kanthorf
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. L'angelo nero Giocavi col tuo pallone in un campo di papaveri quando, per una piccola distrazione, una maledetta mina fece che in cinque secondi i tuoi sogni di giocare in Europa davanti miglia di spettatori si sfumarono nell'aria così velocemente come la tua anima al cielo arrivò e davanti a Dio si presentò. Quando Dio vide che il tuo corpo di ebano un'anima pulita e rilucente nascondeva, ti diede un paio di ali e un pallone, perché lì nel cielo, tu continuassi a sognare di essere un David Beckham acclamato da centinai di tifosi. Ieri passai per la chiesa del tuo paese e con stupore osservai che il pittore, che nei muri cercò di ritrarre il cielo, dimenticò di pitturare un angioletto nero che una mina pestò e non poté già essere Beckham ed io mi chiesi: "Pittore, se gli angioletti neri li ama anche Dio perché pitturasti solo angioletti bianchi?"
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. Non so perchè ti amo Seduto davanti al mare ti sognai e mentre la luna piena vedeva come le mie lacrime inondavano la sabbia, i miei pensamenti attraversavano l'oceano e ti trovavano in un albergo circondata da altri uomini che bevevano una bottiglia di bollicine di lussuria. E nel frattempo io guardavo il mare. Sognavo di essere una nave che, guidata dalla luce rilucente irradiata dai tuoi occhi neri, cercava di vincere una tempesta che voleva distruggere la mia vita. E quando alla fine raggiungevo la costa tu ti allontanavi insieme ad altri, ed io rimanevo tutto solo; tutto solo nel mezzo del mare e solo la luna piena mi consolava. Non so perché ti amo. Per te sono un oceano senza acqua che non merita nemmeno un soffio di brezza. Per te sono un'orchestra senza musica che non merita nemmeno un triste valzer. Per te sono come un'acca che non merita nemmeno una frase detta dalla tua bocca. Ma malgrado tutto, ti amo e, senza sapere perché ti amo ancora, continuo a sedermi davanti al mare con la speranza di essere un giorno un capitano di una nave che, dopo il lottare contro una tempesta, riesce a raggiungere un porto. grazie all'aiuto del faro dei tuoi occhi neri. Ma nel frattempo, io guardo il mare |