domenica 09 febbraio 2014 22.41.09
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Tutti gli episodi di neve dal dicembre 1990 ai giorni nostri La stagione invernale 2009-10 si presenta ricchissima di episodi nevosi e con un quantitativo nevoso totale superiore al mezzo metro, risultando poi il terzo inverno più prolifico a partire dal 1990-91 dietro solo al 2005-06 ed al recente 2008-09. Vi è anche da dire che ben 40 dei 57 centimetri complessivi della stagione si sono registrati nell'arco di nemmeno una settimana (quella dal 17 al 23 dicembre 2009) mentre i restanti 18 nel resto della stagione. Si parte subito col botto! Fiocchini sparsi lunedi 14 dicembre 2009 rappresentano un piccolissimo antipasto di quel che si prospetta per i giorni a venire. Questo episodio rasenta solo il primo di una lunga serie che caratterizzeranno l'andamento medio della stagione, contrassegnata da una costante che predilige minimi bassi per le alte pianure lombarde. Un secondo episodio, stavolta con minimo in posizione migliore e con quel leggero richiamo umido sudoccidentale che mancava il 14 dicembre, regala la prima fioccata con accumulo a Barlassina; è la notte sul 17 dicembre, si accumulano 0.5cm con temperatura tra -1 e -1.5°C. Siamo a venerdi 18 dicembre, la configurazione fredda che ha regalato i primi due deboli episodi evolve in una bella rodanata che nella notte tra il 18 ed il 19 dicembre esalta soprattutto le regioni centro-settentrionali ed in particolare la Toscana, che viene colpita da nevicate molto estese a livello regionale ed in alcuni casi con accumuli piuttosto importanti (fino a 20cm nel pratese, neve a Firenze) e l'Emilia-Romagna (accumuli compresi tra 20 e 30cm!). Barlassina, nel suo piccolo, viene colpita da una nevicata di moderata intensità tra il tardo pomeriggio e le primissime ore della nottata ma caduta con una temperatura di ben tre gradi al di sotto dello zero. Accumulo pari a 3.5cm. Due immagini della nevicata tra il 18 dicembre sera (a sinistra) ed il 19 mattina Il 19 ed il 20 dicembre sono due giornate gelide, con temperature massime abbondantemente negative su tutta la regione (fino a 5-7 gradi sotto lo zero!) e con numerosi episodi di galaverna, anche con accumuli fin insolitamente sulle alte pianure. Il cuscino gelido formatosi in pianura è la base su cui avviene la fantastica nevicata a cavallo tra il pomeriggio di lunedi 21 e la notte su martedi 22 dicembre! Una forte libecciata regala abbondantissime nevicate su tutta la pianura lombarda; stavolta le zone più colpite sono quelle più a nord, tra le quali risulta la Brianza! Barlassina registra un accumulo di ben 32cm, suddivisi in 27cm entro la mezzanotte e 5cm nelle restanti ore della notte con fenomeni in attenuazione rispetto al pomeriggio quando cadevano con intensità notevole (fin sui 4-5cm/ora). Il tutto con valori termici assurdamente gelidi e compresi tra i -3° di inizio fenomeni e fino a -5° in serata per poi risalire a -4° nel corso della serata e della nottata. Temperature cosi fredde nel corso di un episodio nevoso mancavano addirittura dall'intensissima ondata fredda di fine dicembre 1996! Alcuni scatti eseguiti tra il tardo pomeriggio e la sera di lunedi 21 dicembre nel corso dell'intensa nevicata Barlassina la mattina seguente abbondantemente innevata Dati nevicata 21-22 dicembre 2009
Un secondo fronte perturbato molto attivo si presenta sulle medesime regioni tra il pomeriggio e la notte sul 23 dicembre; nonostante le temperature al suolo, seppur in aumento, si presentino ancora decisamente da neve, il colpo subìto alle quote superiori è stato tale da rendere difficoltosa la caduta di fiocchi di neve fino alle basse quote; nelle basse pianure si manifesta addirittura il fenomeno del gelicidio, la pioggia che congela al suolo. Barlassina riesce invece a rivedere un pò di neve, dopo iniziale pioggia, tra la serata e la nottata, accumulando 4 nuovi centimetri molto umidi e