domenica 09 febbraio 2014 22.40.53
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Tutti gli episodi di neve dal dicembre 1990 ai giorni nostri La prima nevicata dell'inverno arriva proprio a metà dicembre a causa della rotazione da sudovest verso nordest dell'anticiclone Atlantico e che va a pescare aria artica che si continentalizza nel suo passaggio sull'est europeo. Tale mossa barica richiama anche una goccia molto fredda che scende sul versante adriatico apportando una severa ondata di freddo e neve in particolar modo sulla Puglia ma, grazie ad una leggera disposizione da sudest delle correnti sulla Valpadana, regalando una leggera sbruffata di neve anche in Brianza sottoforma, temporaneamente, di mini-blizzard per via delle sostenute correnti orientali. Al suolo non lascia che un leggero velo sulle superfici più fredde (tetti, prati e marciapiedi meno battuti), ma la consistenza della neve è molto asciutta grazie all'umidità bassa (75%) nonostante la temperatura non eccessivamente bassa (+0.6°). In seno alla circolazione fredda e leggermente umida che ha persistito anche nei giorni successivi, nuovi fiocchi senza pretese ricompaiono il 17 dicembre, ma si tratta davvero di fiocchi molto fini e sparsi e di durata talmente breve che a molti possono essere sfuggiti. Una ghiottissima occasione per una nevicata di gran spessore si presenta nei primissimi giorni del nuovo anno. L'anticiclone, dopo aver stazionato sul Mediterraneo per gli ultimi giorni del 2007 offrendo diversi giorni di bel tempo ed inversioni, decide di puntare in alto verso i paesi baltici. Da ovest si fa strada una forte depressione che non trovando l'ostacolo anticiclonico entra franca nel Mediterraneo; la configurazione è quanto di più favorevole alla neve si possa avere per la pianura Padana, aria fredda continentale da est ed immediato e successivo rientro da sud di correnti miti ed umide di scirocco. Le potenzialità si presentano come di un evento nevoso che, secondo le previsioni, potevano apportare fino anche a 30-40 centimetri di neve in pianura ma qualcosa non va come si pensava. La formazione di un minimo orografico secondario sul basso Piemonte richiama una corrente da nord che agisce da effetto favonico e causando un aumento della temperatura ed una diminuzione dell'umidità, impedendo alle precipitazioni (comunque nevose) di acquisire una buona intensità e soprattutto continuità. Il giorno 2 gennaio è di nevicate pre-frontali con temperature positive (sui +2°) e senza accumuli. Nevicate che cessano nel corso del pomeriggio e riprendono temporaneamente nelle prime ore della notte sul 3 gennaio; l'invigorimento avviene alle prime luci del giorno e per chi ha seguito le previsioni ed aspetta la gran nevicata sembra l'inizio di un sogno che si sta per avverare. Anche la temperatura gira in negativo (-0.3° a Barlassina), ma già dal mattino si comincia a capire che le cose non vanno come da previsione; i fenomeni nevosi indeboliscono anche nettamente e rinvigoriscono ad intermittenza per tutto il giorno e la temperatura dai -0.3 risale fino a +0.7° nel pomeriggio. Durante la notte la temperatura risale fino a +0.8° ed interviene pure la pioggia, poi all'alba si scende nuovamente con la temperatura e riprende a nevicare ma sempre mantenendo l'intermittenza. Neve che prosegue, anche mista, fino al tardo mattino, poi gira definitivamente in pioggia. L'intero episodio di neve accumula 5.5 centimetri, ma nella parte attorno a Milano est arriva fino a 15-20 centimetri. Due scatti della nevicata "mancata" del 3-4 gennaio 2008: la sera del 3 gennaio e la mattinata del 4 gennaio Dati nevicata 03-04 gennaio 2008
