Sul Lemene

Bollettino della comunità di Cintello (Ve) a cura del gruppo "Cintello Giovani"

Natale 2000


Auguri di Buone Feste a tutti i lettori

"Ricordi in bianco e nero" è il titolo del calendario realizzato dal gruppo "Cintello Giovani", distribuito in questi giorni alle famiglie di Cintello. Le immagini in esso riprodotte, vogliono testimoniare i cambiamenti che ci sono stati nel secolo appena concluso nel paesaggio che ci circonda, ma allo stesso tempo far rivivere a molti i vecchi ricordi d'infanzia o far conoscere ai più giovani un punto di vista inedito di Cintello. Ci auguriamo che il risultato delle nostre fatiche riesca gradito a tutti, con la speranza di poter così contribuire alla causa del restauro della chiesa parrocchiale di Cintello.

Per informazioni su dove trovare il calendario potete scrivere a:

cintello@libero.it.


UN REGALO ATTESO...

 

Il Natale del 2000 si preannuncia carico di regali e di festa e sembra proprio uguale a quello degli anni scorsi, anche se noi Cintellesi contavamo di ricevere almeno un regalo: l’atteso restauro della chiesa.

Infatti, la nostra amata chiesa, solida casa dei Cintellesi, ricca di storia ed arte, si sta trasformando in una struttura ammalata e bisognosa di urgenti interventi.

Negli anni Settanta, nel tentativo di rendere più decorosa l’area della parrocchia, si addossarono alla chiesa la sacrestia e il nuovo oratorio. Purtroppo tale operazione si rivelò determinante per la stabilità del manufatto che, costruito su di un terreno incoerente, continua ancora oggi a farsi trascinare verso la sponda del fiume Lemene. Questa sollecitazione ha causato numerose fessurazioni, tanto da rendere necessaria la redazione di un progetto complessivo di restauro per i danni che si sono verificati. Il progetto prevede interventi di cuci – scuci per le fessure in corrispondenza degli innesti dei transetti con la navata principale, ripassatura del manto di copertura con la posa di onduline e fermacoppi per alleggerire il tetto dalla malta cementizia che ne causa l’appesantimento, di consolidamento della muratura mediante sottofondazioni esterne costituite da micropali collegati superiormente ad un cordolo in calcestruzzo armato, di tirantatura dei setti murari mediante l’inserimento di barre tese in acciaio.

La realizzazione delle opere sembra sempre più lontana e il progetto sembra destinato a rimanere sulla carta ancora a lungo perché impigliato in una malaugurata maglia burocratica, all’interno della quale sarà difficile districarsi. Un condono edilizio ancora in atto, il cambiamento del Soprintendente ai beni ambientali e architettonici del Veneto, la scomparsa di don Giuseppe, il trasferimento di don Elvio, sono solo alcune delle cause che hanno esasperatamente rallentato la procedura e il mancato avvio dei lavori.

Purtroppo la visione della chiesa risanata è rimandata al prossimo anno, ma ci sentiamo di rassicurare tutti coloro che hanno gioito vedendo il cartello con inizio lavori "Luglio 2000" e sono rimasti delusi nel constatare che a Dicembre non una pietra è stata mossa: siamo certi che le opere previste presto verranno intraprese. In fondo a Natale sarà ancor più bello trovarci numerosi in chiesa anche per ammirare il cielo, speriamo stellato, attraverso le fessure.

Ivana Pin


La festa della Dedicazione

 

Domenica 28, quarta domenica di maggio, sono stati ricordati gli oltre 650 anni di storia documentata della chiesa di Cintello, in concomitanza con l’antica solennità della festa della Dedicazione, cerimonia di cui in paese si era perso completamente il ricordo. Infatti, ogni memoria relativa all’erezione del tempio di questa parrocchia (fino al XVI secolo parte integrante della pieve di Cordovado) è andata perduta, anche se la tipologia dei materiali da costruzione e i lacerti di affreschi romanici tuttora esistenti, ci garantiscono una datazione della parte primitiva dell’aula non posteriore al XII-XIII secolo. Grazie ad un paziente lavoro di scavo negli archivi, è emerso che una delle più importanti ricorrenze nella storia della comunità di Cintello era proprio la festa della Dedicazione, ossia l’anniversario della consacrazione della chiesa intitolata a San Giovanni Battista. È di poco precedente al 1350 una prima citazione da cui si evince che a Cintello era consuetudine celebrare tale festa l’undici di maggio; è interessante rilevare che fin dal Medioevo in tale giorno si teneva sulla piazza del villaggio un’importante fiera annuale. La stessa fonte però ci informa che all’epoca della stesura del documento tale mercato era ormai decaduto, a causa della scarsa affluenza di gente. Fu questa con ogni probabilità solo una parentesi dettata dai momenti difficili susseguitisi intorno alla metà del XIV secolo. Quel che è certo è che la festa della Dedicazione la si continuò a celebrare e che la festa "profana" con tanto di ballo e divertimenti ritornò ben presto in auge. Ne ritroviamo fugaci tracce in atti dal XVI al XVIII secolo, in particolare nei verbali delle visite pastorali, da cui tuttavia risulta che la festa si svolgeva la domenica successiva l’Ascensione. Una ricorrenza divenuta di conseguenza mobile, almeno fino all’Ottocento quando fu fissata alla quarta domenica di maggio, anche se ormai celebrata in tono minore senza più la festa paesana fino alla definitiva soppressione avvenuta alla fine del XIX secolo.

