Sono
ad una festa. Uno di quegli allegri raduni di persone che improvvisamente
decidono che è il momento giusto per divertirsi, quindi assumono diversi tipi
di sostanze alcoliche o aerobiche e, dando il necessario input alla loro vita
sociale, come detto, si divertono. Io ho oramai scollinato al di là della noia,
e sempre più raramente riesco a farmi coinvolgere senza un buon motivo in
queste scene quasi pagane di riti ludici (tra i quali il classico lancio del
cibo) e di vario (quasi mai a buon fine, tentativo di) accoppiamento.
Questa noiosa introduzione serve per inquadrare il momento in cui ho veramente
realizzato che il mio amico Perna si sposa. Stavo cercando una bottiglia di
qualche super alcolico nel tentativo di eliminare il sapore dell’ennesima paglia
accesa solo per darmi un certo tono (chissà quale poi, naturalmente ne sto
fumando una anche adesso…), quando, davanti all’immagine senz’altro
piacevole di un paio di culi che si dimenavano all’orrendo suono latino delle chitarre
mosce dei Gipsy Kings, mi è venuto in mente lui.
Non so quale perverso processo mentale inconscio abbia generato questo
collegamento, probabilmente Freud ci avrebbe speso fiumi di inchiostro per
analizzarlo, ma credo si sia trattato di una sorta di legge del contrappasso
dantesca.
Cerco di spiegarmi. Prima di tutto tengo a sottolineare che non ho assolutamente
niente contro il matrimonio (degli altri, …oddio, conosco una persona sposata
che forse sarebbe meglio non lo fosse, ma questo verrà sviluppato in altra
sede), anche se quel tipo di scelta comporta (almeno sulla carta) una serie di
rinunce che solo una volontà inossidabile (tipo Batman) credo sia in grado di
sostenere. Il mio stupore deriva dal fatto che Perna, per come lo conoscevo, è
sempre stato lontano anni luce da questo prototipo, per cui sento ingigantita
l’ammirazione, e in parte anche lo stupore nei suoi confronti.
Intendiamoci, le rinunce di cui parlo sono soprattutto mentali e astratte, per
cui l’ipotetica differenza tra noi due, in quel momento è solamente formale. Naturalmente non ho avuto nessun tipo di moto nella
direzione di uno dei culi che avevano
attirato la mia attenzione, e mai l’ho fatto, quindi, per un osservatore
esterno, potevo essere il più fedele dei mariti e non ci sarebbe stata
differenza tra me e lo sposo promesso di cui si parla. Attenzione, mai un errore
fu tanto macroscopico, perché io avrei
potuto fare qualsiasi cosa con tutto quel ben di Dio, e questo è
un diritto imprescindibile: Perna ha rinunciato volutamente a questo
diritto, per quanto sia fondamentale fonte di sopravvivenza per ogni mammifero
maschio che popola il pianeta terra. Così, mentre io rischio ripetuti incidenti
con il motorino quando, con l’arrivo della primavera, guardo quello che
camicette, minigonne e body fanno intuire, Perna resterà insensibile
all’orgia di pizzi, caviglie, gambe perfettamente levigate, capezzoli turgidi
e non. E tutto questo non sarà un peso per lui, perché ha trovato la donna
giusta, chimera per ogni buon single che si rispetti, ancorato a tanto niente,
nel delirio di poter avere tutto.
Inconscio Peter Pan che continua a non trovare la sua isola che non c’è!
semplicemente perché non c’è!
Mentre tu, Batman-Perna, ogni sera potrai trovare rifugio nella tua Bat-caverna,
dopo un’altra dura giornata in cui hai sconfitto tutti i super-cattivi (tette
e culi di cui sopra), e guarderai con un sorrisetto un po’ sprezzante e un
po’ consapevole, tutti noi Peter Pan che svolazziamo senza meta sopra di te.
Quindi, concludendo, se c’è uno che ha capito qualcosa di questo mondo delle
favole sei proprio tu, per cui non mi resta che augurare a te e alla tua futura
consorte una buona dose di felicità canonica e qualche figlio maschio, che non
guasta mai.