Con lo scettro fatato (duetto) |
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Musicata dal Maestro V. Pinotti
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Io Palmira son sola in famiglia, orfanella son senza la mamma, del Tecoppa io sono la figlia, disperata io vivo il mio dramma.
Su Palmira, risvegliati è l'ora, non mi far quella faccia da santa tutto quanto s'en và a la malora se non scendi da quella tua pianta.
Con lo scettro fatato della fata turchina tu sarai piu carina di una ninfa dell'amor.
Signora Dirce cosa mi vuol far? Oh no... che gran vergogna! Signora Dirce che cosa mi vuol dir? Ma questa è una gran storia.
O storia o pur storiella, con questa forbicina ti accorcio la vestina di quattro spanne in sù.
Con la gonna accorciata io sarò biasimata. Io la voglio in misura che il ginocchio dovrà coprir.
Ma no Palmira, le ginocchie al sol son oggi di gran moda. Signora Dirce, come mai potrò? Oh cielo, che vergogna!
Non fare la sconfitta, cammina ben diritta, la mossa malandrina... la devi far cosi!
Con questa mossettina, maliarda e assai carina, per noi un miliardario d'amor potrà morir!
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