Sul Lemene

Natale 1999

(In queste pagine compare solo una parte degli articoli pubblicati)


Un augurio speciale

Carissimi, l’occasione di entrare in tutte le vostre case che mi offre questo giornale, mi consente di ringraziare ancora una volta tutti voi per la calorosa accoglienza che mi avete riservato sei mesi fa, al mio arrivo a Cintello; fin dal principio mi avete aperto il vostro cuore, ed io spero di non avervi delusi in questi primi mesi del mio servizio pastorale.

L’approssimarsi di una fine d’anno così speciale come questa, mi suggerisce alcune riflessioni; infatti come tutti ben saprete, la solennità del Natale segna l’apertura ufficiale del Giubileo del 2000: il più atteso e quello che promette di essere il più importante Anno Santo di tutta la storia cristiana.

Il fatidico appuntamento con il 2000 è dunque oramai arrivato, ed io auguro a tutti voi di poterlo vivere serenamente con le vostre famiglie cercando però di non dimenticare quanto accade intorno a noi, i problemi che affliggono il mondo, le guerre, la fame, la miseria, ma soprattutto l’egoismo e l’indifferenza degli uomini.

Come Cristiani e come cittadini è nostro dovere cercare di contribuire affinché il mondo migliori, ad iniziare dalla piccola realtà che ci sta attorno. E in questo un ruolo di primo piano spetta ai giovani; con la speranza che possano trovare il loro posto in questa società in cui poter esprimere tutte le loro capacità, la loro freschezza e metterla al servizio dell’umanità.

L’anno 2000 sia dunque un’occasione anche per riflettere; il mio augurio è che tutti possano trovare qualche istante per vivere, o rivivere, un’esperienza spirituale profonda, che possa far alimentare la fiamma della Fede, da cui poter trarre nuovi stimoli per vivere meglio il nostro impegno quotidiano. Ma sia anche occasione per ringraziare il Signore per tutti i doni che ci ha dato, consapevoli che senza l’Amore di Dio nulla potrebbe esistere; solo illuminati dal comandamento dell’Amore possiamo trovare una guida sicura al nostro cammino terreno che ci conduce verso la Vera Vita.

A conclusione di questo breve scritto vorrei rivolgere a tutte le famiglie di Cintello i più sinceri auguri affinché possiate trascorrere le festività con i vostri famigliari, non dimenticando gli anziani e chi in generale soffre e tutte le persone che vivono lontano da Cintello, ma che sono vicini con lo spirito a questo paese. A tutti auguro un felice Natale 1999, e che sia un Santo Natale.

Don Jacek (don Giacinto)


L’ingresso del nuovo pastore Don Giacinto

Il 1999 ha riservato ben due momenti che passeranno alla storia della comunità cristiana di Cintello: dopo il triste saluto dato a don Giuseppe Zamuner, benemerito parroco per quasi 40 anni - scomparso all’inizio dell’anno - a sei mesi esatti di distanza la popolazione ha vissuto un momento di grande gioia nei primi giorni di giugno in seguito alla notizia, tanto inaspettata quanto gradita, che un nuovo pastore si sarebbe insediato alla guida della nostra piccola ma viva comunità. Un simile evento doveva essere perciò degnamente festeggiato (è la terza volta che avviene in poco meno di un secolo, con due soli parroci che si sono alternati nella cura d’anime del paese dedicandovi tutta la loro vita), e così nel pomeriggio di sabato 5 giugno i Cintellesi si sono stretti attorno al nuovo parroco don Jacek Cocyk – ma per tutti ormai don Giacinto – in occasione della prima celebrazione liturgica prefestiva tra la sua nuova gente.

Don Giacinto, nato in Polonia 34 anni fa, giunge a Cintello dopo un’altra esperienza italiana in qualità di parroco, nella parrocchia montana di Rocca di Cambio, presso l’Aquila, durata un anno ed otto mesi.

