Il
Cristo che chiede l’elemosina fuori dalla nostra chiesa
Ogni
domenica la nostra comunità parrocchiale si incontra per celebrare l’eucarestia
La
nostra chiesa è sempre piena di persone che partecipano alla Santa Messa.
Tutti
noi veniamo in Chiesa per incontrare Cristo e per entrare in comunione con i
nostri fratelli.
Finita
la messa, subito fuori dalla porta della nostra chiesa, incontriamo una piccola
famiglia di poveri che chiede l’elemosina.
Quanti
di noi hanno mai dato dei soldi ?
Chi
di noi si è mai fermato a parlare con quelle persone ?
Chi
di noi conosce il nome di quei
bambini?
Chi
di noi ha mai pregato per loro ?
Chi
di noi ha cercato di aiutarli in maniera concreta facendo un gesto di carità e
non di elemosina ?
Aspettiamo
che lo faccia qualcun altro ?
Sarebbe
una cosa strana andare in chiesa per incontrare Cristo e poi subito dopo aver
fatto la comunione IGNORARE il Cristo che è nel povero, che ci chiede una
aiuto.
Ricordiamoci
che non c’è merito nell’aiutare chi ha bisogno e che l’aiuto che noi
diamo E’ NOSTRO DOVERE di cristiani.
Ricordiamo,
inoltre, che siamo chiamati alla carità e non all’elemosina, la prima impegna
fortemente, la seconda solo un momento.
Ma soprattutto non
dimentichiamo che la Carità non si
delega ad altri… la Carità è
fare in prima persona !
Un altro Padre della Chiesa ha scritto
infatti:
“Il pane che a voi avanza è il pane
dell’affamato.
La tunica appesa al vostro armadio è la tunica di
chi è nudo.
Le
scarpe che voi non portate sono le scarpe di chi è scalzo.
Il denaro che tenete nascosto è il denaro del
povero.
Le opere di carità che voi non compite sono
altrettante ingiustizie che voi commettete”
(San Basilio )