Sul Lemene

Febbraio 2007 - Speciale San Valentino

Speciale San Valentino


Da Natale a San Valentino

È passato il Natale, col suo messaggio di pace e di speranza; è iniziato il 2007, coi soliti auguri che, per lo più, sono dimenticati e disattesi.

Ci siamo inoltrati nel nuovo anno, preoccupati per un atipico inverno ed ora siamo alla festa di San Valentino, per il quale, a Cintello, c’è una devozione molto sentita.

Non possiamo dimenticare gli inviti alla pace, che provengono anzitutto da Betlemme, da quel Gesù che invochiamo come “Principe della Pace”.

I media ci propinano la razione giornaliera di violenza e di morte, di guerre e di attentati, di distruzione e terrorismo: le cattive notizie sono purtroppo il piatto forte della storia attuale e spesso si configurano come conseguenze di fondamentalismi religiosi impazziti.

Ma la religione è fonte di pace o di guerra?

Il Papa Benedetto XVI° a Regensburg, in Germania, in un discorso di alto profilo, ha affermato con chiarezza che la religione, nella sua maturità e verità, non può che essere una via alla pace.

Come sappiamo, il suo discorso è stato equivocato da molti capi islamici che vi hanno visto una indebita critica o ingerenza nella loro religione.

Ma noi vogliamo ribadire che non esiste nessuna guerra santa, ma solo la pace è santa e benedetta da Dio.

Diffidiamo, quindi, da quanti tirano in ballo la religione per giustificare la violenza.

Anche San Valentino, nella venerazione attuale di Santo dell’amore, ha un grande messaggio da portare a tutte le nostre case e a tutte le nostre famiglie che hanno bisogno di legami più saldi, di maggiore unità e di tanto amore, coniugato giorno per giorno.

Ogni augurio cristiano passa per la strada della pace e dell’amore verso tutti: salàm, shalom, pace.

Buon 2007 e buon San Valentino.

Don Giacinto


La Chiesa di Sant’Antonio rinnovata

 

Il 13 giugno 2006 è stato un giorno memorabile per la chiesetta di Sant’Antonio della “Galetta”, in quanto si ripresentava al culto dopo lunghi lavori di restauro. Una festa che ha permesso ai numerosissimi convenuti di rendersi conto di tutti i lavori eseguiti dalla ditta V. Pacquola di Concordia, con la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali.

Gli interventi di tipo conservativo hanno riguardato innanzitutto il rafforzamento delle fondazioni con getto di cemento; la pulizia e il rifacimento del tetto e delle grondaie con un nuovo impianto per lo smaltimento delle acque meteoriche; il risanamento degli intonaci interni ed esterni per garantire una migliore traspirabilità delle murature.

Ma i lavori più evidenti hanno riguardato il restauro della scalinata d’ingresso e la costruzione di un ampio marciapiede in giallo d’Istria che corona tutt’intorno l’oratorio e ne esalta le forme.

Grazie al contributo di un privato, sono stati rinnovati tutti i serramenti, mentre è stato realizzato un impianto di illuminazione, che mancava completamente.

La chiesetta è stata poi ridipinta dentro e fuori e la Statua di Sant’Antonio di Padova, dipinta di bianco, è stata portata al colore del saio francescano, più confacente alla iconografia del Santo dei miracoli.

In occasione della celebrazione festiva, il dott. Eugenio Marin ha potuto distribuire un saggio, da lui accuratamente preparato, sulla storia del capitello stesso, dal titolo “L’Oratorio dei Santi Urbano e Antonio di Cintello.”

 

Il primo documento sicuro che parla del Glisiut (secondo la terminologia friulana) risale al 1532, mentre nel 1617 è citato come Cesiol (secondo la terminologia veneta). Ma trattandosi di una memoria ormai consolidata, la costruzione del capitello potrebbe essere di molto anteriore.

Inizialmente si trattava di una piccola costruzione posta in un crocicchio di strade e meta delle Rogazioni, le processioni campestri per invocare la protezione divina sui raccolti.

I santi venerati erano tipici dell’universo contadino: San Urbano invocato per la pioggia e contro la grandine; San Antonio Abate, universalmente riconosciuto come protettore degli animali domestici.