La cerimonia di accoglienza, pur nella sua semplicità, è stata carica di momenti emozionanti per i fedeli, ma soprattutto per don Giacinto che, forse colto alla sprovvista da un simile entusiastico benvenuto, ha dovuto faticare non poco per superare la commozione iniziale e dare inizio alla celebrazione, affiancato da don Elvio Morsanuto, amministratore parrocchiale dal 1995, che si congedava in quell’occasione da Cintello. Don Elvio dispiaciuto per questo addio, nell’augurare buon lavoro al suo successore, incitandolo ad essere guida coraggiosa di questo paese, ha auspicato che il percorso di collaborazione tra le parrocchie viciniori - ed in particolare con quella di Teglio Veneto - da lui ardentemente sostenuto, possa proseguire anche nel futuro.

È stato poi pronunciato il saluto a nome della comunità rimarcando l’eccezionalità dell’evento, "è la prima volta che le vie del Signore fanno giungere a noi un pastore da così lontano. Questa è una felice testimonianza di come l’integrazione tra persone di nazionalità diversa può portare alla costruzione di un’Europa unita negli intenti e rispettosa delle differenze culturali (...).Con Lei speriamo di rinverdire e rendere più partecipate, sia le feste religiose, alle quali siamo molto legati, sia le iniziative di tipo sociale" che fanno capo alla parrocchia che a Cintello è "...il più importante centro di aggregazione...". Non poteva mancare anche un ringraziamento a don Elvio a cui va tutta la più sincera riconoscenza per aver traghettato egregiamente la comunità in questi quattro anni "con umanità e laboriosità riempiendo il vuoto lasciato dalla lunga malattia di don Giuseppe" nonostante i problemi fisici che lo hanno afflitto spesso rendendo ancor più difficile il suo lavoro, già gravoso per il fatto di dover gestire due parrocchie. Un pensiero riconoscente è andato pure a don Angelo Moratto, anch’egli vicino a noi in molte occasioni con la sua simpatia e disponibilità.

All’omelia don Giacinto ha espresso la speranza di poter essere all’altezza del compito che dovrà svolgere, consapevole tuttavia che l’unica cosa per lui possibile sarà pregare per tutti noi, per il resto nulla potrà senza l’aiuto di Dio e dei fedeli. Ha poi confidato che appena uscito dal seminario (nove anni fa) aveva un grande entusiasmo ed una grande voglia di cambiare molte cose; in seguito però si è accorto che questo è impossibile, tuttavia anche il solo fatto di poter cambiare una persona è già una cosa enorme, segno che Dio è sempre con noi.

Il momento forse più toccante della celebrazione è stato alla Comunione quando la corale ha intonato le note di Madonna Nera, il canto elevato in onore della Madonna di Czestochowa, dedicato a don Giacinto ed indirettamente alla natia Polonia, proprio in quei giorni visitata dal più grande dei suoi "figli", simbolicamente uniti nella preghiera rivolta dal Papa per le tante vittime del totalitarismo che questa terra ha dovuto versare nella storia passata e recente quale prezzo per la conquista della libertà. Don Giacinto visibilmente emozionato, ha apprezzato di cuore questa sorpresa, che si è rivelata ancor più significativa dato che il suo paese natale è situato a poca distanza dal celebre santuario mariano (che speriamo di poter visitare nella primavera prossima!).

La giornata, dopo la consegna di alcuni omaggi, è proseguita nel cortile delle opere parrocchiali con il saluto del Sindaco di Teglio Veneto, a cui ha fatto seguito un momento conviviale che si è protratto fino a tarda sera.

Non ci resta che rinnovare il più sincero augurio di buon lavoro a don Giacinto (che ricordiamo svolge pure da alcuni mesi il servizio di cappellano nell’ospedale di Portogruaro), con la viva speranza che la disponibilità promessa dai Cintellesi si tramuti in un’attiva collaborazione con il suo pastore, rinnovando la tradizione che fa da sempre di questo paese un centro operoso nonostante le sue modeste dimensioni.

