Dogma1 pensieri
Home Foto Pensieri Poesie Racconti Spazio Musica Barzellette Bacheca

 

 

PENSIERO DI SPERANZA

C'era una volta…..

Così una volta iniziavano le fiabe che i nostri nonni ci raccontavano: parlavano di lupi, gnomi, principi azzurri e principesse, folletti, fate e streghe e noi, incantati dalle parole, ci raccoglievamo intorno a loro, immedesimati nel personaggio: pronti a ridere, rattristarci… o a rifugiarci tra le braccia della nonna in caso di …necessità.

Ora tutto è cambiato: gli amati e temuti compagni della nostra infanzia sono stati deposti e sepolti in quel baule polveroso che è la nostra memoria.

Se fate uno sforzo, vedrete Cappuccetto Rosso che accarezza e consola il lupo, Biancaneve che dorme tra le braccia della Strega malvagia, le Sorellastre che aiutano Cenerentola. Sempre più fievolmente la loro voce ci chiama, cerca la nostra attenzione……inutilmente.

Non c'è più tempo per raccontare favole e poi….a che scopo? Ci sono le videocassette… sono state "inventate" proprio per questo! "Vieni bambino mio… siediti qui davanti allo schermo…. sei comodo?….ecco…questo è il telecomando, ti ho insegnato come usarlo…divertiti…io ho da fare!"

Quando questo succede, i nostri amici dell'infanzia vengono spinti sempre più nell'angolo buio del nostro baule…è per questo che la loro voce è sempre più debole: stanno morendo!

Poi…una sera…..

Per caso mi accosto ad una chat…. per caso conosco una persona… e, ma questo non per caso, entro in un sito…. e mi accorgo che ci sono persone che, come me, ancora credono nelle fiabe. 

Grazie Lylyrm

                                                                                                        (Albino)

 

UNA RIFLESSIONE

Qualche sera fa ho ricevuto una telefonata…..

Niente di strano in questo… se non che è giunta inaspettata e in un momento forse un po’ difficile della mia vita, da parte di una persona mai incontrata personalmente, ma che ha dimostrato una grande sensibilità.

Durante l'arco della nostra esistenza è normale imbattersi in ostacoli, più o meno difficili da superare; molte volte si affrontano da soli oppure si ricorre all'aiuto d'amici fidati, che conoscono il tuo modo di pensare e quindi in grado di consigliarti.

Io appartengo alla categoria di quelle persone che difficilmente ricorrono agli altri, anzi, cerco di coinvolgerli il meno possibile nel personale…. Eppure, questa volta, ho apprezzato un intervento esterno senza considerarlo, come di solito faccio, un'intrusione al mio privato.

La sensibilità di cui parlo si è manifestata nel fatto che, a questa persona e senza che nulla mi fosse chiesto, mi sono trovato a parlare del momento non troppo positivo che sto attraversando. Nulla di serio.. ma che mi ha portato a fare considerazioni, forse rivolte soltanto a me stesso, che sono all'opposto del mio carattere, sempre allegro e pronto allo scherzo.

Chissà, forse questo periodo è dovuto al fatto che vivo in maniera troppo personale ciò che di triste vedo accadere nel mondo, legato anche all'attività che svolgo. Ero stato avvisato che questo momento sarebbe prima o poi arrivato, ma non pensavo sarebbe successo anche a me: mi sentivo così forte!

Una telefonata…  pochi minuti di conversazione…. come può essere semplice, alcune volte, dare un aiuto.

Credo di conoscere il motivo per cui mi abbia chiamato, ma questo non ha per me importanza: ciò che ritengo importante è che lo abbia fatto in quel momento.

Perché ho scritto tutto questo?

Non lo so: forse è uno sfogo, oppure, e questa penso sia la verità, è per invitare tutti a guardare con meno superficialità chi ci circonda, siano essi amici, conoscenti, colleghi di lavoro o.. sconosciuti.

A volte, per trasformare una giornata grigia e vuota in una radiosa e piena di colori, non serve molto: un semplice saluto, fatto non con le labbra ma con il cuore… una telefonata amica che ti raggiunge al momento giusto.

                                                                                                                               Albino