Più recentemente, però, ha preso il sopravvento la devozione a San Antonio di Padova, il santo dei miracoli, contemporaneo di San Francesco d’Assisi, conosciuto e venerato in tutto il mondo.

Dai verbali delle visite pastorali si evince come il capitello fosse provvisto di una piccola sacrestia, di cui si sono ritrovate le fondamenta e di un porticato, a protezione dell’entrata.

Le secolari vicende dell’Oratorio ci riportano a molti interventi conservativi e innovativi operati sul manufatto dalla popolazione cintellese, che evidentemente lo teneva in grande considerazione, anche se nel XVIII secolo era stato di proprietà privata dei signori Martinelli di Portogruaro. In quel secolo il sacello era stato impreziosito di un altare marmoreo policromo sovrastato da una pala raffigurante i Santi Antonio Abate, Liberale e Urbano, dipinta da Pietro Gorgo nel 1775. La tela è andata irrimediabilmente perduta, mentre rimane la cornice in legno dorato.

Ma l’intervento più consistente si è avuto nel 1921, nel primo dopoguerra e ha dato una immagine completamente nuova del sacro edificio, che fu praticamente raddoppiato.

I lavori comportarono l’allungamento dell’Oratorio di circa cinque metri verso la strada, con il conseguente rifacimento della facciata e del campaniletto a vela con due campane.

Ai tempi dell’arrivo a Cintello di don Giuseppe Zamuner nel 1959, furono eseguiti altri lavori di restauro ed il nuovo pavimento in piastrelle di granito; ma soprattutto fu collocata la nuova statua di San Antonio da Padova, opera di Amilcare Scalambrin, figlio del più noto Giuseppe. Così fu sanzionata ufficialmente la fine degli antichi titolari della chiesa, soppiantati dal santo francescano, il taumaturgo di Padova.

Il resto è storia recente.

La chiesetta ora è bella, pulita e accogliente, aspetta soltanto la presenza e la devozione del popolo cristiano, altrimenti sarebbe solo un museo.

Don Giacinto Biscontin

 

Libera riduzione del testo di E. Marin, “L’Oratorio dei Santi Urbano e Antonio di Cintello” 2006.

Per chi fosse interessato al libro lo può richiedere al parroco o direttamente all’autore.


I MATRIMONI A CINTELLO

dalla seconda metà del XVII alla fine del XVIII secolo

 

In occasione di questo numero di Sul Lemene dedicato a San Valentino, il santo degli innamorati, mi è parso doveroso trattare un argomento consono all’occasione. Il romantico tema è quello dichiarato nel titolo... e se lo svolgimento non sarà composto solo da baci compresi tra apostrofi rosa e poetiche dichiarazioni d’amore – ma anche di aride statistiche ricavate dai libri conservati in parrocchia – ugualmente cercherò di non tediare troppo gli animi delle lettrici e dei lettori.

Gli amori tra i giovani della nostra zona sbocciano da sempre, secondo una tradizione letteraria consolidata, presso la fontana di Venchiaredo:

 

Sentieruoli nascosti e serpeggianti, sussurrio di rigagnoli, chine dolci e muscose nulla le manca tutto all’intorno. È proprio lo specchio d’una maga, quell’acqua tersa cilestina che zampillando insensibilmente da un fondo di minuta ghiajuolina s’è alzata a raddoppiar nel suo grembo l’immagine d’una scena così pittoresca e pastorale ... Colà dunque intorno a quella fontana, le vaghe fanciulle di Cordovado, di Venchiaredo e perfino di Teglio, di Fratta, di Morsano, di Cintello e di Bagnarola, e d’altri villaggi circonvicini, costumavano adunarsi da tempo immemorabile le sere festive. E vi stanno a lungo in canti in risa in conversari in merende finché la mamma l’amante e la luna le riconducano a casa. Non ho nemmeno voluto dirvi che con le fanciulle vi concorrano anche i giovinotti, perché già era cosa da  immaginarsi.