Per la neve, l'ultima sua apparizione nello sfortunato inverno 2007-08, bisogna aspettare addirittura Pasqua, una Pasqua insolitamente anticipata e che ci porta la neve di primavera. Con una magnifica e spettacolare discesa del Vortice Polare in sede mediterranea, con ovviamente annessa aria fredda, il tempo peggiora in particolar modo per le alte pianure e pedemontane centro-est lombarde. Le piogge sopraggiungono nella notte sul 23 marzo, e l'aria fredda presente in quota viene riversata al suolo dalle precipitazioni provocando un calo termico (fin verso +1° dai +4° iniziali). Il calo termico è favorito anche da una colonna d'aria secca grazie al vento da nord che è spirato il giorno precedente. La neve, sottoforma di mista, comincia a cadere dalle 7 circa del mattino con temperatura sui +2.5°. La temperatura continua a calare ed alla neve si aggiunge anche il graupel che tende ad imbiancare lentamente e, successivamente, la neve tonda che imbianca velocemente i prati. Temperatura scesa fino a +1°. Neve che poi ritorna mista nella seconda parte della mattinata prima di ritramutarsi in pioggia e cessare completamente entro le 11. Nevicata di chiaro stampo altimetrico e decisamente spettacolare appena si sale di quota (fino a 20-25 centimetri tra i 700 e 900 metri di quota) Particolare di accumulo di neve tonda sui rami di un abete e giardino in fase di imbiancamento durante il rovescio di neve pallottolare Asso in veste invernale il 23 marzo: curvone sulla strada che sale al Pian del Tivano e muro di neve Dopo due anni di latitanza, torna un signor inverno in Lombardia che se dal punto di vista termico non ha presentato particolari scostamenti dalle medie, sotto il profilo neve si è trattato di un trimestre davvero entusiasmante, secondo solo al fantastico 2005-06 nel periodo da che parte il resoconto di MeteoBarlassina (inverno 1990-91). Si parte presto. La prima neve arriva il 24 novembre a seguito di una discesa di aria artica marittima che ha apportato tre giornate di fhön dapprima mite e gradualmente più fresco. In seno alla circolazione stessa da nord scende un fronte con entrata più occidentale; centro-est Lombardia favorita, ma la neve cade un pò su tutta la regione grazie anche alla colonna d'aria secca regalata dal favonio dei giorni precedenti. Neve tra la notte e la mattinata del 24 novembre, in prevalenza a carattere debole, con temperatura iniziale di +2° ma già in grado di attaccare al suolo. Si cala facilmente fin verso lo zero ed imbianca tutto depositando 4 centimetri di neve, con accumuli maggiori proseguendo verso est. Due scatti alle prime luci del giorno con i 4 centimetri di neve caduti Nuova neve il 28 a causa del riapprofondimento del vortice di bassa pressione nel Mediterraneo; richiamo di scirocco, con debole ma strenue resistenza del cuscinetto freddo in regione. Si tratta di una perturbazione intensa (37.5mm in giornata compresa la neve fusa) ma, come accadde nei giorni 3-4 gennaio 2008, si attiva una corrente inibente di precipitazioni da nord che impedisce alla neve di cadere con intensità regolare e compromettendo il profilo termico. In mattinata arriva anche la pioggia mentre nel milanese ed anche nelle province di Bergamo e Brescia continua a nevicare. Neve che, alternata a sola pioggia, mista o anche a brevi periodi di sola neve, continua fin verso il tardo pomeriggio. A causa del subentrare della pioggia e della consistenza decisamente bagnata della neve, accumulano solo 3 centimetri ma nel milanese i quantitativi sono in alcuni casi anche quadruplicati. Nevicata del 28 novembre in una delle sue fasi migliori tra le 7 e le 8 del mattino Altro peggioramento il primo giorno di dicembre; dopo la nevicata del 28 novembre seguono due giornate di pioggia. L'ennesimo fronte perturbato in entrata da ovest, stavolta coadiuvato da un afflusso freddo in quota, determina un calo termico fino al suolo in concomitanza delle precipitazioni che tra la notte e le prime ore del mattino si presentano fino a moderate. Dai +5° della mezzanotte si cala fin verso i +2.5° e la neve comincia a