LA'

Campo Storico di Cercola

 

Quando penso a Cercola o passo sulla variante che l'attraversa il mio ricordo va là, a quel campo, che ha visto crescere e pulsare negli anni,  i polmoni e i cuori di tanti ragazzi.

L'ho conosciuto grazie all'amico Andrea Fusco, mi voleva spesso a premiare e a festeggiare la passione dei tantissimi praticanti, ... momenti indelebili per quelle giovani vite che calorosamente venivano forgiate con il sudore dello sport, giorno dopo giorno.

 

Sapere che là, oggi, potrebbe trasformarsi in qualcosa di diverso da uno spazio di incontro e confronto di forte riferimento per i ragazzi mi fà pensare, da uomo di sport/architetto/urbanista che anche in questo caso le  scelte politiche non si incontrano con le volontà dei giovani, non ne comprendano le necessità e i bisogni.

 

Una scelta, in via generale, che va in controtendenza.

Infatti anche Cercola è parte della grande metropoli napoletana dove c'è disagio sociale, dove si manifestano malesseri, dove lo Stato investe soldi ulteriori in progetti che aiutino i ragazzi a crescere sani, dove lo stesso Stato è stato costretto a spedire 1200 poliziotti per contrastare l'aumento della criminalità.

 

A tal proposito mi piace riportare l'esperienza di una altra importantissima amministrazione comunale.

Il sindaco di Roma, Veltroni, per favorire la migliore  crescita psicofisica della gioventù della sua città ha puntato sulla diffusione dello sport e quindi anche ai  suoi valori intrinsechi, alle sue rigide regole da rispettare.... (a mio avviso fare sport è la + grande scuola di LEGALITA').

Come?

Promuovendo la costruzione di 100 playground a Roma, che, spero per i romani, diventino col tempo 100 campi storici come là.

 

Massimo Antonelli