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. Luca Quando si racconta una storia di solito la si inizia dal principio io ho deciso di narrarla dalla fine, forse perché ho sempre sostenuto che non importa come una storia nasce ma come finisce e cosa lascia dietro di se…. “La cosa più semplice è stata dirsi addio….”Pronunciai queste parole sottovoce come spesso accadeva quando parlavo con lui, ma non sembravano mie.Le sentivo distanti come ormai da tempo sentivo lui distante,non perché lo fosse fisicamente ma perché ormai avevo preso coscienza che non era mai stato mio e mai lo sarebbe stato. Troppe volte mi ero soffermata su come la mia vita,la nostra vita,sarebbe stata se ci fossimo conosciuti prima e sempre,almeno fino a poco tempo prima,avevo risposto a me stessa “migliore”.Ecco forse non ero più sicura della risposta e proprio per questo motivo evitavo di pormela.Mi sembrava tutto irraggiungibile e una sorta di stanchezza mentale oltre che fisica mi prendeva se lo dovevo incontrare.Spesso inventavo bugie,scuse per rimandare l’incontro dopo il quale sarei stata peggio.Ogni volta sembrava che lui portasse via un pezzo della mia anima oltre che del mio cuore e se prima questo fatto mi procurava piacere,ora, sempre più spesso mi dava fastidio.Odiavo le sue carezze come le sue mani su di me….ogni suo gesto suonava falso e affettato..mai sincero.Ecco il grande vizio di Luca non riuscire a dire,neanche a se stesso ,la verità.Non so quali furono i meccanismi che lo portarono a ciò né se fosse sempre stato un bugiardo in ogni caso negli ultimi tempi lo chiamavo “mentitore”:Lui allora borbottava qualcosa,tanto per rispondere,ma non era convinto anzi …..Sembrava quasi che la bugia lo inorgoglisse,non la considerava una sconfitta ma una vittoria su un momento difficile da affrontare.Aveva trovato,nella menzogna, la soluzione momentanea che gli consentiva di non affrontare il problema ritenendo che il rimandare lo rendesse immune dal provocare o subire ferite e che soprattutto non si creassero cicatrici profonde che difficilmente il tempo avrebbe lenito. La vita è davvero strana a volte.Ci fa credere di aver trovato la strada verso il punto che, troppe volte nella vita ci è sfuggito, per poi farci trovare di fronte ad una realtà che mai avremmo creduto di dover affrontare. ….La mia vita è sempre stata variegata e di questo ringrazio Dio,posso asserire con assoluta certezza che poche delusioni mi sono state risparmiate e che il genere umano riesce a suscitare in me,alla soglia dei cinquant’anni,solo ribrezzo. Non sono belle queste parole anzi non dovrei neanche pensarle, ma ho un profondo disprezzo per tutto ciò che è riconducibile all’ uomo.La mia storia cominciò in settembre come in settembre sono nata.Ho sempre ritenuto che nella vita ci siano pochi giorni che contano davvero per cui, quando il 17 settembre, si ripropose nella mia vita, mi dissi che non poteva essere una casualità e che quel giorno era una di quelle poche date importanti. Per molti il 2001 è ricordato per gli avvenimenti funesti che avvennero l’undici settembre,io mentre il mondo piangeva, gioivo di un sentimento nuovo e prorompente una speranza grande cresceva attimo per attimo e mi dava la stessa forza prorompente dei vent’anni quando tutto sembra lì pronto per essere raggiunto. L’amore dicono sia la forza motrice del mondo,a volte un semplice sfiorarsi o guardarsi negli occhi procura un piacere superiore di fare l’amore,ecco a me accadeva questo, vivevo in uno stato di dolce torpore in attesa che gli eventi maturassero e apparisse finalmente la strada,la via da percorrere.Trascorsi mesi,forse anni cullandomi in questa strana sensazione di potenza, per me tutto sembrava possibile e mentre mi distaccavo sempre più dal mio quotidiano dai miei affetti più profondi trascurando persino mio figlio lui proiettava nei sogni,nelle fantasticherie il nostro rapporto …Questo non ebbe un effetto positivo su di me che al contrario volevo affrontare la vita, volevo prenderla per il bavero e assieme a lui e gridare:” Ecco siamo qui per pagare per i nostri errori ma pronti anche a viverti .” Volevo avere,insomma, certezze, non illusioni, ma fu tutto inutile.Lui si barcamenava tra la sua famiglia e me,spesso, troppo spesso, mentiva ad entrambi. Finì con l’avere una confusione mentale talmente ampia da non distinguere più la realtà dalle fantasie.Non so dare delle risposte a certi suoi