 

Così scrive Ippolito Nievo ne Le confessioni d’un italiano, introducendo un amore sfortunato. Non so se la finzione letteraria abbia uno sfondo di realtà, ma è bello immaginare i giovani che hanno registrato le loro nozze nei libri della parrocchia di Cintello, proprio nel periodo qui analizzato, conoscersi ed innamorarsi riflessi nelle (allora) limpide acque sorgive della fontana.

La nostra fonte parte dal 1656 e arriva, con minime lacune, ai nostri giorni, ma noi ci fermeremo nell’analisi alla fine dell’epoca moderna, riservando il secolo XIX ad una prossima occasione.

Dal 1656 al 1788 (134 anni) in Cintello furono celebrati 212 matrimoni.

Molti anni (36) non videro la celebrazione di sponsali: il 1662, 1664, 1665, 1667, 1671, 1672, 1674, 1677, 1678, 1682, 1683, 1686, 1689, 1704, 1706, 1707, 1709, 1722, 1725, 1730, 1734, 1737, 1738, 1746, 1752, 1753, 1757, 1760, 1766, 1768, 1770, 1775, 1776, 1781, 1783, 1784.

Gli anni più “produttivi” furono il 1703 con 6 matrimoni, seguito dal 1765 e dal 1785, entrambi con 5.

Nella tabella che segue sono riportati, divisi per mese, i 212 matrimoni celebrati nel periodo in causa.

 

GEN

FEB

MAR

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

14

28

4

10

8

7

11

3

6

13

106

2

 

Balza subito agli occhi l’incidenza di novembre, mese nel quale furono celebrate il 50 % delle nozze considerate.

Quali sono le possibili spiegazioni del fenomeno? Quali le cause alla base dell’evidente stagionalità del matrimonio?

La scienza nota come “demografia storica” ci fornisce i metodi di indagine e gli spunti interpretativi di questi fenomeni, ma ho promesso di non essere troppo noioso e quindi mi limito a suggerire agli interessati la lettura di un agile manuale di A.E. Imohof, Introduzione alla demografia storica, Bologna 1981.

Ma torniamo alle cause della stagionalità: è noto che la chiesa cattolica proibiva (un tempo rigidamente, ora molto meno) la celebrazione di nozze solenni dal Mercoledì delle Ceneri all’Ottava di Pasqua e dalla prima Domenica di Avvento all’Epifania. Ciò spiega senz’altro il basso numero di celebrazioni in marzo e dicembre. Inoltre per consuetudine popolare erano favorevoli agli sposalizi il Carnevale e il mese di novembre in cui era minimo l’impegno nei lavori agricoli. Anche i necessari lavori nelle campagne potevano quindi incidere nella scelta del periodo in cui convolare a giuste nozze, per cui la mietitura di giugno e la vendemmia di settembre spiegano i bassi numeri di tali mesi. Non sembra incidere invece il fattore climatico, essendo le eccessive rigidità o riscaldamenti del clima fatti del tutto eccezionali per Cintello.

Ma chi erano i fortunati che facevano battere forte il cuore delle belle cintellesi?

Cordovadesi con 13 conquiste, fossaltesi (13), tegliesi (13), portovecchiesi (10) e boldaresi (7) meritano il titolo di provetti e fascinosi amatori; ben si difendono, data anche la scarsa entità demografica, quelli di Gorgo (5) e Fratta (5). Pochi i portogruaresi (4), i gruaresi (3) e i sestensi (2), ma non sfigurano nel confronto i 4 di Villastorta e San Giovanni. Non mancano, anche se occasionali, i matrimoni con uomini residenti in luoghi relativamente lontani (ovviamente secondo i parametri dell’epoca). Compaiono nell’elenco Casarsa, Cesarolo, Chions, Concordia, Cordenons, Rivolto, San Giorgio (ora al Tagliamento). A completare l’elenco: Bagnara, Belvedere di Cordovado, Colombara, Fossalato, Giai, Pessincanna, Morsano, Prodolone, Sacilato, San Nicolò, Villanova. Complessivamente sono 106 (il 50 %) i matrimoni celebrati con uomini provenienti da altre parrocchie, un rapporto considerevole (doppio ad esempio a quanto emerso in uno studio sulla nuzialità nella parrocchia di San Zenone di Fossalta) che descrive un paese certamente non isolato.