Eugenio Marin


Statue lignee del ‘500

 

Spesso anche le località minori nascondono dei veri e propri tesori in fatto d'arte che a volte però giacciono dimenticati a causa della perifericità della loro collocazione. E' quanto è rischiato di accadere per ben due volte a Cintello dove, dopo il provvidenziale restauro degli affreschi romanici rinvenuti 30 anni fa, ma solo nel 1996 recuperati, ora è la volta di un gruppo di statue lignee cinquecentesche. Lo scorso mese di luglio infatti, la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, riscontrata l'importanza dei manufatti, ha ritenuto di far compiere un restauro conservativo che, oltre ad arrestare il degrado in corso, restituirà alle opere l'originario splendore. Le statue interessate dall'intervento sono un San Giovanni Battista, un San Rocco ed un San Sebastiano, già collocate sopra l'altar maggiore ma negli ultimi anni trasferite su piedistalli ai lati del transetto. Anche se è ancora presto per fare previsioni (i tempi del restauro si annunciano molto lunghi), siamo certi che le piacevoli sorprese non mancheranno, dato che già i primi saggi hanno riportato alla luce sotto svariati strati pittorici, i primitivi colori; oltre a ciò si spera che la pulitura renda possibile agli storici dell'arte in modo più agevole la collocazione cronologica e l'attribuzione delle statue, già assegnate dal Marchetti e Nicoletti alla bottega udinese dei Floreani e in cui recentemente il prof. Fossaluzza dell'Università di Trieste ha riscontrato l'influsso del veneziano Paolo Campsa. Un altro piccolo tassello nel panorama artistico diocesano si va dunque aggiungendo, confermando l'interesse crescente del mondo della cultura dimostrato in questi anni per Cintello, realtà ricca di storia e d'arte a dispetto delle ridotte dimensioni.

E.M.

 


In origine era dedicato a Sant'Urbano papa, il santo della pioggia

L'oratorio di S.Antonio da Padova di Cintello

 

Per antica consuetudine a Cintello il 13 giugno, festa di S. Antonio da Padova, si celebra la S. Messa nel piccolo oratorio dedicato al Santo che sorge all’inizio del paese. Anche quest’anno è prevista la celebrazione che si terrà alle ore 18 nella chiesetta per l’occasione tirata a lucido dagli abitanti della zona.

Non si può certo dire che l’oratorio sia ricco di opere d’arte, di storia invece si; ricordato nei documenti fin dai primi del ‘500, affonda con ogni probabilità le sue radici ben più indietro nel tempo, infatti è stato da poco scoperto che a due passi correva la via romana che da Julia Concordia saliva verso il Norico. Se si aggiunge poi che esso fu costruito in prossimità di un incrocio stradale, non appare fuori luogo congetturare una sua fondazione antichissima.

Pochi sanno che in origine esso non era dedicato a S. Antonio da Padova, ma a S. Urbano, un santo venerato in particolare per la pioggia e che ben s’adatta ad un capitello campestre come era il nostro fino a tutto l’Ottocento. Sappiamo che almeno dal ‘600 esso era meta di una processione annuale che si svolgeva il 25 maggio (giorno di S. Urbano) durante la quale si impartiva pure la benedizione degli animali. Quest’ultima pratica è spiegata dal fatto che in tale sacello si venerava anche S. Antonio Abate. È invece curioso osservare che i documenti precedenti la fine del XIX secolo non fanno nessuna menzione di una devozione per S. Antonio da Padova, ma solo nel corso del ‘900 si affermò la sua venerazione che fece presto soppiantare i precedenti culti.

L’edificio come si presenta attualmente è il frutto di un ampliamento avvenuto nel 1921 del sacello originario (a sua volta rimaneggiato nel ‘700) divenuto di conseguenza il presbiterio dell’aula.

Altri importanti lavori furono compiuti da Don Giuseppe Zamuner esattamente 40 anni fa; fu allora che Amilcare Scalambrin, figlio del famoso scultore Giuseppe, scolpì la statua lignea che oggi campeggia sopra l’unico altare risalente al XVIII secolo.

Segnaliamo infine che il 19 giugno scorso la chiesetta è stata teatro anche di un matrimonio, un evento assai raro, ma non è la prima volta che due giovani sposi scelgono questo luogo per le nozze; in particolare è successo anche nel 1900, giusto un secolo fa. E.M.


