SEGUE EMAIL DI RISPOSTA DI LAPO PISTELLI
Data: lunedì 29 aprile 2002 9.16
Cari amici,
negli ultimi giorni, ho
ricevuto da diverse parti richieste di chiarimenti su una e-mail che circola da
tempo, relativa al trattamento dei parlamentari.
Provvedo, con modalità da lettera
circolare, mescolando destinatari diversi, a fornire dettagliate spiegazioni.
E'
noto che i parlamentari italiani godono di un trattamento economico ricco e di
notevoli benefici per l'esercizio del loro mandato, ma molte delle informazioni
contenute nella e-mail che sollecita una reazione popolare contro questo
trattamento sono inesatte o false.
Andiamo con ordine.
1)
la voce "stipendio" con oltre 37.000.000 non so a cosa si
riferisca. Il dato non esiste.
2)
La voce "stipendio base" di circa 19.000.000 è corretta.
Ovviamente sono lordi: l'indennità di un deputato o senatore italiano, che si
legge alla fine della busta paga, dopo le trattenute fiscali, e che entra
materialmente in tasca è di circa 8.500.000. E' questo lo stipendio vero, sul
quale si può discutere quanto si vuole, senza bisogno di aggiungere
interpretazioni o cattive informazioni.
3)
La voce "portaborse" riporta una cifra corretta ma una
spiegazione offensiva. Il Parlamento eroga una cifra mensile che il parlamentare
impiega per il pagamento delle spese di ufficio (affitto di una sede nel
collegio, telefono, stipendio per la segretaria, stipendio per l'autista - per
chi sceglie di farsi accompagnare -, per l'ufficio stampa ecc.). Per non parlare
delle richieste di contributo per manifestazioni, per l'affitto di sedi di
partito, per coppe e trofei donate nelle gare dilettantistiche ecc. ecc. Non
conosco un solo deputato, negli ultimi sei anni, che paghi parenti o familiari
(altro che "generalmente") e trovo offensivo che chi lavora con un
dirigente d'azienda o con un quadro del pubblico impiego si chiami segretaria o
funzionario, mentre quelli che collaborano con un eletto diventano
automaticamente "portaborse". Nel caso di molti colleghi, me incluso,
la voce portaborse non copre le spese effettivamente sostenute.
4)
La voce "rimborso spese d'affitto per circa 5.000.000" è vera
ma fuorviante. La cifra è ciò che, in genere, chiamiamo "diaria" ed
è variabile secondo la distanza di residenza del deputato da Roma e secondo la
presenza alle sedute di Montecitorio. La cifra riportata è quella che vale per
la distanza massima e per la totalità delle presenze. Nel caso un parlamentare
non partecipi ad almeno il 30% delle votazioni di una seduta, subisce un
prelievo di 400.000 ad assenza. Posso assicurare che, causa le molte riunioni in
contemporanea, capita assai di frequente. Analogamente, la parte fissa, legata
al luogo di residenza è dipendente dalla distanza: la mia è di 250.000 lire.
La cifra finale effettiva è dunque ben diversa.
5)
Telefono cellulare gratis. Falso. Non solo un deputato si paga il
telefono, ma credo si possa immaginare il tipo di bolletta. Per quanto riguarda
il telefono fisso, la Camera - a differenza di un ufficio pubblico o privato -
fornisce un codice ed un plafond limitato di scatti per ogni deputato che
telefoni dai suoi uffici e - terminati gli scatti concessi - permette ai
deputati di comprare un nuovo quantitativo. Periodicamente, il deputato riceve
la strisciata delle sue telefonate e della scheda residua.
6)
Tessera teatro, autobus, metropolitana gratis. Falso
7)
Tessera cinema gratis. Vero, ma non è un privilegio del deputato quanto
un omaggio che l'Agis fa ai deputati come a qualche altro migliaio di persone
presenti nei suoi indirizzari. Analogo è il trattamento della Lega Calcio per
l'accesso agli stadi. Nella mia esperienza, senza indurre certamente
compassione, non sono mai andato tanto poco al cinema e allo stadio come da
quando sono stato eletto parlamentare.
8)
Francobolli gratis. Falso. Un deputato ne compra tanti e li paga come
tutti.
