domenica 19 febbraio 2006 19.57.59

 

 

 

Nevicata storica del 26 e 27 gennaio 2006

27 gennaio 2006 - Barlassina sotto mezzo metro di neve

La notte si susseguono nuclei di precipitazioni prevalentemente moderate od a tratti anche forti, provenienti da sud. Il manto al suolo lievita al ritmo di 2cm all'ora ed alle ore 7 del mattino si hanno nuovi 14cm. Per via della compressione, dato il continuo rialzo termico (temperatura risalita fino a -1°), il totale è leggermente inferiore alla somma dei due accumuli fin qui rilevati e si assesta a 28cm, destinato a subire nuovi importanti contributi nel corso della giornata. E' una neve da sogno per gli amanti di questo fenomeno, un episodio che i più giovani non avevano mai avuto la possibilità di vivere negli anni recenti se non nel già citato episodio del dicembre 1996, quando allora si contarono tra 30 e 40cm di neve in pianura. Al momento gli accumuli sono inferiori a quell'episodio di nove inverni prima, ma stanti le previsioni è più che ragionevole ipotizzare che quella nevicata passerà in second'ordine se paragonata a quella in atto che ancora tanto aveva da dare. E' una neve da sogno per gli amanti, ma è una neve assai disagevole per chi deve recarsi al lavoro o per chi contro la neve deve lavorarci. Siamo di fronte ad un episodio veramente eccezionale, che non si verificava da moltissimi anni, e sebbene preannunciata in tempo (avvisi anche della Protezione Civile ai comuni) i servizi di sgombero neve si trovano davvero in difficoltà perchè la neve cade imperterrita con un'intensità veramente straordinaria e soprattutto persistente. Non ci sono pause nelle precipitazioni o, volendo essere pignoli, l'unica "tregua" è costituita dalle dimensioni dei fiocchi che a brevi periodi si stringono ma sono sempre fitti, molti fitti, e col suolo gelato e le temperature ancora negative è un niente continuare ad accumulare centimetri su centimetri. E comunque si tratta di brevi periodi, la neve cade prevalentemente forte e gli spazzaneve faticano a reggere il ritmo.

In strada gli automobilisti si imbattono in notevoli difficoltà, la circolazione è molto rallentata e mantenere in corsia le auto è una vera impresa. Anche per le aziende i danni non sono da sottovalutare: molti i lavoratori che impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro sono rimasti a casa, e tanti altri che raggiunte le proprie postazioni si sono trovati a dover rimuovere la neve dai propri cancelli e dai propri piazzali onde permettere ai camion di entrarvi per gli abituali carichi-scarichi.

Ed intanto la nevicata prosegue e, strade a parte dove la neve viene continuamente rimossa, altrove è quasi spaventoso vedere con che rapidità la coltre nevosa continua a salire. Anche a Milano città non smette di nevicare, nonostante la temperatura sia risalita oltre lo zero, ed al suolo si contano una trentina di centimetri a metà mattina.

Gli aggiornamenti in nowcasting dalla Brianza sono piuttosto uniformi sia per quanto riguarda gli accumuli che viaggiano di pari passo, sia per quanto riguarda l'andamento termico. La temperatura risale sopra lo zero verso metà mattinata ma solamente di qualche decimo, bene o male si rimane intorno al mezzo grado positivo e la neve continua ad attaccare in maniera consistente proseguendo la sua media di 2cm orari.

Nel pomeriggio la situazione non cambia: ancora neve molto intensa. A Barlassina in diversi punti del paese i camion rimangono bloccati in mezzo alla strada, impossibilitati a muoversi per via del suolo ghiacciato. In particolare un autoarticolato rimane bloccato nei pressi del passaggio a livello della linea ferroviaria Milano-Como (probabilmente incapace di ripartire dopo essersi fermato alla chiusura del passaggio a livello) e crea una lunghissima coda di diverse centinaia di metri dietro sè. Interviene addirittura una camionetta di volontari della Protezione Civile per dare una mano durante la situazione d'emergenza. Le strade principali sono libere dalla coltre di neve anche se transitabili con le catene; le vie secondarie invece presentano qualche centimetro di neve. Situazione difficile invece per i pedoni, molti marciapiedi presentano ancora intatti i 40 e passa centimetri caduti fino a quel momento, altri sono stati liberati quel tanto da creare un passaggio per consentire alla gente di camminarci ma il ritmo della nevicata è incalzante ed i vialetti liberati si riempiono facilmente e velocemente di nuova neve, non è raro infatti vedere gente camminare in mezzo alla strada dove ovviamente i piedi affondano meno nello strato di neve.