DOMENICO, SFORTUNATO MALANDRINO DEL XIII SECOLO

 

Il nome del paese di Cintello compare per la prima volta in un documento - almeno fra quelli che ci sono pervenuti - nel 1186, e questa è una notizia conosciuta.

Le poche righe seguenti sono invece dedicate ad uno dei primi fra i nostri compaesani che hanno lasciato una traccia documentaria della sua vita: mi riferisco a Domenico da Cintello, di professione calzolaio, che il 30 gennaio 1275 (la datazione segue il more veneto, che faceva iniziare l'anno con il 1° di marzo) fu condannato per furto a Venezia. La sua storia di ladruncolo è sommariamente narrata in un registro (conservato all'Archivio di Stato di Venezia) di una particolare magistratura veneziana: i Signori di notte al criminal, istituiti durante il dogado di Marino Morosini (1249-1253). Essi avevano l’incombenza di giudicare gli imputati dei furti di piccola entità compiuti di notte, da cui il nome.

Ma torniamo a Domenico. Il 30 gennaio fu dunque riconosciuto colpevole di aver prima rubato ad un passante il coltello, per poi usarlo per tagliare la borsa ad una seconda persona. La refurtiva - invero relativamente piuttosto consistente visti anche i magri bottini descritti dalla fonte per crimini simili quell’anno - consisteva in 18 denari piccoli, 8 mezzanini e una moneta d’argento stimata 16 piccoli cioè 1/2 grosso in base alle quotazioni dell’anno 1282. Gran parte del bottino, tranne la moneta d’argento, erano spiccioli di bassa lega - il titolo dell’argento contenuto era fissato in 250/1000 - e serviva per pagare i salari e i conti del commercio al minuto. Il derubato non ci appare quindi come un grande mercante, piuttosto una persona che magari andava al mercato per le spese quotidiane, o poco più.

La punizione comminata fu la fustigazione, pena infamante inflitta mediante battitura con verghe o flagelli. Per il 1285 il registro conserva notizia di 12 processi per furto celebrati dai Signori di notte; a 6 persone fu comminata la pena della fustigazione, riservata agli stranieri in quanto ai veneziani condannati per reati minori era riservato il bando, una espulsione temporanea o permanente, dalla città o da tutto il dominio, ma poteva anche essere solo una multa. La flagellazione fu progressivamente abbandonata nel XIV secolo perchè aumentarono le condanne alla mutilazione di mani, naso, occhi in seguito all’inasprimento delle norme voluto da Pietro Gradenigo nel 1304. Non per questo il calzolaio cintellese si può ritenere troppo fortunato, basta pensare che all’epoca le confessioni erano normalmente estorte con la tortura, praticata anche dopo l’ammissione della colpa.

Nella poco invidiabile classifica degli stranieri più rappresentati nei registri processuali, i friulani (Cintello all’epoca apparteneva alla Patria del Friuli) sono superati solo dai veneti di terraferma e dagli abitanti la Slavonia. Anche questo è un indice dei legami che già da allora lega la nostra terra a Venezia. Si può anche notare che nel periodo 1270-1346 il calzolaio, professione esercitata da Domenico, è tra i mestieri più praticati dai ladri (11), preceduto solo dai barcaioli (24) e dai servi, che con 105 presenze distanziano tutti gli altri lavoratori di gran lunga. Se le statistiche non avessero la necessità d’essere interpretate per venire comprese, una persona poco avveduta potrebbe affermare che un uomo solo per il fatto di fare il calzolaio ed essere friulano è (o meglio: era) un potenziale delinquente. Noi invece per Domenico manifestiamo una, magari irrazionale, simpatia dovuta sì alla lontananza temporale ma anche alla consapevolezza delle difficoltà che nel XIII secolo una persona di umili condizioni doveva affrontare per sbarcare il lunario, tali da fargli rischiare le torture delle carceri veneziane per pochi spiccioli.

Per chi volesse approfondire l'argomento segnalo il lavoro di Stefano Piasentini, Alla luce della luna. I furti a Venezia 1270-1403, Il Cardo, Venezia 1992.

Luca Vendrame


I chierichetti di Cintello

Come in tutte le parrocchie, anche qui a Cintello un gruppo di volenterosi ragazzi e ragazze si prestano volentieri il sabato e la domenica a svolgere il ruolo di chierichetti, durante le funzioni. Le ragazze fanno parte della combriccola da poco tempo. Restie alla cosa, a poco a poco si sono fatte convincere a vestire panni fino a quel momento esclusivamente maschili (nella nostra realtà) rendendosi conto così che fare il chierichetto permette ai ragazzi di crescere insieme in una compagnia molto unita e con sani principi. I ragazzi si incontrano ogni fine settimana per la Messa e a volte anche il mercoledì per alcune prove, sempre in allegria e serenità, preoccupati e pronti ad arrossire per i piccoli errori che ogni tanto possono essere commessi. Sono in dodici, sei ragazze e sei ragazzi e speriamo molti vogliano seguire i loro passi in futuro. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro cos’hanno da dirci in proposito.

