domenica 09 febbraio 2014 22.40.21
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Tutti gli episodi di neve dal dicembre 1990 ai giorni nostri Il primo assaggio di neve avviene in data 8 novembre, anche se in maniera blanda. Curiosa invece la dinamica degli eventi che ne ha permesso la sua apparizione. Una goccia fredda in quota punta inizialmente il centro Italia per poi risalire verso Nord andando successivamente a perdersi in Francia. All'iniziale pioggia, con l'arrivo sulle nostre teste del nucleo freddo in risalita dal centro Italia, si sostituisce qualche fiocco fradicio da parabrezza complice anche l'intensità delle precipitazioni che riversano al suolo l'aria fredda presente in quota. Il fenomeno avviene con valori intorno ai +4°. La seconda comparsa avviene esattamente un mese dopo. Un anticiclone dinamico si posiziona sulla Gran Bretagna favorendo la discesa di aria fredda da Nord e rientrante da est. La depressione in quota porta nevicate fino a quote bassissime sul centro-sud Italia poi, con modalità simili all'episodio del mese precedente, la depressione risale verso Nord richiamando correnti di scirocco lungo l'Adriatico. Deboli fiocchi cadono in zona nella mattinata del 9 dicembre (temperatura di 0,9°C) ma si tratta di un fenomeno irrilevante. Nell'hinterland dell'est milanese la neve cade anche con leggeri accumuli. Il 28 dicembre si potevano realizzare le condizioni ottimali per una nevicata da cuscinetto. Si usciva infatti da un'irruzione fredda che aveva portato minime di -8/-9 nei giorni su Natale e la perturbazione in arrivo era di una certa entità. A rovinare il tutto un cuneo anticiclonico sub-tropicale che il giorno precedente al passaggio perturbato fa lievitare le temperature vertiginosamente. Le precipitazioni si presentano inizialmente sottoforma di pioggia e solo all'arrivo del fronte freddo, col calo delle temperature anche in quota, si possono ammirare dei fiocchi di neve. Le temperature si presentavano buone ma la presenza di bolle calde in quota non hanno consentito accumuli rilevanti e solo in alcune zone si sono potuti apprezzare alcuni imbiancamenti. Sud del Ticino svizzero invece con accumuli anche importanti. L'anno nuovo comincia con un episodio di "quasi neve". Un nucleo freddo scende il 2 gennaio dal nord Atlantico ed isola un minimo secondario sul golfo ligure. La massa d'aria in quota è molto fredda, sarebbe potuta essere neve, se non si fosse messa di mezzo un'avvezione calda al suolo che ha impedito alle temperature di scendere a basse quote. Tutto quel che si può ammirare è solo l'ennesimo episodio di neve fradicia da parabrezza con temperature oltre i +3°. Il 9 gennaio arriva una nuova perturbazione. Nei giorni precedenti il cielo si è mantenuto coperto per sollevamento di nebbie e la temperatura si è mantenuta abbastanza bassa. All'arrivo della perturbazione, con valori attorno ai +2°, si intravedono fiocchi di neve insieme alla pioggia ma il peggioramento è di breve durata ed in un paio di ore cessano le precipitazioni, quelle rilevanti, perchè comunque fiocchi sparsi cadranno fino alla mattinata con temperatura in calo fino a +0,8°. Altro piccolo nucleo freddo con formazione di temporanea Genoa Low in data 18 gennaio, con precipitazioni in prevalenza piovose ma con la solita ed immancabile comparsa di gocce nevose a più riprese tra la mattinata ed il primo pomeriggio e temperature tra +2 e +3,5°. In Piemonte invece neve con accumulo. Da citare anche il brevissimo episodio di nevischio (temp. +1° circa) avvenuto il 24 gennaio, in seguito ad un'irruzione d'aria fredda e leggero sovrapponimento di correnti miti che hanno prodotto i maggiori effetti sul centro Italia (neve su Roma). La prima vera neve arriva il 26 gennaio. Il Vortice Polare scende di latitudine fin verso l'Europa centrale ed invia un suo nucleo che passando per la Francia genera un minimo inizialmente previsto sul ligure poi, all'ultimo, posizionatosi più a sud di quanto previsto in precedenza. La situazione temperature era ottimale, si parte da un buonissimo -5,1° ma le precipitazioni si presentano discontinue, seppur a tratti moderate, per tutto il periodo tra la tarda mattinata ed il pomeriggio, accumulando solo a tratti al suolo. Le nevicate prendono vigore nel tardo pomeriggio, momento in cui si accumulano 3 dei 4cm totali dell'evento. In tarda serata, dopo una massima di +0,9° a metà pomeriggio in una fase di temporanea cessazione delle nevicate, si scende a -0,6° quando purtroppo le precipitazioni sono in indebolimento. Fiocchi continueranno a cadere fino alla mattinata successiva ma senza più intaccare l'accumulo registratosi la sera del 26 gennaio. Ecco come si presentava la situazione nella mattinata del 27 gennaio, con circa 3cm di neve al suolo Dati nevicata 26-27 gennaio 2004
