L’eterno ciclo degli spiriti

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Jeff, nella sua splendente armatura bianca, stava sfidando a singolar tenzone David, l’oscuro signore di Neria.

Grosse nubi solcavano il cielo, la tensione si avvertiva nell’aria e i cavalieri di Neria e Blanche (la terra di Jeff) si guardavano con circospezione aspettando solo un segnale dei loro condottieri per cominciare la guerra.

Jeff, mentre colpiva e parava, pensava che molti dei suoi soldati erano ancora dei ragazzini. Non poteva permettere che qualcuno dei suoi morisse, per questo aveva accettato la sfida di David di combattere loro due, _soli_. Quello che rammaricava di piu’ Jeff era il fatto che, fino a pochi mesi prima, Neria e Blanche, vivevano in pace ed armonia.

Nessuno osava dire qualcosa. Si sentivano solo i respiri ansimanti dei due cavalieri e il rumore delle loro spade.

Strani pensieri affollavano le menti di tutti i presenti.

-------Pensieri di Jeff-----------

"Guerre, guerre e ancora guerre. Quante ne dovrò’ combattere ancora contro le forze del male...? I miei occhi e il mio cuore sono ormai stanchi di vedere amici che raggiungono la Valle delle Ombre. Questa volta sarà tutto diverso e sarà solo uno di noi due a perire. Non ci saranno altre vittime, come accadde anni or sono. Fratello mio, non so quali strane forze si siano impossessate di te, ormai da tempo, ma se per riportare la pace e la felicita’ di un tempo dovrò perire per mezzo della tua spada e sia..."

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Mentre il cuore del cavaliere di Blanche era colmo di tristezza, quello di David era annebbiato dalla sete di potere. Sul volto del cavaliere di Neria vi era un ghigno malefico come se già’ pregustasse la vittoria. Non si aspettava che Jeff, negli anni in cui era stato lontano dalle sue terre, fosse migliorato a tal punto da accettare la sua sfida. Sapeva che suo fratello aveva un alto senso dell’onore dei cavalieri e facendo affidamento su quello lo aveva sfidato. Pensava che il combattimento sarebbe stato breve, erano ore che andavano avanti. Il ghigno poco a poco comincio’ ad affievolirsi e i colpi inferti perdevano di potenza. "Tregua" baleno’ alle menti dei due, ma… Jeff non avrebbe deposto per primo la spada. Sapeva che se lo avesse fatto, il fratello, accecato da quella forza maligna non avrebbe esitato a colpirlo e David non voleva lasciarsi sopraffare.

I volti dei due cavalieri erano imperlati dal sudore e il calare della sera stava sopraggiungendo. Per guadagnare un po’ di tempo e qualche minuto di riposo, Jeff decise di rompere quel silenzio che aveva portato le menti di tutti i presenti verso ricordi ormai perduti nel tempo.

- David che senso ha questa guerra? Ti rendi conto che stai combattendo contro persone che erano un tempo tuoi amici e compagni d’avventura?!! -

- No!! Non voglio ascoltare le tue belle farneticazioni sugli amici, lo facevi anche quando eravamo bambini. Ora non e’ piu’ il tempo!! Blanche deve essere sotto il mio controllo, solo cosi’ otterrò’ altri regni. Me lo hanno promesso!! -

- Che vai blaterando, fratello!! -

- Ti conosco Jeff. So che stai tentando di farti svelare i loro piani, ma non ci riuscirai  -

- I piani di chi?!!? Qui a combattere ci siamo solo _io e te_, come quella volta ricordi? -

------------Jeff e David[indietro nel tempo fino a quel giorno]----------

Jeff ricordava bene che era un giorno di primavera. Sentiva ancora il fruscio delle foglie mosse da una leggera brezza pomeridiana e suo padre che guardava lui e David con aria severa. Ricordava di aver abbassato per un attimo la spada e di essersi rivolto a suo padre:

- Ma padre e’ solo un allenamento... -

- Jeff, non importa, devi combattere come se fosse vero. Anche contro tuo fratello! Un giorno, forse dovrai farlo per forza – "era un presagio dunque?" pensarono entrambi i cavalieri

"David non infieriva contro di me perché’ ero piu’ piccolo e inesperto, ma poi accadde qualcosa che non sarebbe mai dovuto avvenire…"

- Padre non e’ giusto far combattere loro e me no! -

- Carin sei ancora troppo piccola. Arriverà anche il tuo momento... -

- Allora non voglio che combattano nemmeno loro due. Voglio giocare con i miei fratelli !-

- Hanno quasi finito figliola -

"Non mi accorsi che la nostra sorellina stava per venire in mezzo a noi e che Jeff stava per menare il suo miglior fendente, con il quale mi avrebbe sicuramente tolto di mano la spada"

I due fratelli erano talmente presi dal loro combattimento che non sentirono Carin avvicinarsi a loro. Jeff aveva caricato quel colpo di tutta la sua potenza.