Solo un matrimonio, celebrato nel 1759 non in chiesa ma nella casa canonica (non siamo a conoscenza dei motivi), fu tra persone entrambe non residenti a Cintello: la nobile Gabriella Bandiera di Gorgo sposò Giovanbattista Fabris di Rivolto.

Cosa si potrebbe dire ancora?

Molte cose si dovrebbero studiare riguardo alla nuzialità tra vedovi, il tasso di natalità, i periodi di crisi (economica o sanitaria) evidenziati dalla riduzione dei matrimoni, ma solo se se lo scopo fosse quello di produrre un serioso saggio di demografia... e poi qui si vuole solo cogliere l’opportunità di fare a tutti gli sposi e a coloro che hanno già deciso di compiere il grande passo l’augurio di una lunga, feconda e felice vita insieme.

Luca Vendrame


BREVI DI CRONACA

 

La festa di San Valentino

Anche quest’anno le buone condizioni del tempo hanno favorito l’arrivo di molte persone giunte anche da fuori paese, per partecipare alla solenne processione in onore di San Valentino, che da svariati secoli si svolge la domenica successiva alla festa del Santo. Dopo la Santa Messa del pomeriggio il corteo festante si è mosso lungo le vie del paese accompagnando la statua del Santo tra canti, preghiere e le solenni note sapientemente eseguite dalla “Nuova Banda di Orzano”.

Nella foto un momento della processione in onore di San Valentino del 19 febbraio 2006 (E.M).

 

Referendum per il passaggio al Friuli V.G.

Il 26 e 27 marzo 2006 si è tenuto il Referendum indetto dal Presidente della Repubblica, che ha visto chiamati alle urne i cittadini del Comune di Teglio Veneto (assieme a quelli di Gruaro, Pramaggiore e Cinto Caomaggiore) invitati ad esprimersi in merito alla volontà di rimanere aggregati alla Regione del Veneto ovvero di passare alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’affluenza è stata di n. 1056 votanti su 2097 iscritti e i risultati hanno visto una percentuale di SI pari al 85,8%, mentre i NO sono stati il 13,7%. Perché il referendum fosse valido, il SI doveva raggiungere la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto; in conseguenza di ciò l’esito della consultazione è risultato nullo, tuttavia bisogna dire che il voto è stato falsato da una particolare disposizione di legge, da molti ritenuta iniqua, ossia il conteggio ai fini del quorum, dei residenti all’estero, che nel nostro comune sono diverse centinaia.

Il Comitato promotore non si è comunque dato per vinto, forte del successo ottenuto almeno a Cinto, promette ancora battaglia, anche se per poter ripetere nuovamente il Referendum si dovranno attendere altri quattro anni (E.M.).

 

Cintello e Teglio in pellegrinaggio a Maria Saal

Aperto a tutti, ma organizzato soprattutto per le signore di Cintello e Teglio che si occupano del decoro e pulizia delle chiese, quest’anno il pellegrinaggio si è svolto il 3 giugno ed è andato nella vicina Austria, paese di antichissima tradizione religiosa.

La giornata è iniziata con la visita al castello-fortezza di Hochosterwitz, suggestiva e ardita costruzione sulle rocce, alla quale si accede  attraverso ben 14 porte. Nel museo della rocca si sono potute ammirare tutte le armi di difesa, in dotazione a quel tempo.

Dopo l’ottimo pranzo ai piedi del castello, abbiamo raggiunto la meta principale della nostra gita-pellegrinaggio, il santuario di Maria Saal, a pochi kilometri da Klagenfurt. Si tratta di un’antichissima chiesa, che ha visto, nelle sue origini, la presenza di S. Modesto, nell’anno 760: la sua tomba è veneratissima. Il santuario, in cui è stata celebrata la Santa Messa, è famoso anche per le sue opere d’arte e per i numerosi reperti romani che si trovano all’esterno e dove si può ammirare anche l’antico battistero.

Durante la celebrazione è stata giustamente ricordata Regina Bozzato, mancata quest’anno, particolarmente interessata e attiva per la chiesa (G.B.).