La rivincita dell'inverno arriva nella seconda metà del mese di febbraio, con una configurazione che vede scontrarsi aria umida ed aria fredda proprio sul nord Italia. La rotazione di un anticiclone verso l'Europa centrale, che governava sull'Italia, richiama aria fredda dai quadranti orientali generando un minimo tra golfo ligure e del Leone. Il susseguente richiamo sudorientale non caldo favorisce nevicate sulle pianure del NW ed un annesso calo termico. Tra la notte e la mattinata di giovedi 19 febbraio nevica ed accumula 9cm con valori compresi tra +0,1° e +1,4°. Dopo una temporanea fase di pioggia debole nel primo pomeriggio, torna a cadere la neve tra la serata e la mattinata seguente, in modo più deciso tra la tarda sera del 19 e le primissime ore di venerdi 20 febbraio, accumulando 6,5cm (3cm nella sera del 19 e 3,5 nella nottata del 20 febbraio). Situazione a metà pomeriggio di giovedi 19 febbraio nella foto a sinistra; al momento sono in atto deboli precipitazioni di pioviggine o piogge deboli. Al suolo accumulo di 9cm. Nella foto a destra invece raffigurati i 14cm al suolo della mattinata di venerdi 20 febbraio, con ancora in corso deboli nevicate Lo spostamento verso occidente della figura depressionaria e la contemporanea rotazione dell'anticiclone che si porta sull'Europa orientale determina un richiamo di correnti di scirocco a partire dalla serata di venerdi ed una ripresa dei fenomeni, che inizialmente sono a carattere piovoso ma che nella nottata di sabato si ritrasformano in neve, complice un richiamo freddo al suolo che consente alla temperatura di diminuire fino a +0,0°C. Tra le 4 circa e le 10 della mattinata si assiste ad una fittissima nevicata che accumula altri 10cm di neve fresca; il totale però, complice il fenomeno della compressione, si attesta a 14cm totali al suolo. In seguito lo scirocco farà aumentare le temperature e tra la tarda mattinata ed il resto della giornata cadrà copiosa la pioggia che scioglierà in parte il manto nevoso appena caduto. La presenza di sabbia del deserto portata dai venti di scirocco ha contribuito a realizzare uno scenario particolare durante il fenomeno nevoso: i cieli hanno assunto un'intensa colorazione giallo-ocra e la neve al suolo si presentava pure di un coloro bianco-giallognolo. Nella foto sinistra, scattata verso le ore 7:30 di sabato 21 febbraio, si può notare la fitta intensità assunta dalla nevicata. A destra invece la curiosa e particolarissima atmosfera creata dai venti di scirocco che hanno portato assieme alla neve anche la sabbia desertica del Sahara Dati nevicata 19-20 febbraio 2004
Dati nevicata 21 febbraio 2004
Altre due brevi comparse di neve o nevischio, la prima in data 27 febbraio, dovuto all'ingresso prepotente di aria fredda ad opera di un Vortice Polare molto intenso che determina condizioni d'instabilità con leggera caduta di neve nel tardo mattino, senza accumulo; ben diversa sarà la situazione nelle regioni a sud del Po il giorno seguente, con quantitativi di neve davvero impressionanti nell'arco di sole 24 ore. Una situazione analoga porta alcune deboli precipitazioni tra il 6-7 marzo; il calo termico notturno porta con sè un nevischio molto debole e fine a sè stesso. Altra nevicata di spessore tra il 10 e l'11 marzo, stavolta dovuto alla discesa di un nucleo freddo dalla Scandinavia che seguendo il percorso dettatogli dalla rotazione di un'alta pressione dall'Atlantico verso il nord Europa entra sui mari ad ovest dell'Italia generando una depressione sul mar ligure. Nevicata a due fasi, il pomeriggio del 10 marzo accumulano 0,5cm poi l'azione prolungata del fronte caldo innalza le temperature trasformando nuovamente le precipitazioni in pioggia; l'ingresso del fronte freddo nella nottata sull'11 marzo, supportato da una goccia molto fredda in quota, determina il calo termico che consente alla neve di cadere nuovamente fino in pianura, accumulando altri 4cm. Due momenti della mattinata dell'11 marzo 2004; la neve cadeva a fiocchi medio-piccoli ma con intensità moderata ed ha consentito un discreto accumulo su tutte le superfici Dati nevicata 10-11 marzo 2004
Nota: i dati ora inizio, ora fine, temperatura minima, temperatura massima ed accumulo sono suddivisi nei due episodi distinti del 10 ed 11 marzo Possibile ma non testimoniato (si parla per Barlassina) episodio di neve anche nella notte sul 27 marzo; in diverse zone della Brianza si sono visti cadere fiocchi di neve, anche se temporaneamente, con valori attorno ai +3°.
* nota bene - gli accumuli indicati sono accumuli totali e non giornalieri, soggetti quindi al fenomeno della compressione in molti casi e di conseguenza non rilevano il vero quantitativo di neve caduta
dal 14 marzo 2004 Clicca qui per accedere all'ottava parte del reportage Inverno 1990-91 Inverno 1991-92 Inverno 1992-93 Inverno 1993-94 Inverno 1994-95 Inverno 1995-96 Inverno 1996-97 Inverno 1997-98 Inverno 1998-99 Inverno 1999-00 Inverno 2000-01 Inverno 2001-02 Inverno 2002-03 Inverno 2003-04 Inverno 2004-05 Inverno 2005-06 Inverno 2006-07 Inverno 2007-08 Inverno 2008-09 Inverno 2009-10 Inverno 2010-11 Inverno 2011-12 Inverno 2012-13 Inverno 2013-14
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