- Questa volta ti batterò Dav! -

Carin era corsa in mezzo ai due proprio mentre Jeff stava vibrando un potente fendente e la trafisse

- Noooooo!!! Carin, Carin... Caaaaaarin ... la prese fra le braccia - Non morire ti prego, sorellina. Perché ti sei lanciata in mezzo?!! -

- Vo… volevo combattere anch... anch’io ... "il suo ultimo respiro…"

Il padre dei tre ragazzi prese in braccio il corpo esanime della figlia e guardando il suo secondogenito...

- Non e’ colpa tua figliolo. E’ lei che e’ venuta fra di voi. Nemmeno io sono riuscito a fermarla, non pensavo si sarebbe messa in mezzo. -

- No! E’ colpa mia invece, avrei dovuto sentirla… avrei dovuto sentire i suoi passi!! Ora che le mie mani sono macchiate del sangue di mia sorella, non potrò piu’ diventare un cavaliere -

"Fu quell’episodio che mi porto’ via da Blanche, per riflettere. E nel mio errare per varie terre ho sempre combattuto contro le forze del male. In memoria della mia adorata sorellina che studiava per diventare una maga e voleva essere _anche_ una guerriera"

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Mentre nel cavaliere di Blanche continuava persistente la sensazione di tristezza e dolore, nel cavaliere di Neria quei ricordi avevano risvegliato l’odio; la sua potenza era raddoppiata.

- Si’, e’ colpa tua! E ora perirai per mezzo della mia spada! -

Poco a poco i movimenti dei due cavalieri si fecero sempre piu’ lenti.

I soldati che stavano a guardare cominciarono a sentire i morsi del freddo, anche se protetti dalle armature. Erano parecchie ore che stavano fermi nello stesso punto. Piccole nuvolette bianche uscivano dalle loro bocche, segno che la temperatura si stava abbassando e si era improvvisamente alzato un vento sibilante.

I due cavalieri, al contrario, sentivano caldo. Erano completamente sudati, ma continuavano a combattere. David accecato dalla rabbia stava dando del filo da torcere a Jeff che ora faticava a tenergli testa, ma intravide un varco nel quale poter affondare la spada.

La spada di David cadde a terra e anche lui si accascio’, con gli occhi spalancati in un’espressione di meraviglia. Una nuvoletta nera usci’ dalla bocca del cavaliere di Neria. Jeff chinandosi sul fratello ritrovo’ quello sguardo affettuoso che nella sua infanzia lo aveva sempre accompagnato.

Uno dei soldati delle due schiere prese in mano una piccola ampolla e comincio’ a decantare strane parole in direzione della nuvoletta.

entra in questa degna dimora

Il tuo servo ti onora

E ti dice che e’ ora

Il cavaliere di Blanche voleva sapere chi fosse quel soldato, ma prima di soddisfare la propria curiosita’, ascolto’ quello che il fratello stava dicendo.

- Jeff non ho mai vol... voluto fare del male a qualcuno. Qualc... qualcosa mi costringeva -

- Lo so David. Abbiamo catturato lo spirito maligno -

- Non e’ l’unico. Jeff… devi promettermi… che catturerai anche gli altri -

- Te lo prometto. Sul mio onore di cavaliere -

Il cavaliere di Neria esalo’ l’ultimo respiro. La guerra era finita.

Jeff si guardo’ un po’ intorno finche’ vide il soldato che aveva pronunciato quella strana formula e gli si fece incontro.

- Chi sei tu? -

- Layn. Uno dei tuoi soldati -

- Non ricordavano di avere un Layn fra le file dei miei soldati. Comunque poco importa. Come conoscevi quella formula per intrappolare lo spirito? -

- Provengo da un’antica stirpe di stregoni. E ora, Jeff, dovrai assolvere al compito che ti ha affidato tuo fratello -

Il cavaliere torno’ con lo sguardo in direzione del fratello e una fitta lancinante al cuore lo scosse. Era accaduto di nuovo, le sue mani erano di nuovo macchiate del sangue di un suo fratello. Il suo unico scopo, adesso, era quello di trovare gli spiriti, come aveva promesso.

- Si’, ma…- si era girato di nuovo in direzione del soldato, ma questi era scomparso e Jeff fini’ la frase sommessamente, lasciando che il vento si portasse via le sue parole ... come li trovo se non so da dove iniziare? -

Due giorni piu’ tardi, dopo i funerali di David, Layn comparve di nuovo.

Jeff accetto’ Layn senza fare domande sul perché’ comparisse e scomparisse cosi’. Nei suoi molteplici viaggi aveva visto cose che avevano dell’incredibile. Quell’uomo aveva detto di essere discendente di una stirpe di stregoni e al cavaliere di Blanche questo bastava.

Lo stregone comincio’ a spiegare la storia degli spiritelli maligni.

Erano in tutto sei e si impossessavano sempre dei primogeniti delle stesse stirpi. Era la prima volta che qualcuno riusciva a far uscire dal posseduto lo spirito e fosse cosi’ possibile catturarlo.

