In questo autunno freddo e piovoso spesso mi sono sorpresa a riflettere sulla mia vita, a fare una sorta di bilancio, di valutazione di me stessa . Non so se questo è dovuto al tempo che, inclemente, passa anche su di me o forse al fatto di riassaporare il possesso di me stessa. Era tanto, forse troppo tempo, che non pensavo a me, a ciò che effettivamente fosse giusto fare nella mia vita, una vita troppo spesso stravolta dal quotidiano, dai mille impegni lavorativi, dal forse non volersi guardare dentro per paura di trovare qualcosa difficile da accettare e da comprendere. Ora, in questo rosso autunno, mi sorprendo del mio modo di affrontare la vita e sempre più spesso mi ritrovo a sognare ad occhi aperti, occhi che non riconosco miei. Ridono come non facevano da tempo, ridono e guardano un punto lontano, forse, oltre il mio orizzonte ma lo guardano..fiduciosi, pieni di una profonda speranza. Una parola difficile questa per me…speranza…anche solo da pronunciare, una parola che il solo suono mi sembrava cupo e sinistro come se dentro di me avesse il significato opposto. Ho sempre evitato, accuratamente, di pronunciarla e mentalmente non l’ho mai accettata. Non era paura la mia ma una sorta di rifiuto mentale, forse perché la vita mi ha spesso disattesa, delusa per cui sperare era davvero l’ultima cosa alla quale avrei pensat. Oggi, la pronuncio spesso, voglio assaporarne il suono, il sapore, farla mia e credere in essa fino all’ultimo respiro, non smettere mai di cercarla negli altri e cercarla in ogni angolo della mia giornata, nei volti sconosciuti che attraversano la mia vita,nelle piccole cose che diventano improvvisamente grandi ed importanti. Molti di noi, come me, hanno perso questo volto,volto della speranza,dello sperare e fare tutto il necessario affinché la speranza divenga vita…realtà. Ecco il passaggio cruciale, fondamentale della speranza divenire certezza ..realtà..quotidiano…Il nostro cercare per tutta la vita qualcosa di più grande, di più vero, più vicino a noi stessi nel continuo raffronto che facciamo tra ciò che vorremmo fosse la nostra vita e ciò che essa è realmente, questo ci porta inevitabilmente ad essa come ultima meta…ultima spiaggia di questo nostro vivere nel quale sempre più spesso ci sorprendiamo a piangere delle nostre miserie,dei nostri fallimenti nei confronti di noi stessi e degli altri.Non ho, in passato, dato molta importanza a quello che rappresentavano gli “altri” nella mia vita..ora mi accorgo che senza di loro tutto risulta essere vuoto spesso senza senso…Rosso d’autunno vuole essere una mia considerazione su un cambiamento …cambiamento di colore e quale meglio del colore rosso può personificare i nostri sentimenti e le nostre speranze? Roberta
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