Sul tema della casa vuota
1
Su per la strada zoppicando e il prato d'erba
morbido e pioggia, su pel dirupo della strada
e il cielo triste e il prato d'erba cupo,
di pioggia cupo il cielo, e di strada tristezza,
di pioggia morbido il prato cupo, di speranza
un filo là dove il filo già si affila
e si sfila, ma allegro quasi di pioggia
e un filo di cupa speranza zoppicando
su per la strada giunsi alla casa e piano
battei la porta, le imposte piano, il timore
del silenzio, del sonno, la porta chiusa
le imposte battei più forte, la casa dove
non abita forse alcuno, non risponde un segno,
il prato morbido intatto, d'erba intatta cupo,
il cielo cupo intatto la pioggia intatta scendeva,
intatto della natura il ritmo, delle cose
intatto il pianto, inarticolato il dolore
Battei più forte ancora e gridando chiamavo
2
Su per la strada zoppicando e il cielo di pioggia
cupo, su pel dirupo di pioggia e fredda
speranza fredda decisa volontà, teso proteso
su pel dirupo che la pioggia incide sgretola
scorrendo, la rupe di fredda volontà decisa,
difesa decisa speranza, e un filo di freddo
ardore su per la rupe di pioggia sfatta,
la strada che si dirupa, su per la dirupata
speranza zoppicando in silenzio alla casa
giunsi e piano la porta battevo, l'imposta,
il muro di pioggia morbido cupo, il legno
morbido della porta battei più forte, chiamavo
gridando la pioggia e l'erba cupa intatta
del prato, il muro intatto di pioggia morbido
cupo, intatto il cielo cupo, il bosco
cupo morbido, i monti, il ritmo delle cose
intatto, il pianto inespresso
Nella pioggia
battei più forte e sperando chiamavo
3
Su per la strada zoppicando e la pioggia,
su per il cielo e il prato di pioggia il dirupo
di strada, su per la pioggia e il dirupo
fermo il piede freddo di pioggia, di fredda
speranza e certezza zoppicante il piede
fermo al dirupo e al prato di speranza viscido,
di speranza ancora zoppicante il piede freddo
fermo, fredda ferma volontà, fermo il piede
che speranza tenta, freddo, di fredda pioggia
armato sul dirupo di speranza ancora zoppica,
sino a che giunsi alla casa e freddo la porta
battei l'imposta freddo il muro, la pioggia
fredda batteva il muro la porta, fredda
decisa disperazione, decisa fredda volontà, gridando
chiamai l'ardore freddo, il fuoco freddo intatto
della pioggia, il cielo freddo intatto, freddi
intatti i monti, il bosco intatto freddo di pioggia,
il prato, il ritmo freddo delle cose, intatta
fredda volontà d'essere di non essere
Al freddo
della pioggia fermo ancora battei di speranza un segno
4
Su per la strada zoppicando e il prato di pioggia
viscido, su pel dirupo di tango e putrida
speranza, putrido il prato di pioggia, il bosco,
l'albero di noci e i morti fiori del giardino,
alghe nel giardino viscide putride, odore
di cose morte sale dal prato dal bosco,
dai monti, su per la strada zoppicando il piede
nel fango stenta, nell'alghe del prato, nel lago
d'alghe morte, sin che alla casa non giunsi
infine e meccanico il gesto la porta batteva
l'imposta incredulo, il legno di pioggia fradicio,
il muro fracido viscido d'alghe che incrina
la pioggia, sgretola scorrendo, il legno marcido
ha di terra un suono cupo morto, e gridando
la pianura chiamavo incerta lontana
oltre il velo di pioggia viscido, i prati
i boschi e il lago d'alghe viscide, alghe
morte il lago, oltre i monti, le morte cose,
della natura il ritmo inerte, il lamento muto
Gridai il rifiuto e dì corsa il dirupo scendevo