Naturalmente se gli imperscrutabili disegni divini concederanno a don Giacinto di fermarsi a lungo tra noi tutto ciò sarà più semplice; per ora possiamo solo rivolgergli la tradizionale formula augurale: "Ad multos annos pastor bone".

Eugenio Marin


Grazie don Elvio, ciao don Giacinto 2...

Ci sembra doveroso da queste colonne tributare un ringraziamento a don Elvio Morsanuto per il servizio reso alla nostra comunità in questi anni, scusandoci se nel periodo trascorso tra di noi non sempre lo abbiamo saputo capire o aiutare nel difficile mestiere di parroco (specie di chi deve attendere a più comunità cristiane...). Avremmo voluto che almeno rimanesse un "vicino di casa", ma com’è noto nel mese di settembre scorso don Elvio è stato trasferito nella parrocchia di San Lorenzo di Rorai Grande, una delle più popolose della città di Pordenone e dell’intera diocesi. Non ci resta che rivolgergli l’augurio affinchè possa svolgere serenamente anche questo gravoso compito cui è stato chiamato dal Signore, trasmettendo anche lì le sue grandi qualità umane e spirituali.

Diamo infine il benvenuto al nuovo parroco di Teglio, non senza rilevare che per uno strano caso della vita anch’egli si chiama don Giacinto; speriamo sia un segno del destino e sia d’auspicio affinchè tra i due "Giacinti" si instauri presto un rapporto di collaborazione e di amicizia, proseguendo la tradizione che da molto tempo lega i pastori delle comunità di Cintello e di Teglio.

Eugenio Marin


ANAGRAFE PARROCCHIALE CINTELLO 1999

 

Battesimi:

Pauletto Laura di Luigino e Dalla Cia Mary, nata il 9-02-1999, battezzata il 30 maggio 1999

Selva Cristian di Claudio e Cicuto Stefania, nato il 9-02-1999, battezzato il 30 maggio 1999

Nicodemo Giovanni di Maurizio e Barbui Lucia, nato il 20-08-1999, battezzato il 19 dicembre 1999

Matrimoni:

Selvaggi Maurizio e Marin Stefania, sposati il 13-02-1999 a Cintello

Argenton Giovanni e Nanni Antonella Dora, sposati il 29-05-1999 a Rozzano (MI)

Defunti:

Zamuner don Giuseppe, morto il 09-01-1999 di anni 77

Marin Luigia, morta il 16-01-1999 di anni 93

Corrente Irma in Tambasco, morta il 01-02-1999 di anni 65

Piasentin Romolo, morto il 10-03-1999 di anni 68 (Francia)

Schincariol Amabile ved. Geremia, morta il 09-04-1999 di anni 81

Cicuto Mario, morto il 13-06-1999 di anni 50

Pauletto Bruno, morto il 30-10-1999 di anni 77

Pauletto Domenica ved. Marin, morta il 01-11-1999 di anni 93

Argenton Gemma ved. Argenton, morta il 27-11-1999 di anni 90

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

50°

Ciol Celio e Argenton Regina, sposati il 29-12-1948

Franzon Giobatta e Codignotto Iris, sposati il 02-10-1948

Tesser Giuseppe e Paronitti Dolores, sposati il 20-11-1948

Zammarian Elia e Geremia Clotilde, sposati il 30-04-1949

62°

Cicuto Sante e Sclabas Aurelia (sposati il 27-11-1937)

63°

Farenci Giovanni e Argenton Virginia (sposati il 19-12-1936) ?

Prima Comunione:

Geremia Sara, Marin Claudia, Stefanuto Silvia

Maria Colusso ved. Argenton festeggia i 90 anni

Cintello,settembre 1998: cinque generazioni a confronto. La signora Colusso Maria - vedova di Argenton Agostino dal 1935 - è stata festeggiata dai figli Domenico, Regina e Natale, dal genero Celio, nonchè dai nipoti, pronipoti e dall’ultima nata in famiglia, Marika, che ha dato il titolo di "trisavola" a nonna Maria per i suoi 90 anni il 20 settembre 1998.

 

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