 

Teatro: I versi del capitano

Nell’ambito della VI rassegna intercomunale di teatro amatoriale, che vede ogni anno tra le tappe fisse anche Cintello, il 22 luglio 2006 si è svolta la rappresentazione della commedia I versi del capitano, uno spettacolo dalla drammaturgia originale, un insolito viaggio tra il fascino della Commedia dell’Arte e gli indimenticabili versi di Rostand, Shakespeare, Neruda, Prevert, Dante… La recita, che si è svolta presso l’area dei festeggiamenti di via Luigi Ciol, ha visto una buona partecipazione di pubblico che, grazie alla bravura del gruppo “La Maison du Theatre” ha trascorso due ore di sano divertimento (E.M.).

 

Concerto in Chiesa

“Avanti c’è musica!”, inviti musicali d’estate, è l’interessante iniziativa organizzata dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro dal 17 giugno al 8 settembre 2006. Si tratta di un originale itinerario che ha toccato località della costa e dell’entroterra fatto di musiche e di luoghi, tanto che lo slogan dell’iniziativa era proprio “La musica, colonna sonora di luoghi da scoprire”. È  quindi per noi cintellesi un vanto che tra le mete prescelte dagli organizzatori della manifestazione, vi sia stata anche la chiesa di San Giovanni Battista, che il 29 luglio 2006 è stata sede di un riuscito concerto da parte della Ensemble Musica Antiqua Santa Cecilia. Sono state interpretate arie e sonate da chiesa tratte dal repertorio della spiritualità del ‘700 europeo con musiche di Bach, Galuppi, Mozart, Telemann e Vivaldi (E.M.).

 

Festa della terza età

Nonostante la festa comunale, organizzata in grande stile nei locali della palestra delle scuole elementari, la frazione di Cintello non lascia cadere questo appuntamento tradizionale che raccoglie più di sessanta anziani del luogo. La Santa Messa cantata ha dato inizio a questo avvenimento ed il parroco ha ricordato l’impegno necessario nella cura e rispetto di tutti gli anziani. Ha pure ribadito l’importanza sociale della presenza degli anziani nelle famiglie ed il loro posto nel volontariato che li rende ancora protagonisti in questa società.

Dalla chiesa all’oratorio il passo è breve e quindi tutti si sono ritrovati a mensa per qualche ora gioiosa. Il merito và alle  signore e alle loro mani sapienti che hanno preparato un ottimo pranzo, allietato dalle musiche di “Odillo”.

Non è mancato il discorso di Mara Geremia e l’indirizzo di saluto del Sindaco Sandro Mestriner.

Poi, tutti a zompare come giovinetti, al ritmo della fisarmonica (G.B.).

 

Lucciolata per la “Via di Natale”

Ormai da diversi anni, nel mese di ottobre, si svolge a Cintello la Lucciolata. Una camminata di solidarietà che coinvolge tante persone impegnate in una serata di sensibilizzazione e nella raccolta di fondi per la “Via di Natale”. Una associazione che sotto la guida del defunto Franco Gallini, ha provveduto alla costruzione prima e alla gestione poi, della Casa, che conta ben 46 mini-appartamenti, per malati oncologici e loro famigliari. Le lucciolate, che riguardano ormai quasi 300 paesi del Triveneto, servono per coprire, almeno in parte, i grandi costi gestionali della casa stessa, che offre ospitalità e servizi gratuiti di grande competenza.

La camminata è partita dalla chiesa e, passando per Cintello e Boldara, ha avuto la sua conclusione presso il nuovo Centro Sociale, dove al referente, nonché vice-presidente della “Via di Natale”, Silvestro Sette, sono stati consegnati oltre 1300 Euro raccolti tra i partecipanti (G.B.).

 

Don Giovanni Vendrame, collaboratore a Cintello e Teglio

Da domenica 22 ottobre 2006 presta servizio nelle nostre parrocchie il sacerdote fossaltese, 48 anni, ordinato nel 1992 e proveniente dall’esperienza di Amministratore parrocchiale a Sindacale di Concordia. Don Giovanni presta il suo servizio pastorale anche nella parrocchia di Cesarolo e a Terzo Bacino. Abbiamo imparato a conoscerlo soprattutto nella celebrazione della Santa Messa e nelle omelie profonde e accuratamente preparate. Ma la sua collaborazione si esplica anche nel catechismo che egli insegna ai ragazzi di seconda media.