Luisa Daneluzzi

Fare la chierichetta, per me, è una bella nuova esperienza. Il primo giorno, alla fine, ero indecisa se continuare o no, perché pensavo fosse un impegno un po’ pesante svegliarmi alle nove alla mattina per prepararmi, ed avevo paura di arrivare sempre tardi e poi avevo timore di sbagliare durante la Messa, ma alla fine ho pensato: "Si, credo sia bello! Lo faccio!". Così andai a provare la mia veste bianca con due strisce di un rosso fiammante. Silvia e Claudia, le mie compagne di classe, hanno una veste nera con una "camicetta" bianca con due strisce rosso opaco. Adesso vado ogni domenica a Messa con Silvia e Claudia e, per un po’ di tempo, avevamo fatto anche delle prove molto divertenti il mercoledì dalle sei alle sette. (Sara Geremia)

Il motivo per cui faccio il chierichetto è per pregare e per servire il prossimo. A me piace fare il chierichetto. Mi dispiace essere mancato alcune volte alle prove. Mi piace anche perché ho trovato degli amici con cui stare. Non è stato facile imparare tutto velocemente; infatti durante la Messa ho sbagliato qualche parte e mi sono un po’ vergognato. (Alessandro Colavitti)

Quando ci è stato chiesto da Oscar di fare un’esperienza nuova come chierichette, in un primo momento abbiamo risposto di no, perché eravamo un po’ timide e ci vergognavamo. Poi parlandone assieme e osservando il lavoro degli altri chierichetti, abbiamo deciso di seguire gli insegnamenti di Oscar. La giornata del mercoledì era una giornata molto attesa, perché Oscar era divertente nel spiegarci. Quando finalmente abbiamo avuto la veste, abbiamo iniziato a fare le chierichette. Crediamo che questa esperienza sia bella perché ci sentiamo utili verso gli altri e un po’ meno timide. (Claudia Marin)

Sono andata a fare la chierichetta perché volevo provare una nuova esperienza. Ero indecisa se andare o no perché credevo fosse impegnativo, però sono andata anche perché vengono anche delle mie amiche, Claudia e Sara. La prima volta avevo un po’ di paura però, dopo aver conosciuto bene Oscar, il nostro "maestro", mi sono tranquillizzata anche se avevo paura di sbagliare, prima alle prove, che erano di solito il mercoledì alle 18.00, ma soprattutto alla Messa il sabato o la domenica. Con Oscar abbiamo imparato molte cose. Oscar ci diceva di essere seri, anche se era lui che ci faceva ridere. (Silvia Stefanuto)

 

8 dicembre 2000, solennità dell'Immacolata Concezione


Il paese è piccolo, la gente mormora ma…

ANCHE CINTELLO HA IL SUO… SITO !!!

 

Non so se sia più facile scrivere un articolo su Internet o navigarci dentro senza una meta e trovarci qualcosa di realmente interessante, penso dipenda dai punti di Altavista.

Lo scopo di questa mia breve "dinavigazione" non è quello di farvi gridare "yahoo! So tutto della rete" o ancora più entusiasticamente "…sono finalmente Libero!".

Diciamo pure che questo articolo non ha uno scopo; è come accendere il computer, accedere ad un motore di ricerca e stancamente, stufi di visitare da un mese tutti i siti che escono facendo una ricerca per "sesso", si prova nell’ordine ad inserire il proprio cognome, con risultati diametralmente opposti a quelle precedenti (tradotto "nessun sito trovato"), il nome del proprio paese, con risultati probabilmente ident…ehi, ma cosa è successo!

55 documenti trovati!!!! (al 12/12/2000): "Cintello rassegna stampa", "Storia, arte, tradizioni manifestazioni ed altro della comunità di Cintello", "Sul Lemene - Cintello Giovani", "Gli affreschi romanici", "Sagra del Bisat, Cintello", addirittura "Come raggiungere Cintello" (gli altri ve li andate a vedere, come esercizio…).

Ebbene sì, signore e signori, anche Cintello è finito nella rete (fin troppo facile l’accostamento con il protagonista delle serate cintellesi di fine giugno…). Un bellissimo sito, realizzato da Eugenio Marin, riunisce tutte le iniziative, gli eventi, la storia che caratterizzano il nostro piccolo, ancorché attivissimo, paese.

Non vi voglio anticipare niente, se non la home page e l’indirizzo: http://digilander.iol.it/Cintello, e il fatto che da marzo a dicembre di quest'anno, quasi 700 utenti lo hanno visitato! Andate a vederlo subito, seguendo il filo di Arianna

 

INTERNET, INTERNOS…

 

Non so se sia una buona idea o meno, mi è venuta così, ma la voglio buttare là lo stesso: facciamo una rubrica permanente sul giornale (poi aggiungiamo magari i link al sito di Cintello) che parla di Internet; dell’Internet che ci interessa, dell’Internet che vogliamo (possibilmente fruibile anche dai minori di 18 anni).

