Commercio equo e solidale
Quando facciamo la spesa stiamo veramente attenti a quello che compriamo ?
Sappiamo
veramente da dove viene il prodotto, chi lo ha realizzato e
quindi chi finanziamo ? Sappiamo
se è stato fatto sfruttando lavoro minorile ?
La multinazionale che lo ha realizzato in un paese del terzo
mondo retribuisce equamente i lavoratori?
Si preoccupa di contribuire allo sviluppo di quel paese o ne
saccheggia le materie prime per aumentare il profitto ?
Dalle bibite ai tappeti, dal cacao alle scarpe molto spesso
conosciamo solamente il costo in denaro ma non il vero "costo",
quello della sofferenza di vite umane sfruttate.
Esiste però anche possibilità di comprare i prodotti "sicuri"
del commercio equo e solidale perché pagano direttamente i
produttori in modo da garantire loro il raggiungimento di un
livello di vita dignitoso senza intermediari e senza scopi di
lucro.
Cerchiamo di evitare almeno di comprare i prodotti di quelle società che comprano dai paesi poveri a prezzi sempre più bassi e da loro imposti.
Esercitando il nostro potere di scelta anche nelle piccole cose qualcosa può cambiare.
SCEGLIERE LA VACANZA:
ovvero alla ricerca di un turismo solidale
Quali
sono i parametri in base a cui scegliamo una vacanza ?
Cosa
mettiamo al primo posto: il divertimento, il riposo, la famiglia
?
Tutte queste cose certamente non possono mancare. Ma sono
veramente sufficienti a fare una vacanza ?
Se
ci si vuole riposare e divertire non per questo bisogna lasciare
a casa la voglia di un mondo con meno ingiustizie e meno povertà.
Non
tutte le vacanze, infatti sono uguali. Ci sono quelle che rendono
più uguali gli uomini.
Alcuni
consigli per una vacanza solidale:
1)
Evitare gli sprechi, gli eccessi di spesa. Molto spesso questi
sprechi sono fatti, senza accorgersene, sulle spalle di altri
2) Controllare i luoghi dove si va in vacanza. Se si va all'estero evitare di andare in quei paesi con regimi dittatoriali o militari. Si rischia di finanziare con il turismo l'esercito e la corsa agli armamenti. Per chi è un po' più avventuroso è possibile organizzare una vacanza evitando i canali del turismo di massa. Si potrà fare una migliore conoscenza dei posti dove e ci si renderà conto di alcune loro povertà.
3)
Evitare di comprare prodotti (per esempio tappeti) senza avere
qualche certezza sul come sono stati prodotti. Se qualcosa costa
veramente poco potrebbe anche essere che ciò era dovuto al
salario da fame di alcune persone.
3)
Controllare ovunque si vada che non ci siano casi di evidente
sfruttamento di lavoratori in nero o minorili.
4) Cerchiamo di non sovraccaricare di lavoro gli altri per riposarci noi
5)
Dedicare parte della vacanza a stare insieme a parenti anziani e
nonni cercando di non abbandonarli. Stesso discorso vale se
sappiamo che una nostra vicina d casa anziana è sola tutta l'estate.
Forse d'estate la solitudine si sente di più.
6)
Cerchiamo di ritagliarci una settimana o due di servizio per gli
altri; in Italia o all'estero. Le possibilità sono molte. Anche
se non si può andare molto lontano o se si rimane in città una
parte della nostra vacanza la potremmo utilizzare nel fare una
esperienza, magari nuova, come il volontariato. Qui a Roma non
mancano le possibilità e soprattutto d'estate c'è molto bisogno.
Anche facendo una vacanza si può trovare il tempo
per aiutare chi sta peggio di noi.