Un uomo
amava moltissimo il suo gatto. Quando il gatto morì, per l'uomo fu un
colpo durissimo, che gli fece rendere conto che quel micio era l'unico
essere vivente che l'avesse amato in modo davvero incondizionato.
Così, quando l'uomo morì, il suo ultimo pensiero fu di gioia, perché
avrebbe rivisto il suo gatto. E infatti, lui era lì ad aspettarlo, tutto
ronfante e felice di rivederlo.
E così
l'uomo e il suo gatto si trovarono su una lunga strada di campagna. L'uomo
vede un cartello che dice "Paradiso - per di qui" . E cammina e
cammina. Dopo un po', supera una fattoria. All'orizzonte vede il riflesso
di un enorme cancello bianco e sente che finalmente é arrivato.
Arriva al
cancello, stanchissimo. La luce che emana dalla città è abbagliante e
lui è completamente stupefatto. Anche il gatto è piuttosto entusiasta...
Finalmente appare un uomo vestito di bianco. "Benvenuto in
Paradiso" gli dice. "Tutto quello che hai sempre voluto qui c'è
- ogni tuo desiderio sarà esaudito. Cosa desideri?" L'uomo sorride.
"Beh,
in questo momento tutto quello che vorrei è un po' d'acqua per me e per
il mio gatto".
L'uomo
schiocca le dita e fa apparire un calice splendido. Un altro schiocco di
dita, e il calice si riempie di ghiaccio dalle forme splendide. L'acqua si
materializza sopra al ghiaccio, che però non si scioglie. Una cannuccia e
una fetta di limone completano lo spettacolo.
E l'uomo
dice: "non ci sarebbe anche una ciotolina per il mio gatto"?
L'uomo in
bianco scuote la testa e gli spiega che gli animali non sono ammessi in
paradiso, il paradiso è solo per gli umani.
L'uomo pensa
al meraviglioso compagno della sua vita, ricorda che è stato l'unico
essere vivente che l'abbia mai amato in modo incondizionato e spiega al
signore in bianco che non vuole andare in paradiso senza il suo gatto.
L'uomo in bianco scuote la testa e risponde "mi spiace, ma ci sono
delle regole"-
E così
l'uomo prende in braccio il micio esausto e lentamente torna indietro
lungo la strada.
Quando
arriva alla fattoria, un signore anziano e pieno di rughe lo saluta. Il
gatto, che era in braccio esausto, guarda su e miagola piano piano. Il
contadino saluta l'uomo "Hey straniero, sembri stanco e assetato.
Vuoi bere qualcosa?"
A questo
punto all'uomo non interessa assolutamente dove si trovi, tutto quello che
sa è che ha tantissima sete e che il suo adorato gatto è quasi
disidratato.
Allora fa
segno di si con la testa, e il contadino lo porta a un pozzo.
"Mi
spiace, non ho niente di buono da offrirti", gli spiega, immergendo
una latta nel pozzo. La passa all'uomo, che beve avidamente. Appena
finisce di bere, si accorge che il vecchio contadino sta dando da bere al
gatto. Il contadino gli spiega "Credo che avesse sete anche lui.
Davvero un bel gatto, complimenti"- L'uomo fa cenno di si, e continua
a bere.
Il contadino
sorride tra sé e sé. "Amico, senti, vorresti fermarti per cena? Non
ho niente di buono da offrirti, ma a mia moglie e ai miei figli e a me
farebbe piacere la tua compagnia." Poi guarda il gatto, gli strizza
un occhio e dice "credo che sia avanzato anche un po' di latte per
te".
E così
l'uomo ebbe una cena semplice ma nutriente, e sorrideva felice. Il micio
era accoccolato davanti al fuoco, e tutti intorno alla tavola sembravano
felici ed in pace. Chiacchieravano della giornata di lavoro, di cosa gli
animali avevano bisogno, cosa seminare la prossima stagione, chi aveva
bisogno di quale aiuto e cosa fare domani.
L'uomo era
più felice di quanto non fosse stato in molti anni, e il suo vecchio
micione stava ronfando in un modo che gli faceva venire le lacrime dalla
commozione. Il contadino se ne accorse e gli disse "figliolo, perché
non ti fermi per un po', sembra proprio che tu non sappia dove andare. Non
possiamo offrirti una sistemazione comoda, ma di sicuro qui è dignitoso.
Puoi aiutare le mie figlie e i miei figli a curare gli animali e il
raccolto, e lavorare nella fattoria, e noi divideremo con te la nostra
semplice casa. Chiaramente il tuo gatto può restare con gli altri gatti.
Lo ameremo tutti come se fosse uno dei nostri gatti.
E così
l'uomo rimase e lavorò nella fattoria del vecchio contadino e non era mai
stato più felice e soddisfatto in vita sua. Il suo gatto riprese le
forze, e il suo pelo e i suoi occhi brillavano come se fosse ritornato
cucciolo.
Nella fattoria non c'era niente di moderno o lussuoso, ma si stava davvero
tanto bene.
Ma un
giorno, mentre lavorava nei campi e il suo gatto cacciava i topi vicino a
lui, ricordò improvvisamente il cancello luminoso che aveva rifiutato di
varcare. Improvvisamente gli venne la paura di andare all'inferno, corse
dal vecchio contadino e gli domandò dove si trovasse realmente, e perché
lui e gli altri della fattoria fossero stati cacciati via dal Paradiso.
Il contadino
sorrise e disse "Figlio, quel posto non è il paradiso. Non lasciarti
imbrogliare dai cancelli che brillano. Hai fatto la cosa giusta
andandotene. Pensi davvero che Dio rifiuterebbe l'ingresso ad uno dei suoi
angeli?" Il gatto corse a strusciarsi sulle gambe del contadino e
fece le fusa per dire che era d'accordo.
Il contadino
chiese all'uomo se fosse felice lì e gli piacesse fare il lavoro che gli
era stato assegnato. L'uomo disse che non era mai stato più felice in
vita sua, che il lavoro era duro ma dava soddisfazioni, e il cibo era
semplice ma buono, e la sua stanza era perfetta per lui. E che
specialmente, poteva stare col suo gatto e vederlo felice.
E il vecchio
contadino sorrise e chiese all'uomo "allora, che dubbi hai?
Non tutto quello che vuoi e' bene per te, il tuo cuore desidera molte cose
che potrebbero farti male e tu devi fare molta attenzione ai tuoi
desideri. Se non sei felice qui, puoi andartene quando vuoi, ma a me
piacerebbe che tu restassi." Il micio si strusciò sulle gambe del
contadino. "A proposito, dove credi di essere?"
Mentre il
contadino sollevava il micio sulla sua spalla per accarezzarlo per bene,
il sole brillò attraverso la pelliccia del gatto. L'uomo notò che il
contadino aveva una specie di aureola luminosa. Un pensiero lo sfiorò.
"si" disse il contadino "adesso hai capito". L'uomo
guardò ancora e vide che molti animali avevano la stessa aureola, e tutti
erano felici di riflettere l'amore semplice e incondizionato che Dio ha
per noi. "Loro sono l'umico modo che ho per raggiungere la maggior
parte di voi" disse il vecchio contadino "e sono felice che il
tuo angelo finalmente ti abbia riportato da me". E lo abbracciò.
"La tua famiglia ha sentito la tua mancanza, bentornato a casa"
E l'angelo
appollaiato sulla spalla di Dio ronfava felice.