Introduzione (senza note)

Nel 1943 Forster scrive l'introduzione a un romanzo di uno scrittore indiano nella quale afferma che dopo oltre due secoli di connessioni politiche ed economiche con l'India la Gran Bretagna non si sia ancora mai interessata alla cultura di questa sua colonia. Per Forster l'ignoranza del patrimonio culturale e artistico del subcontinente asiatico è una grave colpa imputabile al fatto di non avere mai mandato in India artisti o studiosi ma solo militari, amministratori e commercianti. Dall'alto della sua posizione di studioso e scrittore di fama internazionale Forster punta il dito sull'ottusità e la superficialità di chi ha ritenuto che la cultura indiana, diversa, complessa e apparentemente "barbarica" rispetto a quella occidentale, non fosse degna di essere presa in seriamente in considerazione. Grazie alla profonda conoscenza diretta e all'interesse personale di Forster per l'India, l'autore inglese si pone come uno dei personaggi che più hanno incoraggiato e permesso lo sviluppo di un nuovo approccio alla conoscenza e all'esplorazione dei vari aspetti dell'India. Il contributo di Forster allo studio, alla spiegazione e alla divulgazione delle svariate forme che si possono far rientrare sotto il termine di "cultura" indiana è uno degli argomenti principali che saranno analizzati in questa tesi. Oltre ai temi inerenti alla sfera cognitiva della cultura indiana verranno presi in esame, facendo riferimento alle vicende biografiche e ai testi autografi di Forster, gli articolati rapporti personali che l'autore inglese instaura con alcuni personaggi appartenenti al mondo indiano.
Nel corso della sua vita Forster si reca per ben tre volte in India (1912-13, 1921-22, 1945) e parallelamente alle esperienze biografiche sviluppa una ricca produzione letteraria riguardante diversi argomenti relativi alla colonia britannica. Per quasi mezzo secolo Forster scrive lettere, articoli, saggi e recensioni di testi concernenti l'India nelle sue innumerevoli sfaccettature e questa notevole produzione molto raramente è stata presa in considerazione dalla critica. Quando si parla di Forster e di India l'associazione immediata che si è portati ad effettuare è quella di Forster come autore di A Passage to India, tuttavia è molto restrittivo limitare il campo di ricerca al romanzo in questione. Pare paradossalmente non solo limitativo ma anche fuorviante per analizzare con completezza e profondità i complessi rapporti e interessi che legano Forster all'India lo studio di A Passage to India. La critica, che se sembra ignorare quasi del tutto i molti scritti indiani di Forster, si è gettata al contrario a capofitto nello studio del suo romanzo indiano e sono innumerevoli i volumi e i saggi scritti a commento di questa opera, che, tuttavia, presenta dei limiti, individuati dallo stesso Forster, e che non può considerarsi una sua trattazione esaustiva dell'argomento "India". A Passage to India è un'opera di narrativa che risponde a delle esigenze stilistiche e artistiche che, tra le altre cose, prevedono occultazione del punto di vista personale dell'autore sui fatti narrati. Il romanzo è indubbiamente un prodotto di una lunga elaborazione artistica che ha però il difetto di fotografare congelandola una precisa e solo momentanea situazione storica e sociale dell'India. Forster invece percepisce la realtà indiana come in continuo mutamento, ed inoltre A Passage to India non vibra di quel calore umano e passione soggettiva che caratterizzano i testi che saranno analizzati in questa tesi. Non a caso A Passage to India, è un romanzo la cui stesura gli richiede uno sforzo protrattosi per anni e che sarà integrato tempo dopo da The Hill of Devi, una raccolta di lettere che nasce dall'esigenza di ristabilire l'equilibrio tra rappresentazione artistica ufficiale del romanzo e la visione personale, privata e umana dell'India. L'India di A Passage to India è dunque un paese "irreale" rappresentato solo in alcuni degli aspetti che davvero interessano Forster. Sembra peraltro giustificabile l'errata interpretazione della critica e dei lettori che, come dice lo stesso Forster , apprezzano di A Passage to India per lo più l'aspetto politico. Considerato inoltre l'enorme numero di critiche riguardanti il romanzo indiano di Forster, del quale è stato detto praticamente tutto, si è voluto dare più importanza agli scritti indiani dell'autore meno noti e più difficilmente reperibili, che, se artisticamente per la maggior parte sono poco rilevanti, dal punto di vista del contenuto hanno un valore inestimabile. Dagli scritti di Forster emerge un'India ricca, complessa, tormentata, e difficile da interpretare, che allo stesso tempo stimola l'autore e lo mette di fronte a un radicale ripensamento dello stile di vita occidentale. La chiara matrice autobiografica degli scritti di Forster è un elemento fondamentale per permetterci da un lato di vedere l'India filtrata da un punto di vista ben definito, dall'altro di conoscere numerosi aspetti della personalità di Forster che difficilmente riusciremmo a dedurre dalla lettura dei romanzi.
