L'Ariana

Se cercherete in altri siti, troverete di sicuro che l'Ariana è una caratteristica struttura alberghiera con stanze, bar e ristorante, o, se capitate il sito piu' informato, vi diranno che e' uno scoglio a pelo d'acqua (che ci fa fare grasse risate quando i miliardari ci schiantano sopra gli yacht...=P). Io invece voglio parlarvi di un posto speciale nel cuore di tutti coloro che riescono a carpirne la sottile essenza, e dato che non sono un granchè a scrivere testi di tale profondità vi lascio alle parole di uno che di queste cose ne capisce... Silenzio in sala, parola a Giacomo Mazzocchi:

La malia dell'Ariana

Lo chiamano “Mal dell’Ariana” e colpisce solo alcuni dei visitatori che sbarcano a Salina, nel Tirreno Meridionale, non lontano da Capo Milazzo. E’ una sorta di malia paragonabile al “Mal d’Africa”, un qualcosa che s’insinua lentamente, ma inesorabilmente, nelle vene per non lasciarti più. Per essere aggrediti da questo “male” bisogna essere sensibili, sensuali, romantici: occorre struggersi davanti alla bellezza pura, saper godere silenziosamente della contemplazione del perpetuo scorrere del mare che a Rinella di Salina è color indaco, con sullo sfondo le coste siciliane sormontate dalle vette dell’Etna e più a destra e a sinistra le bruno-rossastre scogliere e faraglioni di Lipari, Vulcano, Filicudi ed Alicudi: quindi non il nevrotico e rumoroso scorrere del tecnologico mondo che abbiamo lasciato nelle nostre città, ma il placido andare di una vita a dimensione uomo e donna. E’ solo dalla fusione fra natura autentica e comfort non violento che nasce l’incanto. Ed allora: Natura sì nel senso che dalla portafinestra del patio della vostra stanza non dovete fare più di dieci metri per tuffarvi nel mare più blu, più terso e anche più dolcemente caldo e profumato che si conosca in tutto il mediterraneo. Ed ancora natura sì perchè dovunque il vostro sguardo corra incontra solo blu marino incontaminato, immacolati scorci di altre isole vulcaniche, oppure incontra il verde delle pendici delle due montagne che formano Salina, la Didyme degli antichi greci, l’isola dalle montagne gemelle. Ma l’Ariana è anche l’albergo-ristorante che in quel di Rinella di Salina è all’origine della malia di cui vi stiamo parlando. Mal dell’Ariana è dunque trascorrere una vacanza blu-marino e verde-bosco, anche breve, ma indimenticabile ed intensa e ritrovarsi all’imbrunire, al vespro, stanchi, accaldati, felici, con tutti i sensi stimolati, sulla terrazza dell’Ariana, davanti ad una tavola imbandita in maniera raffinata, a gustare ogni prelibatezza, accompagnata dai vini più appropriati, mentre davanti a voi un enorme sole arancione tramonta dietro Filicudi e un’altrettanto enorme luna gialla si alza dietro Vulcano. Ed allora, se al vostro fianco è seduta la persona giusta, il richiamo del bello e della natura sarà così prepotente e violento che al mondo non rimarrete che voi due. I ragazzi dello staff dell’Ariana si trasformeranno in violinisti tzigani e l’Ariana e Rinella saranno il vostro esclusivo universo; tutto il resto sarà lontano, stupido, inutile. E l’incanto non finirà con la cena. Resterà con voi per tutto il tempo del vostro soggiorno. Vi accompagnerà anche dopo, al ritorno alla civiltà, riscaldandovi nei lunghi e tetri inverni che ineluttabilmente seguiranno; una fiamma che non vi lascerà mai e che vi richiamerà sempre quaggiù all’Ariana, a Rinella di Salina.