cadere in mezzo alla pioggia a larghi fiocchi, tornando poi prevalentemente pioggia fin quasi mezzogiorno e ritrasformandosi completamente in neve dopo mezzogiorno quando la temperatura crolla fin verso lo zero (minima del giorno) ed accumulando mezzo centimetro ed imbiancando i prati. Neve che dura fin verso le 13:40 prima di girare mista e successivamente in pioviggine e cessando definitivamente a metà pomeriggio. Seppur di breve durata, nevicata piuttosto intensa, i prati imbiancano bene nonostante il bagnato a terra dovuto alla pioggia precedente Non passa che poco più di una settimana e la neve torna a fare visita. Le condizioni per la neve in pianura sono al limite ma l'intervento di una corrente favonica alle quote medie sistema la colonna d'aria seccandola e ribassando notevolmente i dew-point, condizione che all'avvento delle precipitazioni fungerà da ottimo conduttore di aria fredda dall'alto verso il basso. Il canale perturbativo è ancora quello che scende dal nord Atlantico verso la Francia con formazione di un minimo tra golfo del Leone e Corsica. Altra perturbazione molto intensa (50.4mm il giorno 10 dicembre), con primi fiocchi di neve che cominciano a cadere, misti, in tarda serata del 9 dicembre con +2°. Neve dalla mezzanotte circa con temperatura in calo verso lo zero, ma già dalla nottata assume consistenza molto bagnata ed a tratti mista, con forte rovescio di neve tra le 7:40 e le 8:30 per poi ridiventare mista per buona parte della mattinata con solo rari ed effimeri periodi di sola neve e fin verso metà pomeriggio, prima di girare in pioggia. Accumulo di 5 centimetri, ma in alcune zone attorno a Milano si sono toccati ancora quantitativi attorno o leggermente superiori ai 10 centimetri. Situazione la mattina del 10 dicembre 2008: giardino di casa, e situazione strade a Barlassina e nella vicina Cogliate -MI- (ultime due foto) Fase di bel tempo non freddo pre-natalizia sul Mediterraneo poi rotazione dell'asse anticiclonico verso nordest ed incursione fredda orientale con disposizione delle correnti che piegano a sudest sulla Valpadana con nevicate da est verso ovest e calo termico. Pioggia inizialmente la sera di Natale, in trasformazione dapprima a graupel e successivamente a neve entro la mezzanotte con forti raffiche di vento freddo da est e temperatura in calo da +3° fin quasi allo zero. Cessazione nel corso della nottata. Accumulo di un centimetro (ma fino a 7-8 centimetri sottovento), maggiori verso la pedemontana. Particolari di accumulo da vento Il distaccamento di una seconda goccia fredda sempre in arrivo da est provoca altre deboli fioccate tra la serata e la mattina del 28 e 29 dicembre, senza accumuli quantificabili. La stessa goccia fredda allontanatasi verso nord, si vede costretta ad indietreggiare per l'ostacolo di una cella anticiclonica in discesa dal nord Atlantico. Il peggioramento stavolta provocato è del tipo scorrimento umido sopra aria fredda al suolo, determinato da un minimo a nord delle Alpi ove la goccia fredda viaggia. Nevicate in arrivo dal pomeriggio del giorno 31 con valori inizialmente positivi tendenti a portarsi in serata attorno a -1° con fiocchi che attecchiscono ovunque. Un rovescio più intenso nelle prime ore della notte di Capodanno regala un accumulo finale di 3 centimetri di neve gelata. In foto: rovescio notturno dalla finestra di casa, e situazione in paese nelle primissime ore del mattino di Capodanno La grande nevicata nell'inverno 2008-09 arriva nella giornata dell'Epifania. A seguito della neve di inizio anno, nuova aria fredda di origine artica-continentale penetra nel Mediterraneo andando a rialimentare le condizioni mai completamente risanate dagli eventi di fine anno. Inizia cosi una nevicata in presenza di un cuscinetto freddo padano piuttosto tenace. Primi fiocchi a partire dalla serata del 5 gennaio, ma è dalla nottata