Diritti dei bambini

Tutti i bambini sono titolari degli stessi diritti, ma per molti di essi la negazione dei diritti è la vera norma di vita. Il rispetto dei diritti di ogni bambino, solennemente sancito dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (1989), è la base irrinunciabile di ogni intervento dell’UNICEF volto a migliorare le condizioni di vita e di sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia umana ed è il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro – individui, famiglie, associazioni, governi – che si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro.

Approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea Generale dell’ONU e ratificata da 191 Stati (con la sola eccezione di Somalia e Stati Uniti) la Convenzione ha profondamente innovato il panorama internazionale dei diritti umani, affiancandosi agli altri storici trattati concepiti a tutela dell’individuo, come la Convenzione per l’eliminazione delle discriminazioni contro la donna (1979) o i Patti sui diritti umani del 1966.

I principi fondanti della Convenzione - diritto alla sopravvivenza, ascolto, non discriminazione, superiore interesse del bambino - e quelli più generali della tutela dei diritti umani (universalità, indivisibilità e interdipendenza dei diritti dell’individuo) ispirano l’intero approccio dell’UNICEF. Oggi è lecito affermare che i programmi di cooperazione promossi dall’UNICEF hanno come ultima finalità la piena affermazione dei diritti dei bambini e delle donne, e non soltanto la realizzazione di progetti di sviluppo.