Lo sguardo di Jeff si fece triste e cupo. Far uscire lo spirito dal posseduto implicava la morte di questo. Per una promessa era costretto a macchiarsi le mani di sangue; ancora, finche’ i sei spiriti non fossero stati catturati. Ma era giusto?

Come se Layn avesse avvertito i pensieri del cavaliere con tono severo disse: - Verro’ con te a cercare gli altri cinque spiriti. Sara’ un’ardua impresa te la senti Jeff, Cavaliere di Blanche? –

- Ho promesso -

Quelle parole risuonarono nella sua mente lontane, come se non appartenessero a lui, ma sapeva che non poteva tirarsi indietro.

I due uomini partirono alla volta di nuove avventure e con la sapienza dello stregone e la conoscenza delle terre di Jeff riuscirono a trovare gli altri cinque spiritelli. Li rinchiusero tutti in piccole ampolle e decisero di nasconderle in una grotta conosciuta da Layn.

Lo stregone le mise una vicina all’altra e pronunciando una specie di litania le compose in un unico pezzo che era pero’ suddiviso come se si trattasse di un mosaico. Vi incise sopra tutta la leggenda e quando ebbe finito le divise nuovamente. I due uomini avvolsero le ampolle in panni neri e le depositarono separate nelle piccole cavita’ che c’erano all’interno della grotta. Layn con ampi gesti della mano fece in modo di chiuderle e tutti e due speravano che quelle ampolle non sarebbero mai state scoperte. Erano state causa di troppe sofferenze, non ultima, nel cuore del cavaliere di Blanche pesava la morte delle persone che erano state vittime di quegli spiriti.

- Cavaliere la nostra missione e’ compiuta. Non hai piu’ bisogno di uno stregone al tuo fianco e il tuo futuro sara’ glorioso. Forse un giorno ci incontreremo di nuovo -

Jeff si guardava le mani e nella sua mente correvano veloci gli occhi di quelli che aveva ucciso, per una promessa.

- Che futuro posso avere, dopo tutta la sofferenza che ho procurato? -

Ma Layn era ancora una volta scomparso, lasciando che la domanda del cavaliere di Blanche si perdesse nel vuoto.

 

-------- Giorni nostri --------

Durante degli scavi archeologici vennero rinvenute sei piccole ampolle.

All’interno di esse c’era qualcosa di fluttuante, nero.

- Jeff, guarda. Sono ancora in buono stato per appartenere ad un’epoca cosi’ antica. Chissa’ cos’e’ questa cosa nera che galleggia… forse dovremmo aprirla per poterla analizzare… -

- No! David, non so perche’ ma quella cosa mi mette i brividi. Forse dovremmo lasciarle qui dove le abbiamo trovate o comunque non dobbiamo aprirle -

- Sempre il solito tu. Quando troviamo dei reperti un po’ strani ti fai prendere dai timori che ci sia qualche maledizione o altro. Sono solo cose appartenute ad altre epoche, tutto qui -

- Allora mettiamole semplicemente fra i reperti da dare al museo, cerchiamo di stabilire l’epoca a cui risalgono e non apriamole -

David piu’ guardava quelle ampolle, piu’ ne era attratto. Ma finche’ c’era il fratellino nei paraggi non poteva fare niente.

Le ampolle vennero portate in un museo e poggiate su dei capitelli.

Una notte, mentre Jeff studiava le incisioni che aveva trovato sulle ampolle, David si intrufolo’ nel museo. Rimase per qualche minuto ad osservare le ampolle e poi si mosse in direzione di una di esse. Era come se lo stesse chiamando. L’apri’ e subito lo spiritello riconobbe la sua vittima. Costrinse l’uomo ad aprire anche le altre ampolle e gli spiriti cominciarono la loro caccia. Nelle iridi di David, se si guardava attentamente si poteva notare un liquido nero.

------------ Epilogo --------

Jeff fini’ la lettura di tutte le incisioni. Ricostruivano una leggenda.

Sei spiriti si impossessavano dei primogeniti delle stesse stirpi ed era sempre stato impossibile catturarli, finche’ un giorno un cavaliere e uno stregone scoprirono il modo per catturarli e sigillarli.

Le incisioni erano state fatte con le sei ampolle l’una vicino all’altra e poi erano state separate per sigillare i sei spiriti. Solo un discendente, primogenito della stessa stirpe avrebbe potuto annullare l’effetto dell’incantesimo. Se questo fosse avvenuto, lo stregone sarebbe riapparso.

Jeff senti’ un vento leggero. Alzo’ gli occhi da cio’ che stava leggendo e vide un uomo. Non chiese chi sei? Come sei entrato?. Un’antica coscienza gli fece riconoscere l’uomo che aveva di fronte e una serie di immagini di un antico tempo affiorarono alla sua mente.

- Layn... mio fratello... e’ di nuovo tempo di combattere... -

- Cambia l’epoca e il modo di condurre la vita, ma non cambiera’ la missione dei nostri spiriti. E’ l’eterno ciclo degli spiriti, Jeff -

 

I LAVORI DEGLI ALTRI