Dunque cari lettori, segnalateci alcuni indirizzi web interessanti, le vostre idee sulla rete, trucchetti e altre cosine utili per navigare meglio. Se avete delle barzellette va bene lo stesso…

A tal proposito, per rompere il ghiaccio, segnaliamo noi alcuni siti:

ELENCHI TELEFONICI: www.telecomitalia.it - elenco.virgilio.it/pb/home/index.html (per trovare i numeri telefonici di tutta Italia);

GAZZETTINO: www.gazzettino.it (per leggere integralmente le notizie di tutte le edizioni del giornale, dopo le 14.00 di ogni giorno);

GRUPPO 1606: www.geocities.com/gruppo1606 (la ricerca storica tra Veneto e Friuli);

LETTERATURA: www.liberliber.it (centinaia di opere della letteratura italiana, liberamente consultabili);

MOTORI DI RICERCA: www.altavista.it - arianna.iol.it - www.virgilio.it (solo alcuni dei tanti strumenti per districarsi nella Rete);

PROVINCIA: www.provincia.venezia.it (tutto sulla provincia di Venezia ed i comuni che ne fanno parte, compreso il catalogo in linea delle biblioteche);

TRENI: orario.fs-on-line.com (l'orario ufficiale delle Ferrovie dello Stato);

TUTTO GRATIS: www.tuttogratis.it (sito specializzato in tutto quello che di gratis la Rete può offrire);

VENEZIA: www.osterie.com (girare per Venezia, tra monumenti e non solo...)

E ricordate che … morto un sito se ne fa un altro, tanto va yahoo al sito che ci mette un secondino, non ci sono più le mezze sessioni, Bill Gates li fa e poi li accoppia (Windows e Internet Explorer), gli ultimi saranno i primi (nella cronologia…).

Navigate gente, navigate…, e se il vostro computer è un po’ lento, esortatelo con un bel "oh ...isa, oh, ...isa"!!, e vedrete che Iol vede e provider…

A dimenticavo, chi volesse contattarci può farlo scrivendo all'indirizzo di posta elettronica: cintello@libero.it.

Gabriele Rizzetto

 

PICCOLO GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI

 

Browser: programma che permette la navigazione in rete. Tra i più usati Netscape Navigator e Microsoft Internet Explorer.

E-mail: electronic mail (posta elettronica). Messaggi inviati tramite computer e Rete.

File: è un contenitore di dati. Ad esempio, un file di testo contiene una lettera o un documento; ma può contenere anche del software, cioè dei programmi, come ad esempio il programma di videoscrittura Microsoft Word. Il contenuto dei file si riconosce dall'esetensione, cioè da quella parte finale del nome che è separata da un punto.

Freeshare: (dall'inglese: free, gratis + software, programma). Programmi gratuiti, che si trovano disponibili sia sulla Rete Internet, sia su Cd-Rom, di solito allegati a riviste.

Html: (Hypertext Markup Language). Linguaggio per sviluppare pagine web ipertestuali. Il codice Html consente di inserire in una sola pagina testo, immagini, video, suoni e file memorizzati su computer diversi. Si può creare una pagina Html usando dei particolari codici, oppure utilizzando un Editor Html che consente di progettare una pagina web senza conoscere il linguaggio Html.

Internet: una rete mondiale di computer (NET=rete) che gestisce una serie di servizi, quali la posta elettronica, il world wide web (w.w.w), i gruppi di discussione, le chat e il trasferimento di file (programmi, videogiochi, documenti). Funziona in base ai protocolli di comunicazione TCP/IP.

Provider: (Internet Service Provider) società o organizzazione che fornisce l'accesso alla rete Internet a utenti privati e business. Le connessioni possono essere su linea telefonica tradizionale o su linea digitale (ISDN). I servizi offerti comprendono spesso la fornitura di spazio disco per alloggiarvi proprie pagine web.

Shareware: programmi che si possono provare gratuitamente per un certo periodo di tempo, trascorso il quale si deve corrispondere una certa cifra ai titolari dei diritti.

Sito web: insieme di pagine ipertestuali o pagine web per comunicare e informare il pubblico della Rete su diverse tipologie di argomenti: si va dalle informazioni personali, promozione di prodotti, fornitura di servizi, giochi, ecc.

w.a.p.: abbreviazione di wireless application protocoll. Protocollo standard universale per collegarsi a Internet e usufruire degli altri servizi direttamente dal cellulare e, in genere, da apparecchiature cosiddette wireless, ossia senza fili.

w.w.w.: abbreviazione di world wide web. Il sistema globale che racchiude e gestisce i siti ipertestuali chiamati comunemente siti web. Le informazioni che compongono le pagine di cui sono fatti i siti (dette pagine web) sono trasferite dai computer collegati direttamente alla rete Internet (i server) ai computer degli utenti con il protocollo di trasmissione Http (Hypertext Transer protocol).


