Sul tema del cielo azzurro
1
Di sopra ai colli l'azzurro si stendeva puro forte
senza nube o vapore o segno alcuno che intaccarne
potesse il colore intenso profondo la luce
che limpida lo permeava tutto, lo intesseva
intrideva lungo gli spazi sì che tutto vibrava
fremeva di luce e spazio, profondo intenso di spazio
e luce pura forte vibrava fremeva verso l'alto
verso altezze vertiginose
si perdeva l'occhio
fisso fiso, l'animo, il canto del cuore in singhiozzi
e vertigine fermo là dove l'azzurro fuggiva
sempre più alto
2
Di sopra ai colli l'azzurro si stendeva in luce pura
forte, luce intensa purissima bianca quasi, che limpida
lo permeava intrideva lo trasfigurava in fulgore
bianco lungo gli spazi, in biancore lucido che abbaglia
abbacina il cielo profondo su per gli spazi
profondi immensi dove la luce vibrava fremeva verso l'alto
verso altezze vertiginose
si offuscava l'occhio
fìsso fiso, sperso negli spazi di luce, immobile
sperso l'animo, il canto del cuore in singhiozzi
e vertigine fermo là dove la luce splendeva
sempre più alta forte
3
Di sopra ai colli la luce invadeva il cielo, luce pura
forte, luce bianca intensissima invadeva il cielo
la terra, permeava intrideva ogni cosa, alta forte
percorreva gli spazi, saliva scendeva lungo gli spazi,
d'impeto penetrava ogni cosa, in fulgore bianco trasfigurata
in biancore lucido trasformata ogni cosa, in luce
che impetuosa impietosa precipitava dall'alto
dalle altezze vertiginose
fermo immobile l'occhio,
bianco di luce, pervaso intriso di luce, perduto
per sempre l'occhio l'animo, il canto del cuore
fermo là dove dagli spazi la luce scendeva
sempre più alta forte
4
Di sopra di sotto ovunque sulla terra nel cielo
negli spazi il mondo ardeva, in luce bianca intensissima il fuoco
permeava intrideva ogni cosa, scomparsa la linea dei colli
la pianura la terra l'aria, ogni cosa, alto forte
il fuoco percorreva gli spazi, saliva scendeva lungo gli spazi,
impetuoso violento s'avventava divorava ogni cosa,
in fulgore bianco, in biancore lucido impetuoso impietoso
immenso il torrente di fuoco precipitava dall'alto
dalle altezze vertiginose
in fuoco l'occhio, in cellule
di fuoco, perduto per sempre l'occhio l'animo, il canto
del cuore, il ricordo là dove dagli spazi il fuoco scendeva
sempre più alto forte