Un caldo benvenuto e un ringraziamento per la sua preziosa presenza tra noi (G.B.).

 

Immacolata

Uno dei momenti in cui la comunità di Cintello si raduna ancora in buon numero attorno alla sua chiesa, è in occasione della processione che si svolge ogni anno l’otto dicembre in onore dell’Immacolata. Non sappiamo il motivo che spinse i nostri avi a dare il via a tale devozione, che pare abbia avuto inizio solo nel 1896; di certo da allora l’appuntamento è sempre stato rispettato ed è tuttora molto sentito tra i parrocchiani, secondo per importanza solo alla festa di San Valentino (E.M).

 

Il Presepio, oltre il Natale consumistico

Grazie all’intraprendenza di Oscar Cicuto, coadiuvato da Rosanna Tesser e Stefano Cicuto, anche quest’anno è stato allestito il Presepio in chiesa, che, per il secondo anno consecutivo, ha trovato posto nella nuova struttura, appositamente creata e collocata in fondo alla navata, a fianco della porta principale. Il Presepe ci ricorda ancora oggi, nonostante i messaggi che ci invitano al consumismo, che al centro del Natale vi è la festa per la nascita di Gesù, il figlio di Dio venuto tra noi per salvare l’umanità. Per questo è molto importante che la tradizione del Presepe sia mantenuta viva, soprattutto nelle nostre famiglie (E.M.).

 

Foghera e Befana

La tradizione della benedizione dell’acqua, della frutta e del sale, è ampiamente diffusa nei nostri paesi, in quanto attinge ad un antico rito aquileiese. C’è la consuetudine di conservare una mela benedetta per il 3 febbraio, giorno della festa di S. Biagio, protettore della gola.

Ma la tradizione più singolare è quella del falò epifanico, indicato con varie denominazioni, a seconda delle località. Si tratta sempre di un grande fuoco crepitante per esorcizzare tutti i fantasmi e i brutti ricordi dell’anno vecchio, per gettarsi nella rincorsa ai nuovi 12 mesi, sperabilmente  ricchi di gioie e soddisfazioni. Spesso è soltanto un’illusione, ma provare a crederci, resta comunque bello. La visione delle fiamme della mini foghera di Cintello, è stata accompagnata dalla festa di piccoli e grandi, con pinza e brulè.

Il giorno dell’Epifania è il giorno della Befana: bruciata sulla cima della foghera la sera prima, essa ritorna pimpante per portare i doni ai bambini.

Dopo la tradizionale benedizione, l’Oratorio si riempie dei piccoli protagonisti e la nostra buona vecchina, impersonata da Mara Geremia, perfettamente a suo agio in questo look, distribuisce loro le calzette coi dolci e procede all’estrazione della tombola (G.B.).

 

La piazza cambia volto

Nei mesi scorsi si sono svolti alcuni importanti lavori che hanno interessato la piazza e le vie centrali di Cintello. È  stato rifatto completamente l’arredo urbano, la pubblica illuminazione, completata la pista ciclabile ed i marciapiedi e messi in sicurezza gli attraversamenti pedonali. Ora che i lavori si sono quasi conclusi si può dire che Cintello ha cambiato volto: l’intervento nel suo insieme si può dire riuscito, anche se non mancano alcune scelte discutibili, quali la sostituzione dello storico muro di cinta in pietra della canonica con uno assai meno poetico, anche se più funzionale, in cemento armato (E.M.).

 

Buon compleanno G.S. Cintellese. Raggiunto il traguardo dei vent’anni (1987-2007)

Il Gruppo Sportivo Cintellese, nato nel 1987 grazie all’entusiasmo e l’iniziativa di un gruppo di amici del ciclismo di Cintello, con Loris Franzon primo presidente, è ora arrivato all’importante traguardo dei vent’anni. In tutti questi anni ha organizzato moltissime gare ciclistiche nel settore giovanile, coinvolgendo nelle sue manifestazioni tantissimi sportivi, famigliari degli atleti e sponsor di vari settori.

