A
chi anche solo qualche tempo fa mi avesse detto che avrei finito col
mettere
nero su bianco i miei pensieri, le mie emozioni, i miei sentimenti
avrei
risposto: ”Che dici, tu sei pazzo!!” Mi sono sempre rifiutata
di
fare
questo non perché mi mettesse paura lo scrivere, ma il trasmettere
qualcosa
che ritenevo solo...mio. E’ stato al termine della lettura di un
famoso
libro della Allende che ho scoperto il desiderio di comunicare
agli
altri ciò che sentivo e così sono nate le mie fiabe, le mie favole
i
miei
pensieri…In me c’era e
c’è solo il desiderio di regalare
la
mia emozione, il mio stato d’animo, la
mia visione della
realtà
e della vita. Non ho alcuna
pretesa, non mi ritengo all’altezza
di
insegnare o giudicare nessuno…spero solo che nel leggere i miei
scarabocchi
il lettore…sia per poco tempo meno solo, meno triste e
riesca
a rivivere l’emozione bambina di stupirsi, di meravigliarsi di
poco
come faceva da fanciullo…
Mi
è stato fatto notare, da un amico ,” Tu scrivi perché vuoi che
gli
altri ti conoscano attraverso
le tue storie...tu non scrivi a tutti
ma
a pochi...forse a una persona sola. Ho parecchio riflettuto su
queste
parole e ora ho la risposta giusta…si, scrivo per una persona
sola...scrivo
per me stessa.
Voglio
pensare alle miei favole come a lettere, lettere dal cielo, che
mi
hanno aiutato in un momento particolare della mia vita, ridandomi
allegria
e voglia di credere ancora nei sogni e nelle persone.
Roberta