CRONACA PAESANA

 

La Sagra del Bisat

A fine giugno si ricorda la nascita di San Giovanni Battista, Santo a cui è intitolata anche la chiesa parrocchiale di Cintello. Proprio in questo periodo in paese si svolge una sentita festa, ormai famosa nei dintorni per il "protagonista" della manifestazione, che non prende il nome (come ci si potrebbe aspettare) dal Precursore di Cristo, bensì dall’assai più terreno – o meglio acquatico – Bisat, l’anguilla, pesce che copiosamente popola le acque del fiume Lemene.

Anche per l’edizione 2000 - che si è svolta dal 23 giugno al 2 luglio per due fine settimana consecutivi - le novità non sono mancate, (a cominciare dal sito ancor più spazioso ed accogliente rispetto al passato), pur nel rispetto della tradizionale formula incentrata soprattutto sulla preparazione delle specialità culinarie a base di anguilla che hanno determinato il grande successo degli anni scorsi, e pure qualche tentativo di imitazione da oltre Livenza. Dopo il grande successo dello scorso anno, è stato riconfermato lo stand della "birreria del bisat", gestito dal gruppo giovani che ha saputo inventare un nuovo spazio all’interno della sagra, portando una positiva ventata di innovazione.

Segnaliamo infine che la "Sagra del Bisat" ha da quest’anno anche una pagina Web, ospitata sul sito Internet di Cintello: in esso, oltre al programma completo della manifestazione si possono trovare illustrati i principali aspetti storici, artistici e folcloristici della nostra comunità (http://digilander.iol.it/Cintello).

Eugenio Marin

La Giornata dell’Anziano

L’inizio d’ottobre coincide con un appuntamento divenuto ormai da più di vent’anni irrinunciabile per una buona fetta della popolazione di Cintello: la Giornata dell’Anziano. L’edizione 2000 si è svolta domenica 1° ottobre con la celebrazione alle ore 11 della S. Messa, molto partecipata, durante la quale si è pregato per tutti coloro che soffrono, ed in particolare per gli anziani spesso colpiti da quel male che si chiama solitudine.

La funzione liturgica è stata ravvivata dalla significativa presenza attorno all’altare dei nuovi chierichetti. La scelta di fare esordire i piccoli ministranti proprio in questa occasione è stata voluta dal parroco e dai genitori per lanciare così un simbolico messaggio di speranza: un ponte tra presente e futuro, verso le nuove generazioni che possono apprendere una significativa lezione di vita proprio dall’esperienza dei meno giovani.

Siccome lo spirito di questa festa sta anche nell’offrire un momento d’aggregazione per coloro che raramente si muovono da casa, dopo la Messa i numerosi partecipanti si sono accomodati attorno alla lunga tavolata allestita nell’oratorio, aspettando di gustare il ricco pranzo loro dedicato. Inutile dire che il piacevole momento conviviale è proseguito fino al tardo pomeriggio tra chiacchiere, risate e giochi di società, per concludersi con la consegna di un simpatico dono in ricordo di una giornata trascorsa in serenità ed allegria. E.M.

 

Lucciolata a favore della Via di Natale

La sera di sabato 14 ottobre le vie di Cintello sono state illuminate da un gran numero di candele, portate dai partecipanti alla Lucciolata. La sentita manifestazione è stata come sempre animata da una nutrita partecipazione di gente. Come accade ormai da parecchi anni, i Cintellesi hanno voluto contribuire all’iniziativa che la Via di Natale promuove in molti paesi di Veneto e Friuli, offrendo la propria piccola "fiammella che alimenta la vita della Casa di Natale 2".

Al termine della "passeggiata" i partecipanti si sono portati nel salone delle Opere Parrocchiali, dove è stata consegnata la somma raccolta (per la cronaca 2 milioni di lire) al rappresentante dell’associazione avianese. Infine una castagnata ha suggellato la buona riuscita della Lucciolata, offrendo un momento di aggregazione comunitaria a conclusione di una serata votata allo stare insieme, ma soprattutto a farci riflettere un po’ di più sul grande bisogno di solidarietà nei confronti di coloro che soffrono. E.M.

 

Auguri don Elvio!

In concomitanza con le feste natalizie vorremo fare gli auguri di una rapida e completa guarigione ad una persona che purtroppo, probabilmente, il Natale non lo passerà in famiglia, bensì in una camera di ospedale a causa dei gravi traumi riportati in un terribile incidente avvenuto la sera del 22 ottobre scorso.

Don Elvio, parroco di Teglio Veneto e poi anche di Cintello per diversi anni, proprio in una strada della nostra parrocchia è uscito di strada per motivi ignoti e tuttora ne sta pagando le conseguenze. Certi di fargli una bella sorpresa, gli auguriamo perciò il più felice dei Natali e di passare un nuovo anno in perfetta forma.