atteggiamenti, inizialmente pensai alla paura di affrontare la moglie,il figlio, poi mi resi conto che non era solo questo ma anche e soprattutto la paura di perdere la sua casa,il suo cane,le sue abitudini.Quanto pesano le certezze nelle nostre scelte e per Luca avevano una importanza talmente grande da condizionargli la vita al punto tale che,col passare del tempo,mentiva sempre più frequentemente .Io non avevo mai avuto paura di perderle tutta la mia vita è ed è stata sempre basata su dei principi che dovevano essere rispettati a qualunque costo.Questi modi così diversi di pensare inizialmente non crearono difficoltà nel nostro rapporto,anzi,il continuo confrontarsi rendeva la nostra vita diversa ogni giorno.Il silenzio non cadeva mai tra noi,avevamo sempre qualcosa di cui parlare, non c’era nessun disagio neanche nell’affrontare gli argomenti più intimi .Per me questo vivere nel continuo confronto era una novità. Avevo avuto in passato storie nelle quali troppo spesso era calato il silenzio e pochissime volte nelle quali il discutere era stato positivo.Non ero mai giunta a quel livello di compenetrazione con l’altro,la diversità l’avevo sempre vissuta come un dato negativo mai di congiunzione.Con Luca ero riuscita persino a discutere di fede,di valori umani,di chiesa e sebbene le nostre opinioni fossero distanti e mai convergenti, alla fine, pur rimanendo ciascuno della propria idea, ci sentivamo più ricchi più uniti.Il mio atteggiamento era quello di chi ha completa fiducia nell’altro, non avrei pensato fosse possibile quello che accadde in realtà.Non avevo mai amato internet ed in modo particolare le chat line anche se proprio in una di esse avevo conosciuto Luca Lui,al contrario era un assiduo frequentatore, riusciva a stare connesso giorni interi e fu cosi che per fuggire alla realtà si aggrappò a quel mondo virtuale che gli consentiva di apparire ciò che non era e che non gli procurava problemi. Tutto ciò che aveva non era sufficiente e fu così che finì così col mentire a se stesso, a me, alla moglie ad un misero nik che gli si mise alla calcagna nella speranza di ottenere da lui almeno una prestazione sessuale reale. Mi amava, mi desiderava ma il virtuale, si impadronì di lui.Venni a sapere della sua relazione con un sms mandato a me per errore.Rimasi a leggere diverse volte quelle poche righe,inizialmente non mi resi conto poi capii:Non fu piacevole, avevo di nuovo sbagliato: il mio Gladiatore era,oltre che mentitore, anche un povero essere privo di dignità e di amor proprio,il velo era caduto dai miei occhi ,ora riuscivo a vedere cose che in passato non avevo voluto vedere:i suoi limiti Le pietose bugie che riuscì a dirmi, coinvolgendo persino il figlio in quella commedia stupida e sporca che aveva creato, rasentano il ridicolo. .Forse,Luca, non ha mai preso coscienza di quanto fosse importante per me la trasparenza nel nostro rapporto.Più volte gli avevo detto che la cosa fondamentale era la sincerità non avevamo obblighi formali ma solo morali Furono inutili le sue affermazioni di amore,alle quali spesso aggiungeva una bugia, tutto fu inutile anche i miei tentativi di perdonarlo, si finiva sempre col litigare e giunsi al punto di odiarmi per averlo amato.Analizzavo ogni parola che pronunciava soppesandola, domandandomi se fosse vera o no . Il mio dolore divenne insopportabile,mi chiusi in me stessa e sparii….Per diverso tempo evitai tutto, lavoravo soltanto e quando sentivo la sua mancanza mi rifugiavo nei posti a me più cari nei quali mi sentivo sicura,protetta.Avevo come compagnia il silenzio che era calato nella mia anima quando Luca ne era uscito Al principio non mi accorsi di lui stava li zitto e non faceva male poi a prese a parlare e in un attimo rividi tutta la mia vita, i pensieri che si susseguono e confondono alle immagini ecco lì davanti a me la mia storia che si intreccia con altre, ecco volti sfocati e lontani nel tempo sovrapporsi a visi cari che vorresti ancora poter accarezzare fino a giungere all’attimo prima del tuo silenzio…Forse Luca mente ancora e continuerà a farlo perché ormai ha perso la sua identità,.Dicono che quando finisce una storia è perché viene a mancare l’amore,lo credevo anche io prima di incontrarlo,dopo compresi che l’amore non basta, che ci sono valori importanti quanto l’amore in un rapporto senza i quali lo stesso viene a morire. Roberta
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