I valori alla base delle sue iniziative sono sia quelli della lealtà sportiva, sia quelli di preparare i giovani ragazzi alla partecipazione nella vita della società civile che li circonda, prediligendo l’impegno scolastico.

Alcune date importanti nella storia del sodalizio sono state in particolare:

-1992 (campionati italiani per società a Pesaro);

-1995 (campionati italiani su pista a S. Giovanni al Natisone, dove Gianluca Geremia ha conquistato il titolo di campione italiano nella categoria Esodienti).

Sono state innumerevoli poi le vittorie conseguite con il gruppo entusiastico dei suoi giovani atleti.

Gli altri presidenti succedutisi in questi anni sono stati: Gianni Traverso, il compianto Saverio Correra e l’attuale Paolo Mestriner.

Il gruppo ha avuto anche momenti di dolore per i lutti di Dante Geremia, Denis Danelon, Avelino Corazza e Gianluca Traverso.

La gioia grande poi è arrivata con il passaggio al professionismo di Gianluca Geremia, ora al secondo anno.

Un grazie da parte della dirigenza della società a tutti coloro che contribuiscono alla riuscita delle sue manifestazioni.

Ora a tutti si augura di continuare.

Buon compleanno G.S. Cintellese, e cento di questi… traguardi!

 

LA SAGRA DEL BISAT 2006

Nell’estate passata, come di rito, si è rinnovata la tradizione con lo svolgimento della Sagra del Bisat. L’edizione del 2006 ha avuto luogo a luglio. Si è svolta come sempre all’insegna dell’allegria e del divertimento, quest’anno aumentato dall’entusiasmo per il campionato mondiale di calcio che ha coinvolto tutta Italia. E se la presenza in finale della Nazionale di calcio ha penalizzato la sagra nel primo weekend di festa, ha permesso nella seconda settimana di battere tutti i record di presenze.

I Paesani chiamati a raccolta per prestare il proprio contributo alla buona riuscita della Festa, hanno risposto con passione ed impegno gratificati dall’aumento significativo dei partecipanti. Il successo si è rinnovato anche nell’edizione 2006 grazie al suo esercito di volontari che si impegna in modo costante per rendere sempre più accogliente e gradevole la festa.

Le specialità offerte a base di bisat, la fornita pesca di beneficenza, lo stand delle bibite, provvisto anche di apprezzati vini locali, le orchestre folk, la birreria allestita dai giovani collaboratori della sagra e le serate per i più giovani si sono confermati una formula di successo.

L’edizione 2006 ha riscosso molti consensi e ha soddisfatto gli organizzatori che hanno allestito la festa sacrificando il proprio tempo libero e che si impegnano costantemente per migliorare ogni aspetto della Sagra. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo al raggiungimento dell’ottimo risultato; a quanti hanno lavorato durante tutto l’anno per organizzare la manifestazione, a chi ha collaborato durante le giornate festose e ai partecipanti ai quali rinnoviamo l’invito per l’edizione 2007.

Ivana Pin


ANAGRAFE PARROCCHIALE

 

Battesimi

Perin Mattia di Sergio e Tusei Rosanna; nato il 26.11.2005; battezzato il 26.3.2006

Rizzetto Christian di Gabriele e Blasigh  Tiziana; nato il 27.12.2005; battezzato il 21.5.2006

Armonia Marina di Matteo e Mehmetlli Deko; nata il 9.8.2005; battezzata il 11.6.2006

 

Cresima (5 febbraio 2006 )

Colavitti Alessandro, Colavitti Federica, Tambasco Giulio, Zoccarato Davide.

 

Defunti

Albina Steccanella, ved. Gruarin, anni 97  +23/1/2006 a Roma

Regina Bozzato in Daneluzzi, anni 67  +15/4/2006

Luigia Battiston, anni 73  +22/4/2006

Marie-Therese De Luca, anni 52, +10/12/2006

 

Ricordo di Regina Bozzato

Lo scorso anno, esattamente il 15 aprile, è venuta a mancare a soli 67 anni Regina Bozzato. Era ancora giovane, poteva dare ancora tanto in particolar modo alla sua famiglia, così pure in parrocchia e tutto il resto, perché lei era sempre disponibile dove c’era da dare una mano. Io l’ho conosciuta bene dopo la morte di mia madre, ho incominciato ad aiutarla nelle pulizie della chiesa; ricordo quanto era felice quando mi ha visto, perché c’erano solo lei e la Bruna, e poi pian piano si è formato un bel gruppetto, e lei era così orgogliosa; era una donna semplice ma con un cuore grande.