Luisa Daneluzzi

G.S. CINTELLESE: Entusiasmo e continuità

Con il pranzo tradizionale del 26 novembre scorso, il G.S. Cintellese ha incontrato gli sportivi, i simpatizzanti e soprattutto i ragazzi protagonisti della stagione ciclistica 2000. Nel corso del convivio sono stati consegnati degli attestati ai ciclisti presenti e agli sponsor ed ospiti che hanno onorato la giornata. Ricordando l'entusiasmo che ha accompagnato tutti nel corso dei campionati italiani societari a Pesaro, il G.S. Cintellese - che ha rieletto di recente la sua struttura organizzativa - conferma gli impegni nel settore ciclistico per il prossimo anno 2001, auspicando che nuovi atleti possano aggiungersi al suo organico societario.

 

La formazione del G.S. Cintellese nella stagione sportiva 2000

 

La festa dell'Immacolata

Il 30 novembre del lontano 1896 il parroco di Cintello, don Giuseppe Fabris, a nome dei suoi parrocchiani, rivolgeva "umile domanda" alla curia vescovile affinché fosse concessa l'autorizzazione di poter fare "nel giorno 8 dicembre di quest'anno e negli anni in avvenire" la processione con la statua di Maria Immacolata. Il giorno seguente giungeva la risposta con la quale mons. Pietro Zamburlini - arcivescovo eletto di Udine ed amministratore apostolico di Concordia - approvava l'istanza dei Cintellesi. Da allora ogni 8 dicembre si svolge la solenne processione che, a distanza di oltre 1 secolo continua ad attirare moltissime persone anche da fuori paese. Quest'anno, grazie al tempo mite di inizio dicembre, l'affluenza è stata particolarmente alta; la festa inoltre è stata rallegrata da un simpatico gemellaggio. Infatti, una comitiva di pellegrini polacchi diretti a Roma, ha deciso di fare sosta proprio a Cintello, assistendo alla Santa Messa delle 14.30 assieme ai sacerdoti che li accompagnavano. Particolarmente emozionante è stato il momento della Comunione quando la corale ha intonato "Madonna Nera", canto molto apprezzato dagli ospiti polacchi, guarda caso provenienti proprio dalla città di Czestochowa, i quali hanno voluto poi ricantarla nel loro idioma materno. Il momento di gioia e di festa è continuato anche dopo la celebrazione concludendo con successo l'incontro di amicizia e fratellanza tra i due popoli. E.M.

 

Il presepio a Cintello

Il presepe è nato nel 1220 ad opera di San Francesco d'Assisi, il quale voleva ricostruire la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. Egli interpretò questa vicenda molto semplicemente, cioè con sei immagini: Gesù, neonato in fasce posto in una mangiatoia, Maria, madre di Gesù vestita di un lungo abito azzurro, Giuseppe, vecchio con il bastone, l'asino e il bue che riscaldano Gesù e l'Angelo che sovrasta la capanna mentre regge tra la tra le mani la frase "Gloria a Dio nel più alto dei cieli". Da allora il presepe ha sempre avuto molta importanza ma ha pure subito dei cambiamenti; in particolare con l'aggiunta di nuovi personaggi raffigurati in vestiti d'epoca.

A Cintello il presepe ha sempre avuto una certa importanza, infatti, se si chiede ai nostri genitori e nonni loro potranno sicuramente ricordare i tempi in cui il nostro vecchio parroco, don Giuseppe, veniva per le case a fotografare i presepi, per poi premiare il migliore. Inoltre anche in chiesa veniva allestito il presepe con delle statue in legno di media altezza, che si segnalavano per la loro bellezza. Però tre anni fa, causa il deterioramento delle statue, con don Elvio si è fatta la scelta di rifare il presepe con un'aria nuova, per il momento usando delle statuine piccole, ma con l'intento di ritornare ad un bel presepe non appena possibile.

Finalmente quest'anno l'attuale parroco don Giacinto ha deciso di realizzare questo desiderio di don Elvio, anche per ridare un presepio "importante" a Cintello. Per riuscire in questo intento si è deciso di chiedere un piccolo aiuto alla comunità, che ha partecipato con grande gioia. Dopo aver raccolto le generose offerte, si è pensato al da farsi, cominciando dai materiali da comprare e dal luogo dove si doveva fare il presepe. Per quest'ultima scelta c'è voluto più tempo del previsto, infatti fin dall'inizio si era deciso di cambiare collocazione, per non causare danni all'altare e alla tela dell'Annunciazione, luogo dove un tempo si allestiva appunto il presepe. Alla fine è stata scelta la cappella invernale adiacente alla sacrestia. Quindi si è cominciato a costruire la struttura seguendo un progetto di massima, che però è stato cambiato nel corso della realizzazione del presepe.

Ora dopo settimane di impegnativo lavoro il presepe è finalmente finito; speriamo che piaccia a tutte le persone che lo andranno a vedere durante queste festività natalizie. Detto questo ringraziamo don Giacinto e tutta la popolazione di Cintello per il loro contributo e per aver creduto in noi.