La produzione di Forster riguardante l'India va divisa in base al genere letterario a cui appartengono, genere che varia a seconda dell'argomento della trattazione. Innanzi tutto occorre dire che le pagine più interessanti sono quelle meno artisticamente elaborate e scritte non per la pubblicazione ma per amici o parenti in quanto testimoniano senza timori di censure lo sviluppo intimo spirituale e intellettuale dell'autore inglese nel momento del confronto con la realtà indiana. In particolare Forster scrive due lunghi diari di viaggio (nel 1912-13 e nel 1945) e diversi gruppi di lettere indirizzate ad amici o parenti inglesi inviate durante i soggiorni indiani. La produzione epistolare e i diari testimoniano le esperienze e le riflessioni più intime che riguardano la religione, la sessualità, i rapporti con gli amici e i momenti di sconforto o di esaltazione che si alternano durante i suoi viaggi. Accanto alle lettere e ai diari ci sono diversi saggi di stampo giornalistico scritti per la pubblicazione su testate per cui collaborava che sono meno intime ma importanti per farsi un'idea dell'interpretazione che Forster da della scena politica sociale e culturale del mondo indiano. Assimilabile alla redazione di articoli giornalistici è la stesura di testi per trasmissioni radiofoniche della BBC, aventi per lo più come argomenti la letteratura e l'arte. Una via di mezzo tra le due forme oggettiva o personale appena citate è costituita da The Hill of Devi che consiste di una raccolta di lettere private che sono state corredate con commenti e rielaborate per presentare un punto di vista personale, e non il più possibile oggettivo come in A Passage to India, pur senza addentrarsi troppo nel privato come in avviene in altre lettere e, soprattutto, nel memoriale Kanaya . Per concludere occorre indicare un'altra forma letteraria adottata da Forster per parlare dell'India che è quella "paratestuale" delle recensioni, delle introduzioni, delle presentazioni o delle note a commento di romanzi, esposizioni e mostre. I motivi trattati in quest'ultima categoria di scritti sono vari e vanno da argomenti storici a quelli religiosi a seconda di cosa stia commentando in quel momento.
Studiano le bibliografie specifiche si nota non solo come siano quasi assenti trattazioni organiche e omogenee dei testi indiani di Forster ma addirittura come gli stessi testi primari non siano indicati con completezza da tutti i volumi bibliografici. La bibliografia primaria di questa tesi nasce dalla comparazione dei titoli dei testi autografi indicati in tutte le bibliografie reperite e da un'integrazione personale resa possibile dai riferimenti contenuti in alcune raccolte di saggi di Forster. Considerata la scarsa notorietà e la difficile reperibilità di parecchi di questi scritti sull'India non c'è da stupirsi se la critica, come detto in precedenza, si sia occupata poco di questi argomenti. Malgrado quanto appena detto esistono alcuni volumi che contengono spunti di notevole interesse e che rendono possibile uno studio parzialmente guidato delle esperienze personali e degli scritti di Forster sull'India .
Nell'esporre i numerosi argomenti di questa tesi si vuole raggruppare in modo organico intorno a dei punti chiave (il soggiorno nel Dewas, la religione, la politica, l'arte la cultura, la storia e la letteratura) gli innumerevoli temi indiani trattati da Forster. Oltre a quanto detto, nel primo capitolo si forniranno tutti gli strumenti necessari per comprendere la situazione geopolitica indiana ai tempi dei viaggi di Forster e per individuare i motivi ispiratori e le modalità dei suoi viaggi in India, mentre nelle appendici saranno inseriti dei testi poco noti la cui lettura integrale è funzionale alla corretta interpretazione e all'analisi del senso delle esperienze che stano a monte degli scritti indiani di Forster.