Abbasc’ o’ Spiant” sono cresciuta: come atleta, sotto la direzione sportiva del compianto e mai dimenticato Andrea Fusco; come donna, preparata alle dure battaglie della vita.

“Abbasc’ o’ Spiant” aggia riso e aggia chianto; pe’ battaglie, pe’ sconfitte dint ‘o camp e dint ‘a vita.

Quanta gente là bbascio aggià cunusciuto….a quant’ aggia vulut’ bene…

Quant so’ partut e nun so’ cchiù turnat’ (Teresa Punzo; suor Cristina De Simone; Clarissa a Santa Croce sull’Arno).

Quante forse vulessero turnà e le manca nu’ poco e curaggio…’e nuje stamm’ aspettann….

Quanti sono passati per quel campetto e vi hanno lasciato un pezzo di cuore; quanti amori sono sbocciati laggiù…Ah! Se quelle mattonelle potessero parlare, quante storie di vita, dolci e amare, potessero raccontare…

E’ proprio necessario ridurre quello spazio ad un parcheggio per auto o a deposito cianfrusaglie??

Non è più bello conservare quel campetto come luogo della memoria e dei buoni sentimenti?

Non è più bello continuare a sperare nella bellezza della gioventù, dello sport pulito, della sana rivalità, dei buoni sentimenti, dell’amicizia e degli amori puliti e di tutte le cose che ti prendono alla gola, che vorresti fossero state e che non sono state??

Non è più bello sperare che forse un giorno i nostri figli sgambetteranno un po’ per quel campetto alla ricerca di sentimenti e ideali che sembrano ormai obsoleti, seppelliti dallo sport ricco e a pagamento…?

SENTIMENTI SORPASSATI, SENTIMENTI DI SEMPRE, SENTIMENTI UNICI, CHE CI RENDONO UOMINI E DONNE VERI…SENZA PREZZO!!!

 

Carmela Esposito