Ricordo dieci anni fa, c’era ancora tra noi don Giuseppe e la signorina Irma, e quando loro avevano bisogno si rivolgevano a lei, e lei era sempre pronta a dire di si pur avendo la sua bella famiglia a carico. Nel mio cuore, ma credo nel cuore di tutti quanti l’hanno conosciuta, Regina sarà ricordata come una cara persona e le persone care non dobbiamo mai dimenticarle (Elda Donà).

 

Ricordo del cav. Paolo Pauletto

Paolo Pauletto ha lasciato questo mondo ad ottantasei anni il 20 ottobre del 2006. Perona molto equilibrata e stimata, amministratore agricolo della Novarese-Lombarda (poi Furlanis) di Vado di Fossalta per moltissimi anni, Paolo Pauletto era nato a Cintello il primo gennaio del 1920 e qui aveva trascorso la giovinezza, unendosi in matrimonio con Maria Tesser, anch’essa cintellese, scomparsa alcuni anni or sono. Trasferitosi dapprima a Vado, quindi a Fossalta di Portogruaro, aveva saputo integrarsi perfettamente nel tessuto fossaltase, interessandosi anche di politica tanto da ricoprire cariche istituzionali, come consigliere comunale e quindi Sindaco dal 1960 al 1965, dimostrando doti e carattere tendenti sempre alla ricerca del dialogo e dell’accordo. La Cassa Rurale ed Artigiana S. Biagio lo ha visto consigliere per oltre un venennio dal 1960 al 1980, anno in cui fu nominato presidente, incarico che mantenne fino al 1990.

Personaggio che amava parlare più con i fatti che con le parole, lascia non solamente alla famiglia alla quale dedicava sempre amorevoli attenzioni, un rimpianto ma anche alle comunità di Fossalta e di Cintello, ed ai molti che lo hanno conosciuto, e che di lui hanno apprezzato le grandi doti umane.

 

Prima Comunione 2006

Elenia Bozzato, Luca Colle, Elisa Daneluzzi, Jessica Farenci, Genny Ius, Mauro Marzio, Laura Padoan, Francesca Pinzano, Christian Simon, Erica Tambasco e Giovanni Zanotel, di Teglio e Cintello, sono gli undici veri protagonisti di questa giornata che li ha portati all’incontro con Gesù nella Santa Eucaristia.

Con una specifica preparazione, partita da lontano, si sono avvicinati al Sacramento con una catechesi di coinvolgimento nella S.Messa, con preghiere, letture e canti. In Chiesa, sono stati loro il più bel messaggio alle comunità che ormai partecipano poco alla S.Messa.

Le domeniche, infatti, non sono più il giorno del Signore, ma il giorno del calcio, del volley, della caccia, della pesca, della gita al mare o ai monti, dello shopping nei grandi supermercati…

Seguendo un filo di condivisione e di carità, i comunicandi hanno adottato a distanza una bambina brasiliana, Kathlen Linhares, perché la felicità di questo giorno sia condivisa con chi è meno fortunato.

Per molti, la festa di Prima Comunione può essere una riscoperta della Chiesa e della fede, una occasione positiva per riprendere un cammino ed un discorso dimenticato da tempo. Per tutti è un invito a rinnovare l’impegno di una vita autenticamente cristiana (G.B.).

 


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La redazione


Sul Lemene

Numero unico della parrocchia di Cintello di Teglio Veneto (Ve)
E-mail: cintello@libero.it
Sito internet: http://digilander.libero.it/Cintello/SulLemene/Index.html
Resp. don Giacinto Biscontin
Stampa: Portografica (Portogruaro/Ve)
Composizione: Compset (Portogruaro/Ve)

Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito in qualsiasi modo alla buona riuscita del giornale.


 

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