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Marzo 2000 |
Fin dall'inizio,
Isaia fu shockato dal tradimento del grande "sogno di Dio"
perpetrato dall'aristocrazia al potere a Gerusalemme.
Il giovane Isaia attacca un sistema ingiusto basato su un'economia
dell'opulenza.
"Il Signore si aspettava giustizia ed ecco spargimento di
sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi". E
continua:"Guai a voi che aggiungete casa a casa e unite
campo a campo finche' non vi sia piu' spazio e cosi' restate soli
ad abitare nel paese".
Da qui il suo durissimo attacco alla borghesia di Gerusalemme:"Udite
la parola del Signore voi capi di Sodoma! Ascoltate la dottrina
del vostro Dio, popolo di Gomorra!" (Is 1,10).
Quello che Dio vuole, Isaia lo esprime in poche parole:"Imparate
a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova"
(Is 1,17).
Isaia attacca i capi di Gerusalemme perche' non hanno fede nel
gran sogno di Dio, ma cercano invano la sicurezza a tutti i costi
per mantenere un sistema che li arricchisce ma che schiaccia la
gente e nega cosi' la natura stessa del Signore. Il Dio di
Israele, infatti, e' il Dio delle vittime del sistema, non e' il
Dio del Faraone o del re di Assiria. E correre dal Faraone o dall'Imperatore
Assiro vuol dire non avere fede nel Signore, tradire il suo sogno.
Vuol dire credere nel sistema piramidale faraonico.
Per capire questo e' importante cogliere la scena politica
internazionale.
All'orizzonte si profila ormai l'astro nascente, l'Assiria: il
terrore dei popoli del medio oriente. Il re Tigleth Pieleser III
(745-727 a.C.) con una politica aggressiva di espansionismo
militare fece dell'Assiria il piu' temuto impero dell'antichita'
Un
militarismo brutale, quello assiro, che faceva il deserto attorno
a se', con repressioni, deportazioni di interi popoli, massacri,
tasse esorbitanti, coercizione di uomini. Questo in nome della
sicurezza (furono gli assiri ad usare massicciamente la censura e
la polizia segreta ....).
Nel 733, Pekah re d'Israele e Razin, il re di Damasco, invasero
il regno di Giuda per forzare il re Acaz in un'alleanza contro l'Assiria.
Acaz manda subito messaggeri a Tigleth Pileser III chiedendo
aiuti. Politicamente poteva essere una buona mossa. Isaia e'
convocato dal Signore a richiamare il re alla fede. Invece di
chiedere aiuto agli Assiri, Acaz deve fidarsi del Signore.
"Se voi non starete saldi nella fede, non starete affatto".
E' la sfida di Isaia al re. Ma Acaz non ebbe fede. Isaia ritorno'
una seconda volta da lui, ma Acaz rifiuto' (la religione non puo'
entrare in politica!). "Non voglio tentare il Signore"
risponde ipocritamente il re. Per il profeta questo e' il segno
evidente del rifiuto del Signore e del suo gran sogno. Ma il
Signore e' fedele e offre ugualmente un segno. "La Vergine concepira'
un figlio che chiamera' Emmanuele".
In questo tragico momento, Dio e' fedele.
Ma
l'Assiria arrivera' e spazzera' via il regno del Nord (722) e
rendera' Giuda suo vassallo.
Caro
giovane, questa e' una parola dirompente per noi oggi,
soprattutto se riletta nel rifiuto radicale della violenza da
parte di Gesu'. Ricordo ancora le parole metalliche del grande
giornalista tedesco Franz Alt, alla prima Arena dei Beati i
Costruttori di Pace:"O Dio o la bomba". Ancora oggi,
dopo dieci anni dal crollo del muro di Berlino (la bomba allora
serviva a difenderci dal comunismo!), siamo nella stessa
alternativa.
Giovane, se credi in Dio devi dire no alla "sicurezza"
atomica. Eppure di continua su questa strada con gli USA pronti a
stanziare 60 miliardi di dollare nei prossimi anni per
rimodernizzare l'apparta atomico! Ancora oggi USA e Russia hanno
trentaseimila ogive nucleari capaci di far esplodere piu' volte l'intero
pianeta!
Giovane, devi dire no alla politica di sicurezza per i ricchi del
pianeta: la sicurezza sta diventando il piu' redditizio degli
investimenti nel mondo dei ricchi. Il credo americano "tolleranza
zero" si sta diffondendo a macchia d'olio. La sicurezza e'
uno dei temi vincenti della politica italiana. Devi dire no alle
spese militari. Si tratta di 826 miliardi l'anno! In Italia sono
in crescendo!
E' un no al mercato delle armi che stanno distruggendo il
continente africano.
L'Angola nasconde, in tutto il paese disseminate, piu' di dieci
milioni di mine anti-uomo, ossia una per abitante! Un no alla
"guerra umanitaria".
Un no secco alla NATO, che non serve a nulla, se non a far fare
noi europei guerre che gli USA decidono. Un no al segreto
militare perche' serve solo a
coprire i grandi misfatti (ne abbiamo un piccolo esempio nel caso
di Ustica!).
Se Isaia vivesse oggi, penso non avrebbe problema a proclamare
questo perche' le nostre armi e gli eserciti, oggi come allora,
servono solo a mantenere il sistema, che sacrifica ogni anno
almeno 20 milioni di vittime per fame.
Isaia diceva "o il Signore o l'Assiria", quando saremo
pronti a dire "o Dio o la bomba"? E' questa la
conversione giubilare che Dio attende. E come segno di questa
conversione ecclesiale, il magistero abbia il coraggio di
proclamare dogma che Gesu' ha inventato la non-violenza attiva.
p. Alex Zanotelli