Oscar Cicuto - Eric Colavitti


Anagrafe parrocchiale 2000

CRESIMA (26 marzo 2000 a Teglio Veneto)

Colavitti Erik, Pauletto Chiara, Tambasco Nicola, Tomba Marco, Zoccolan Michele

PRIMA COMUNIONE (21 maggio 2000 a Teglio Veneto)

Colavitti Alessandro, Colavitti Federica, Tambasco Giulio, Zoccarato Davide

BATTESIMI

Toffoli Nicolò di Daniele e Chiocca Stefania, nato il 18 marzo 2000, batt. il 28 maggio 2000

Zorzetto Nikole Giulia di Cristian e Guernieri Susanna, nata il 13 marzo 2000, batt. il 3 dicembre 2000

MATRIMONI

De Pascale Marco e Guerrini Francesca, sposati il 19 giugno 2000 a Cintello (oratorio di S. Antonio da Padova)

Pin Ivano e Benvenuto Monica, sposati il 7 ottobre 2000 a Cintello

DEFUNTI

Stefanuto Giacomo, morto il 19 dicembre 1999, di anni 86

Tesser Olinto, morto il 20 dicembre 1999, di anni 79

Delle Vedove Nello, morto il 2 gennaio 2000, di anni 76

Geremia Osvaldo Paolo, morto il 4 aprile 2000, di anni 81

Geremia Enrico, morto il 3 settembre 2000, di anni 85

Colusso Maria ved. Argenton, morta il 18 novembre 2000, di anni 92

Babuin Claudia in Biason, morta il 26 novembre 2000, di anni 46

Stefanuto Giordano, morto il 2 dicembre 2000, di anni 62

Vazzoler Giovanni (Davide), morto il 4 dicembre 2000, di anni 91

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO

Fanzel Olivo e Pasquali Maria Grazia, sposati il 25 ottobre 1975 a Ponte di Piave (Tv), il 29 ottobre 2000 hanno festeggiato il loro 25° di matrimonio. Alla S. Messa, celebrata presso la chiesetta di S. Antonio di Cintello, hanno partecipato parenti e amici; poi tutti a festeggiare al ristorante di Villa Manin.

 


Parrocchia di San Giovanni Battista in Cintello

RESOCONTO PARROCCHIALE ANNO 1999

ENTRATE

Elemosine in chiesa £ 5.332.000

Candele votive £ 3.690.000

Offerte per matrimoni, funerali, benedizione case, ecc. £ 3.473.000

Offerte da privati ed enti £ 6.929.000

Entrate per attività parrocchiali (Festa Immacolata, San Valentino, ecc.) £ 3.384.000

Interessi Banca £ 70.532

Offerte per solidarietà Missioni, ecc. £ 540.000

TOTALE ENTRATE £ 23.419.032

USCITE

Assicurazioni e varie £ 1.685.000

Spese per il culto, candele, ecc. £ 2.172.000

Spese gestionali, Enel, Gas, ecc. £ 3.506.931

Spese per attività parrocchiali

(fotocopiatrice, varie) £ 3.663.000

Manutenzione ordinaria £ 962.000

Rimborso prestito £ 817.000

TOTALE USCITE £ 12.805.931

Attivo anno corente £ 10.613.101

Attivo anni precedenti £ 29.142.717

TOTALE ATTIVO al 31/12/1999 £ 39.755.818

Approvato dal Consiglio Parrocchiale per gli affari economici in data 07/06/2000 dal parroco don Jacek Cocyk e dai membri sig. Valentinis Giovanni, sig. Daneluzzi Gino, sig. Lena Stefano.

 


Parrocchia di San Giovanni Battista in Cintello

CELEBRAZIONI LITURGICHE NATALIZIE

Domenica 24 dicembre 2000 – Vigilia di Natale

S. Messa festiva, ore 10:30

S. Messa della Notte di Natale, ore 21:00

Lunedì 25 dicembre 2000 – Natale del Signore

S. Messa di Natale, ore 10:30

Martedì 26 dicembre 2000 – S. Stefano

S. Messa, ore 10:30

Domenica 31 dicembre 2000 – Ultimo giorno dell’anno

S. Messa festiva di ringraziamento, ore 10:30

Lunedì 1° gennaio 2001 – S. Maria Madre di Dio

S. Messa festiva, ore 17:30

Venerdì 5 gennaio 2001 – Vigilia dell’Epifania

S. Messa con benedizione dell’acqua e della frutta, ore 17:30

Sabato 6 gennaio 2001 – Epifania e Giornata Missionaria per l’Infanzia

S. Messa festiva, ore 10:30

Benedizione dei bambini, ore 15:00

Domenica 7 gennaio 2000 – Battesimo del Signore

S. Messa festiva, ore 10:30


Sul Lemene

Numero unico della parrocchia di Cintello di Teglio Veneto (Ve)
E-mail: cintello@libero.it
Sito internet: http://digilander.libero.it/Cintello/SulLemene/Index.html
Resp. don Giacinto Biscontin
Stampa: Portografica (Portogruaro/Ve)
Composizione: Compset (Portogruaro/Ve)


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