9)
Viaggi aerei nazionali, tessera autostrade e tessera Fs. Vero e
perfettamente comprensibile, dal mio punto di vista. La Costituzione dice che i
deputati rappresentano la nazione senza vincolo di mandato, ed io so che negli
ultimi 6 anni, ho avuto una media di 100, 120 incontri pubblici all'anno da
Varese a Enna, dall'incontro con i pescatori a quello con i lavoratori delle
dogane. Avete mai visto un dirigente che la propria azienda invia in giro per il
Paese dicendogli "pagati il viaggio!" Suvvia!
10)Piscine e palestre gratis. Falso
11)Aereo di stato e ambasciate
gratis. La voce in questione è tipica dell'intento dell'e-mail. Cosa è
un'ambasciata gratis ? E' forse un night che si affitta per le feste di
compleanno ? E un aereo di stato ? Parliamoci chiaro. L'Italia ha una flotta di
cinque o sei aerei di stato che sono assegnati al Presidente del Consiglio, al
Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e ai membri del governo
quando si recano all'estero per visite ufficiali. Quasi sempre, l'aereo di stato
è obbligatorio per queste personalità per motivi di sicurezza (è sotto
l'egida dell'aereonautica militare); altrimenti viene richiesto per poter
partecipare in tempo a vertici o roba del genere. Nella mia vita, l'ho
utilizzato quattro volte, due accompagnando il presidente Violante in visita
ufficiale in Lituania e in Germania, una il Presidente del Consiglio D'Alema,
una per una missione dell'Osce in Kosovo. L'ambasciata è la proiezione estera
del nostro Paese, la sua sede di rappresentanza ed interviene, per dovere
d'ufficio, in sostegno ed appoggio delle visite ufficiali. A meno di non pensare
che gli ambasciatori siano quelli dei Ferrero Rocher. Che vuol dire allora
"gratis"?
12) Cliniche gratis. Falso
13)Assicurazione infortuni e morte
gratis. Falso. La Camera obbliga i deputati a sottoscrivere una polizza
convenzionata che costa oltre un milione al mese (e che si spera di non dover
utilizzare.).
14) Auto blu con autista. Falso. Vero
solo per le summenzionate autorità istituzionali e non per i parlamentari
semplici. Chi li conosce sa che girano con l'auto propria, con l'amico, con il
taxi, con il treno ecc.
15)Ristorante gratis. Falso. Il
ristorante della Camera dove si mangia nella pausa pranzo è a pagamento.
Aggiungo, senza che mi sia richiesto,
che la Camera offre corsi di lingua e di computer ai deputati. La ritengo una
cosa utile e giusta per qualificare meglio la nostra funzione.
Infine, la pensione e il trattamento
di fine rapporto seguono le medesime regole degli altri settori del mondo del
lavoro. Il Tfr è equivalente ad una mensilità su base annua; la pensione si
riscuote (dopo la riforma che abbiamo deliberato) a 65 anni e sulla base dei
contributi effettivamente versati (oltre 1.500.000 al mese).
La Camera non ha votato recentemente
alcunchè e meno che mai lo ha fatto in modo camuffato. Gli aumenti, quando sono
avvenuti, entrano automaticamente in vigore poiché agganciati agli stipendi dei
magistrati, come da legge.
Per concludere. Essere deputato offre
dei privilegi. Non c'è dubbio. Ma voglio essere sincero: se la politica godesse
di stima, nessuno si porrebbe il problema delle condizioni economiche in cui
avviene tale funzione, così come - viceversa - la maggioranza degli italiani
non si scandalizza degli ingaggi sportivi, dei trattamenti nel mondo dello
spettacolo, delle parcelle di alcune professioni liberali. Li considera giusti
poiché probabilmente li ritiene adeguati alla considerazione che ha nei loro
confronti.
Tante volte, per fare una
riprova, chiedo ai cittadini quanto pagherebbero un sindaco che amministra
500.000 abitanti. Se il sindaco non è stimato, non c'è mai limite al ribasso;
se il sindaco è stimato, l'interlocutore non solo non si scandalizza ma trova
giusto che egli percepisca una dozzina di milioni al mese, per le responsabilità
che esercita e per la fatica quotidiana. E' banale ma è tutto qui.
Grazie dell'attenzione e
dell'amicizia
Lapo Pistelli