberg-Schulz, s., Giuseppe Scotese, pf.
Registrazione dal vivo effettuata il 30 aprile 1987 a Palo del Colle, (BA), Chiesa del Purgatorio
Durata 10’ ca.

ALCUNI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

- Note al programma della prima esecuzione. [Si giustifica la necessità di una introduzione al vero e proprio Combattimento perché le vicende narrate in quest’ultimo non fanno più parte del "corredo culturale" attuale].

 

per soprano e pianoforte (1983)

TESTO : Raphaél Alberti

ORGANICO : s. e pf.

DURATA : 11’ circa

EDITORE : Semar, Roma

PRIMA ESECUZIONE : Reggio Emilia, 11 settembre 1983, Festival Nazionale de l’Unità - Musica per il Cile
Dorothy Dorow, s., Giuseppe Scotese, pf.

- Il testo della poesia, definita dall’autore il suo "grido", è comparso sul quotidiano "Paese sera" del 14 settembre 1973, sia nella versione in lingua originale che in italiano, anche se non viene citato il nome del traduttore.

- Nella premessa il compositore afferma di aver scritto il pezzo in memoria di Salvador Allende ed aggiunge: "Se la storia non la fanno i singoli uomini, alcuni UOMINI sono anche indispensabili per farla. E SALVADOR ALLENDE era UN HOMBRE".

- Il pianoforte richiede anche due "preparazioni mobili" ed alcune preparazioni fisse

- Il pezzo è dedicato a Luigi Pestalozza

REGISTRAZIONI

- Elisabeth Norberg-Schulz, s., Giuseppe Scotese, pf.
Registrazione dal vivo effettuata il 30 aprile 1987 a Palo del Colle (BA), Chiesa del Purgatorio

 

vedi azioni da camera

 

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