domenica 01 aprile 2007 12.37.13
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Le nevicate del 19-20 e 21 febbraio 2004 Il pomeriggio del 20 febbraio prosegue con cieli coperti e deboli pioviggini anche se nel pomeriggio, seppur in presenza di precipitazioni molto deboli e temperatura di +1,3° si potevano ancora scorgere piccoli fiocchetti cadere. Il nord Italia è in attesa di un nuovo peggioramento. La rotazione oraria dell'asse dell'anticiclone presente sul nord Europa, spinge lo stesso in direzione dell'Europa orientale; nel contempo la depressione responsabile delle nevicate sul nordovest d'Italia si sposta verso ovest andando ad inglobarsi all'interno di una nuova depressione formatasi in prossimità della penisola Iberica. L'azione congiunta delle due figure bariche provoca un richiamo di aria caldo-umida da sudest (scirocco) e di conseguenza il nuovo peggioramento, con attese nuove nevicate abbondanti laddove il debole cuscinetto formatosi in pianura Padana resisterà più tenacemente. La carta a 500hPa è molto eloquente: rotazione dell'alta pressione sull'Europa orientale, depressione sulla penisola Iberica e richiamo di intense correnti sciroccali Al nord resiste un debole cuscinetto freddo, ed unito alle correnti calde da sudest che affluiscono sopra, è determinante per le nevicate che interesseranno la Lombadia tra la notte e la mattinata di sabato 21 febbraio. Da notare anche l'intensissimo richiamo caldo che interessa il sud e soprattutto la Sardegna, con isoterme da tarda primavera-inizio estate Intorno alla mezzanotte la temperatura subisce un temporaneo aumento da +1,0 a +1,4° e si intensificano le precipitazioni, che ora diventano di neve mista anche se con gran prevalenza di pioggia. Le piogge durano però poco: un richiamo freddo al suolo consente alle temperature di scendere nuovamente fino al valore minimo di +0,0° ed in un paio d'ore i fenomeni diventano nuovamente nevosi. Le correnti di scirocco in atto favoriscono un'intensità dei fenomeni davvero notevole; i fiocchi si presentano in prevalenza di dimensioni medio-piccole e solo a tratti più grandi, ma scendono veramente molto molto fitti. Alle ore 7:30 al suolo sono già accumulati 6cm di neve fresca, e considerando che l'inizio delle precipitazioni di neve si possono attestare tra la una e le 2 di notte e che le dimensioni dei fiocchi non sono mai state esagerate, sono un buon quantitativo! Sono le ore 7:20 circa di sabato 21 febbraio: nevica intensamente e l'accumulo al suolo è di 14cm, lo stesso del giorno precedente, anche se l'accumulo nuovo è di 6cm. Il fenomeno compressione ha limitato gli accumuli totali. Dalla tettoia si può notare lo spessore massimo e l'accumulo del nuovo episodio nevoso, sul bordo, dove il giorno precedente la neve era sciolta Altra immagine della nevicata in corso. Anche qui è possibile vedere la coltre nuova (più bianca) sugli accumuli di neve ormai sporca del giorno prima La cappotta di quell'auto mostra anch'essa il confronto tra la neve totale e quella giornaliera di sabato 21 febbraio, liberata appositamente per le misurazioni ufficiali. In evidenza anche la forte intensità dei fenomeni in corso Dietro casa, come si presenta il giardinetto: tutte le superfici sono ben ricoperte da uno spessore di neve che, sembra paradossale dirlo, non si vedeva da tanti anni Immancabile un primo piano per mostrare in modo chiaro il reale spessore raggiunto dalle nevicate di questi giorni: 14cm! Suggestiva immagine dell'osservatorio meteorologico di Barlassina sotto la neve, con lo sfondo degli alberi appesantiti dalla neve; sulla destra si può intravedere la rete anti-grandine dell'orto crollata sotto l'eccessivo peso della neve caduta Questo è un primo piano della rete anti-grandine che ha ceduto al peso della neve: telai e strutture non hanno saputo reggere, un vero disastro! Con l'arrivo della luce del giorno si assiste ad un fenomeno davvero molto particolare e curioso: l'afflusso delle correnti sciroccali trasporta con sè, come di consueto, la sabbia dal deserto del Sahara. Le particelle di sabbia presenti nell'aria ed i fiocchi stessi che cadendo si caricano di queste particelle, offrono una suggestiva colorazione giallo-ocra intenso all'atmosfera, spettacolo davvero inconsueto! Sotto vengono proposti alcuni scatti che ritraggono questo fenomeno davvero spettacolare... Già è possibile intravedere gli intensi riflessi dell'atmosfera sulla neve Un'altra immagine del giardinetto dietro casa sotto queste particolari colorazioni offerte dal richiamo sahariano sulle nostre regioni... ... ancor più visibile in quest'altra immagine scattata in prossimità dell'osservatorio meteo Mister Spalatore di famiglia (mio papà) in azione, per liberare il vialetto di casa Davvero incredibile la colorazione del cielo e dell'atmosfera in generale. Sembra quasi una foto ritoccata ma vi assicuro che la foto ritrae il paesaggio esattamente come si presentava nella realtà! Qui si conclude la carrellata fotografica, con una vista del giardinetto davanti casa e del cortile sullo sfondo, sempre in presenza dell'effetto scirocco. Davvero uno scenario straordinario e surreale! La nevicata prosegue fin verso le ore 10 poi l'aumento delle temperature compie inesorabilmente la trasformazione dapprima in graupel e poco dopo in copiose piogge che si protraggono per tutto il giorno, indebolendosi a pioviggine solo in tarda sera. Termicamente al suolo la pioggia sopraggiunge con valori ancora molto buoni per la neve (a mezzogiorno, con pioggia da ormai due ore, solamente +0,7°C), ma evidentemente in quota i valori sono saliti molto più rapidamente che non al suolo. Alle ore 10, orario di termine nevicata, al suolo sono accumulati nuovi 10cm di neve fresca, ma il totale sempre a causa del fenomeno della compressione non è riuscito a sollevarsi oltre i 14cm del primo mattino. Alcune note di cronaca. Gli eventi nevosi della tre giorni di febbraio 2004, presi singolarmente, sono risultati essere i più abbondanti dopo la famosissima neve di Natale 2000, e per quanto riguarda il solo mese di febbraio bisogna andare a scomodare un paragone eccellente per trovare il terzo mese dell'inverno cosi prolifico sotto il punto di vista nivometrico: solamente il febbraio 1991 ha saputo fare altrettanto!
Per le carte a 500 hPa e ad 850 hPa fonte Wetterzentrale.de
dal 14 marzo 2004 A cura di Marco Burato Osservatorio meteo di Barlassina (MI) - 225 msm
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