Alle 16:30 nevica ancora copiosamente, la temperatura è ricalata a +0.1° dopo una massima di +0.4° e le misurazioni ufficiali e parziali parlano di 33cm dalla mezzanotte e 44cm di manto totale, ma in molti punti si sfiora il mezzo metro!

Cala il buio, ed il paesaggio si accende di magia. Lo sfondo del cielo rosso, il paese che nonostante la sera sembra illuminato a giorno grazie alla neve, i fiocchi che cadono ancora insistentemente, le strade con ancora altri 5-7cm accumulati, e sotto di essi un altrettanto spesso strato di ghiaccio, inattaccabile ormai persino per le lame degli spazzaneve. Fa impressione vedere i tetti letteralmente sommersi di neve, i giardini sono stracolmi cosiccome i vialetti degli stessi, praticamente inaccessibili. Gli alberi sono messi a dura prova questa volta, da molto non erano cosi carichi di neve e molti rami si spezzano sotto il suo peso. Il silenzio regna quasi incontrastato in paese, rotto solamente nella strada principale che collega Milano a Como intasata di auto di gente che torna dal lavoro, e nelle vie interne da qualche temerario che si aggira lentamente in procinto di rientrare a casa. Nei quartieri più distanti dal centro si sentono le urla dei ragazzi che si divertono a scendere dalle vie collinari di Barlassina con gli slittini, urla che rimbombano con il loro eco nel paesaggio ovattato; nel silenzio della neve si possono persino sentire le persone parlare tra di loro nonostante si trovino a decine, centinaia di metri di distanza. Ed il rumore dei badili, che smuovono la neve accumulata dagli spazzaneve da davanti i cancelli delle abitazioni. Mamme e papà che trasportano i propri bimbi in giro per il paese sopra agli slittini, ed ancora automobilisti senza catene che rimangono intrappolati su di una lastra di ghiaccio e dietro di sè altri automobilisti pronti a prestare soccorso. Questa è Barlassina il 27 gennaio 2006, sotto mezzo metro di neve!

Dal tardo pomeriggio l'intensità della nevicata, cosi insistente durante tutto il corso del giorno, comincia a diminuire. Fiocchi ancora fitti ma a tratti più fini, a tratti riprendono a cadere più grossi, imbiancano ancora... a tratti i fiocchi diventano granuli di ghiaccio, graupel, poi tornano fiocchi medi e poi ancora più fini. Si va verso la fine di una giornata epica, indimenticabile per tutti e sotto tutti i punti di vista: a chi la neve non la ama per i disagi provocati, a chi la neve non desta ne emozioni ne problemi ma semplicemente per aver visto o rivisto qualcosa a cui non si era più abituati, e soprattutto a chi la neve la ama ed aspetta un anno intero, passando dalla comunque ben accetta primavera alla quasi odiata estate, nella speranza di passare presto all'autunno che regala i primi cenni dell'avvicinamento all'inverno, fino al compimento di un anno di attese, la NEVE, tanta, tantissima, proprio come capitato in questi due giorni che sono stati un vero e proprio coronamento di un sogno, un inseguimento giunto al termine premiato nel migliore dei modi.

Ultimi fiocchi in tarda serata, oramai le precipitazioni sono deboli e si intuisce che la neve sta divenendo bagnata ma la soddisfazione è stata tantissima e le emozioni ancora di più.

Alla fine i due giorni vantano un episodio nevoso davvero rilevante, il più intenso degli ultimi venti anni, a testimoniare l'eccezionalità di quanto successo. Diciotto centimetri il 26 gennaio, seguiti da altri 40 centimetri il 27 gennaio, per un totale di 58 centimetri, anche se poi la compressione li ha limitati a variabili tra 45 e 48 centimetri su superfici piane, con punti anche oltre il mezzo metro come nel prato attorno l'osservatorio di Barlassina dove sono stati misurati 52-53 centimetri, e persino 57-58 centimetri laddove persistevano alcuni centimetri dalla nevicata di fine dicembre.

 

 

dal 14 marzo 2004

Clicca qui per accedere alla terza parte del reportage