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Fourier. La passione dellutopia. (ed. con Laura Tundo) Bari, Dedalo, 1988, pp. 337 Scritti di Alexandrian, P. Byrne, G.C. Calcagno, G. Capone, À. Colombo, S. Debout, M. Larizza, E. Lehouck, R. Massari, M. Moneti, M.A. Sarti, R. Schérer, J.-P. Thomas, L. Tundo Per il ritorno di Fourier. Un gigante dellutopia. Un progetto che non ha eguali in vastità, complessità, creatività, potenza immaginosa, che talora deborda e dilaga oltre il sapere e la scienza. Il ritorno da un oblio. Cui lha abbandonato larditezza stessa delle sue proposte (così lintero Nuovo mondo amoroso), la resistenza della società repressiva chegli tentava sovvertire, legemonia marxista che lo demoliva come "non scientifico". Un gigante dellutopia. Dalla dottrina delle passioni che fonda tutto il suo mondo, la riscoperta della passione come forza che impelle e muove lintero agire umano, forza in sé buona, che deve armonicamente espandersi, mai reprimersi; dal principio del lavoro appassionato e gioioso, il punto risolutivo che Marx non ha compreso, a tutta lorganizzazione del lavoro e della comunità di lavoro, con le sue luci e le sue ombre. Il nuovo mondo amoroso, lidea di una rete di rapporti amorosi che intesse lumanità intera, la pervade di una potente forza unitiva. La radicale emancipazione della donna. Lemancipazione pedagogica dei bambini, della comunità dei bambini, la loro crescita autonoma nel lavoro, la spontaneità dello studio. Con lintento di proporre i nodi vitali di questo progetto alla coscienza del nostro tempo. |