Sul tema del passeggero

 

 

 

 

1

Era l’estate e il sole alto nel cielo splendeva

immobile inesorabile, la luce il calore ardente

greve

          e il treno nella pianura correva sconfinata,

desolata deserta, correva veloce folle

e  il passeggero nell’angolo silenzioso triste

immerso nel pensiero inutile parola inutile pensiero

senza senso, passato futuro senza speranza

più alcuna, sperduto nel tempo senza tempo nell’istante

in cui il mondo precipita e crolla infine

 

 

2

Era l’estate e il sole splendeva immobile beffardo

splendeva sicuro inesorabile, e il cielo ardeva

bruciava senza speranza

                                        mentre il treno nella pianura

correva inesorabile, correva senza meta

e il passeggero nell’angolo pensieroso triste riandava

il passato, lo scacco e la condanna, del coltello

la lama lucida affilata, la fine

di ogni speranza ogni senso ogni voglia di vivere

ancora, mentre il tempo precipita il mondo

precipita e crolla infine

 

 

3

Era l’estate e all’improvviso oscuro il sole

s’era fatto, oscura la sfera del sole vagava

nello spazio, rotolava nello spazio senza meta

e il treno nella pianura correva ancora sempre, correva

senza meta nella pianura desolata deserta

e il passeggero nell’angolo chiuso ricurvo, le spalle

ricurve, lo divora il pensiero, lo scacco e la condanna

ingiusta, la fine di ogni speranza mentre il mondo

precipita e crolla infine

 

 

4

Era l’estate e buia s’era  fatta la notte, tenebra

densa greve

                   mentre il treno nella pianura correva

desolata deserta correva senza meta quando nessuna

meta v’era ormai nessun luogo vicino lontano

ma folle il treno correva e il passeggero solo nell’angolo

buio, nella totale tenebra del pensiero, nel nulla

di un pensiero di nulla perché nulla ormai gli resta

nulla resta al mondo né la speranza più ha senso,

o attesa alcuna o ricordo, ora che il mondo

precipita e crolla infine