La protagonista è una bambina di nome
Mai che vive in una famiglia di prestigiatori.
Il suo sogno sarebbe quello di entrare nella compagnia dei suoi nonni, i
Magicart, per potere assomigliare al suo idolo, la famosa
maga Emily Howell, tuttavia la sua giovane età e la sua
non spiccata abilità con i giochi di prestigio glielo
impediscono.
Le ambizioni di Mai diventano improvvisamente realtà
quando il folletto Moko, praticamente una sfera di pura
energia, dopo essersi incarnato in uno scoiattolo volante di pezza (dandogli
così vita), le conferisce dei veri poteri magici che,
oltre a permetterle i trucchi di abilità più
incredibili, la rendono in grado di trasformarsi in un'
attraente ragazza, battezzata Emi.
Per un anno, Mai può dunque ricorrere a magie, che le procurano un
gran successo, ma il finale sarà un po' malinconico: il
folletto se ne va, Mai resta bambina e piange sul ricordo
di quello che è stato un grande e bellissimo sogno.
Come è facile intuire, le vicende si avvicinano a quelle
de "L'incantevole Creamy", specie per il tema
della doppia personalità,
ma anche per il simile character design; tuttavia Emi
aveva la particolarità, forse grazie alle bellissime
musiche e ad una regia ispirata, di suscitare una
struggente tristezza nello spettatore che, a episodio
concluso, restava sempre con una sensazione di pacata
nostalgia.
Forse proprio per questo Emi riscosse un grande successo.
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