successiva che i fenomeni prendono maggior consistenza. Le temperature si presentano ancora una volta negative (attorno a -1°) e con il freddo preesistente al suolo gli accumuli sono facilitati ed immediati. Nevicate moderate in particolar modo tra la mattina ed il primo pomeriggio della giornata dell'Epifania, con quantitativo che raggiunge i 17-18 centimetri nel corso della giornata. Neve che si attenua temporaneamente nella seconda parte del pomeriggio e riprende in serata con intensificazione nella notte sul 7 gennaio ed in particolar modo nella mattinata quando assume carattere moderato-forte grazie anche all'ingrossamento dei fiocchi. Nella giornata del 7 gennaio accumulano altri 15 centimetri portando il totale a 34.5 centimetri anche se compressi al suolo se ne contano circa 30. Nevicata in corso nel primo pomeriggio del giorno 6 gennaio e situazione nel tardo pomeriggio 7 gennaio 2009, neve in corso ed accumulo prossimo ai 30 centimetri Dati nevicata 06-07 gennaio 2009
Anche il giorno 8 gennaio regala qualche fiocco di neve causato da un rientro da est che riassetta la colonna d'aria (ormai compromessa dallo scirocco del giorno precedente) e consentendo alle precipitazioni di presentarsi nuovamente nevose nel pomeriggio, senza accumuli. Ed ancora, peggioramento di stampo nord Atlantico il giorno 19 gennaio con leggera spruzzata di neve, ad iniziale pioggia, tra tardo pomeriggio e primissime ore della notte sul 20; neve bagnatissima che però riesce a lasciare a terra un accumulo compreso tra 0.5 ed 1 centimetro. Peggioramento simile quattro giorni dopo, 23 gennaio, sempre di stampo nord Atlantico e con trasformazione in neve ad iniziale pioggia nella seconda parte del pomeriggio, con alternanza tra neve, neve mista e graupel. Spruzza appena le superfici fredde, accumulo non quantificabile. Accumulo quantificabile, eccome, quello del 2 febbraio, l'ultima bella nevicata dell'inverno 2008-09. Alta pressione che si solleva verso la Scandinavia e lascia entrare da est aria fredda e da ovest una depressione atlantica, la condizione perfetta per una buona nevicata in Valpadana. Primi timidi fiocchi la sera del 31 gennaio, con temperatura attorno a +1.5° in calo nel corso della notte. Neve pre-frontale dal mattino del primo febbraio, tende anche ad imbiancare nei momenti di buona intensità ma poi la radiazione solare, una diminuita intensità dei fenomeni ed il suolo non freddo per le temperature miti dei giorni precedenti, sciolgono il leggero velo accumulatosi. Pausa nel pomeriggio e ripresa verso sera, anche se intermittente (ma imbiancando nei momenti migliori) e con pioviggine inizialmente. Neve forte a partire dalla notte, con fiocchi di grosse dimensioni e fitti, in prosecuzione per tutta la mattinata anche se tendente a diventare gradualmente più bagnata, e divenendo mista dal primo pomeriggio con pioggia da metà pomeriggio in poi. Begli accumuli, Barlassina chiude con 17.5 centimetri tra la sera dell'1 ed il 2 febbraio. Giardino di casa e situazione in paese la mattina del 2 febbraio sotto una quindicina (al momento degli scatti) di centimetri di neve Dati nevicata 01-02 febbraio 2008
* nota bene - gli accumuli indicati sono accumuli totali e non giornalieri, soggetti quindi al fenomeno della compressione in molti casi e di conseguenza non rilevano il vero quantitativo di neve caduta
dal 14 marzo 2004 Clicca qui per accedere alla decima parte del reportage Inverno 1990-91 Inverno 1991-92 Inverno 1992-93 Inverno 1993-94 Inverno 1994-95 Inverno 1995-96 Inverno 1996-97 Inverno 1997-98 Inverno 1998-99 Inverno 1999-00 Inverno 2000-01 Inverno 2001-02 Inverno 2002-03 Inverno 2003-04 Inverno 2004-05 Inverno 2005-06 Inverno 2006-07 Inverno 2007-08 Inverno 2008-09 Inverno 2009-10 Inverno 2010-11 Inverno 2011-12 Inverno 2012-13 Inverno 2013-14
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