Giubileo:
"essere chiamati a celebrare il
tempo della Solidarietà, l'anno di Grazia"
La preparazione e celebrazione del Giubileo è certamente una provvidenziale occasione per convertirci ad uno stile di vita, che riveli attenzione e predilezione verso i poveri.
Ciò sarà possibile se cominceremo a vedere i poveri non solo o prevalentemente come fonte di problemi, ma come risorsa per recuperare valori autentici [ ]
Questa logica va oltre l'elemosina e l'assistenzialismo per creare cultura della gratuità, della condivisione, del bene comune da anteporre a quello personale nel quadro di un vero progetto di pastorale della carità, che è fonte di:
- revisione di atteggiamenti e di comportamenti inquinati dall'egoismo dall'attaccamento al denaro, "che è la radice di tutti i mali" (1 Tm 6,10)
- apertura a tutte le vie della carità: nel civile, nell'ambito legislativo, nei nodi della politica e dell'economia, nell'impegno per lo sviluppo e per la pace, nell'attenzione quotidiana a tutte le sofferenze e a tutte le forme di povertà..
I poveri dobbiamo guardarli ed amarli come una "presenza reale" di Gesù, che categoricamente ha detto:
"Io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato" (Mt 25,35)
(brano tratto da "Amore preferenziale per i poveri e Giubileo del 2000" del Comitato Nazionale per il Grande Giubileo del 2000)
Provocazioni:
La
nostra partecipazione allAnno Santo, la nostra
conversione non è un atto pietistico, ma è un fatto politico:
vuol dire contribuire a che il piano di Dio si realizzi nella
storia.
Nella preparazione al Giubileo, nei
pellegrinaggi e nelle celebrazioni giubilari, dobbiamo sempre
avere lo sguardo ed il cuore attento ai poveri, ricordando che
limpegno per la giustizia e per la pace in un mondo
come il nostro, segnato dai conflitti e da intollerabili
disuguaglianze sociali ed economiche, è un aspetto qualificante
della preparazione e della celebrazione del Giubileo. (Giovanni
Paolo II lett. Apost. Tertio millennio adveniente)
La testimonianza di p. Alex Zanotelli
(brano preso dalla rivista Ormegiovani)
Per sei anni
seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto. Ma nel
settimo non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno i
poveri del tuo popolo. (Es 23,10).
Il
Giubileo aveva lo scopo di smantellare le strutture di
disuguaglianza socio-economica attraverso la remissione del
debito contratto da un membro della comunità, la restituzione
della terra persa ai proprietari originari, la liberazione degli
schiavi.
Se
questo è fare Giubileo, se questa è la nostra fede, appare
sempre più chiaro che noi la proclamiamo oggi scegliendo o limpero
del denaro o il Sogno di Dio.
Viviamo
in un Sistema in cui economico che permette al 20% della
popolazione di utilizzare l83% dei beni di questo mondo,
mentre il 20% dei più poveri riceve meno del 2%
E
un sistema che uccide per fame 20-30 milioni di persone lanno
e che dichiara inutili un miliardo di esseri umani. La nostra
professione di fede non è fatta recitando il Credo, ma dicendo
con le nostre scelte economiche quotidiane da che parte stiamo !