Deserti
Home Foto Pensieri Poesie Racconti Spazio Musica Barzellette Bacheca

 

 

Sarò un idealista, ma non mi piacciono i deserti creati dal tempo, né quelli creati dal cuore o dalla vita.
Il tempo, oltre a seguire il suo corso in maniera lineare e diacronica, possiede i suoi aspetti sincronici, dati dalla contemporaneità e dalla convergenza degli avvenimenti.
Ed io non posso e non voglio credere ad una storia della vita che gli stia dietro in modo unicamente lineare, facendo morire quanto d’infinito il tempo stesso ha strutturato, lasciando dietro il vuoto e l’oblio del deserto.
La vita struttura il proprio tempo in maniera qualitativa, in un intreccio d’esperienze e in labirinti di sentimenti, di percezioni, emozioni, che non possono scadere con la fine del tempo.
Ogni momento dà subito vita ad un altro momento, ed ognuno si affaccia a quelli d’altre realtà, si confrontano, si scontrano, s’integrano, si avviluppano in un gioco senza fine, in battaglie cruenti fatte di morti e di feriti o di vincitori, ma tutti insieme creano modi di essere, di esistere, verità particolari che generano Verità Universali.
Non voglio credere all’esistenza di menti totalmente cieche e chiuse, deserti aridi, incapaci di aprirsi a tutte queste infinite particolarità, ai mille mondi che intorno a noi generano la qualità della vita, creando cuori aperti al desiderio e alla continua speranza che il giorno dopo ci sarà sempre una nuova alba, pronta ad attenderci e a condurci per mano a gustare i baci deliziosi della giornata.
No, non voglio credere a tutto questo. Perché anche chi pensa di non possedere, possiede. Anche chi pensa di non poter dare, dà. Non voglio credere al vuoto assoluto e ai deserti aridi. Se così fosse, sarei un deserto io stesso e una persona morta. Così non voglio essere.

                                                                        Pasquale