pesanti, come testimonia la foto sotto La nevicata del 22-23 dicembre chiude un periodo eccezionalmente freddo e nevoso e conclude l'anno solare 2009 a 95cm, risultando essere l'anno più nevoso da che esiste l'osservatorio meteorologico di Barlassina (inverno 1990-91). Il nuovo anno, il 2010, si apre con un episodio da minimo basso. E' il 4 gennaio e per Barlassina si parla di soli pochi fiocchi sparsi in mattinata mentre in Emilia le nevicate sono più decise (benchè non abbondanti). Nuovo episodio perturbato a cavallo tra il 6 e l'8 gennaio; i pre-frontali sono da fiocchi misti a graupeln la sera del 6 gennaio, poi gran pioggia a partire dalla sera del 7 gennaio con fiocchi fradici (comunemente chiamati "splatters" per via dell'azione di spappolamento del fiocco fuso sui parabrezza delle auto, specie in corsa), in particolare la mattina di venerdi 8 gennaio con temperature di +2° ed ancora nella seconda metà del pomeriggio, con valori termici in calo da +3.5° fin verso +2.5° e con fiocchi più asciutti e leggeri tentativi di accumuli nel comasco fin verso i 350 metri. Non neve, ma episodio di galaverna con superfici leggermente imbiancate (strade comprese) in data 20 gennaio, con temperatura di -6° e micro-cristalli ghiacciati in caduta dal cielo. Debole episodio di gelicidio notturno e successiva fioccata senza accumulo tra la notte e la mattinata di lunedi 25 gennaio causati dall'avvicinamento da nord di una goccia fredda in quota con blando flusso meridionale; leggeri veli di accumulo sulle superfici più fredde, specie i tetti delle auto rimasti ghiacciati a seguito del gelicidio della notte ma anche in alcuni punti asfaltati. Anche la sera del giorno successivo, martedi 26 gennaio, episodio di neve, a tratti anche moderata, ma con temperatura positive (attorno a +1°) provocato da uno scorrimento umido sopra un flusso freddo orientale; anche in questo caso la lontananza del minimo gioca a sfavore delle alte pianure mentre qualche accumulo più significativo lo si può trovare tra le basse pianure e l'Emilia, anche attorno ai 10cm. Affondo artico sul finire del mese, con deciso split del Vortice Polare sull'Europa centrale e formazione di un temporaneo minimo di pressione all'altezza del golfo Ligure causato dal contrasto sul mare con l'aria fredda in ingresso come da classica rodanata. Episodio di neve moderata tra tardo pomeriggio e sera di venerdi 29 gennaio e temperatura compresa tra +1° ad inizio fenomeni in calo verso lo zero in serata. Accumula 1cm. Nei due giorni a seguire altro importante episodio di neve in Emilia (fino a 20-25cm!).
La spruzzata di neve del 29 gennaio 2010, circa 1cm al suolo ma tutto nuovamente ricoperto Nuova ed imprevista nevicata nella prima settimana di febbraio, non tanto nella modalità ma quanto più negli effetti. Il nord Italia arriva difatti da un'irruzione fredda da nord (la stessa da cui ha avuto luogo la nevicata del 29 gennaio) che ha decisamente seccato la colonna d'aria. Pur con massime in aumento e prossime ai +8/+9°, i dew-point si sono mantenuti bassi a testimonianza di una massa d'aria asciutta. Da ovest arriva un'imponente ed intensa perturbazione e benchè il richiamo mite che precede la depressione abbia smantellato in parte la colonna d'aria sulla verticale della nostra regione, le abbondanti precipitazioni hanno il merito di tirar giù di forza l'aria fredda ancora presente alle medie quote e di portarla fino al suolo, aggiustando la colonna e creando condizioni di omotermìa decisive per la caduta di neve fino in pianura. In particolare tra la seconda parte del mattino ed il pomeriggio del 5 febbraio i fenomeni nevosi assumo carattere di forte intensità con dimensioni spropositate dei fiocchi di neve che raggiungono fino a 5-6cm di diametro. L'accumulo di giornata è pari ad 8cm di neve molto pesante ed umida, accumulatisi in gran parte nel pomeriggio. Solo la temperatura positiva (attorno al mezzo grado positivo nei momenti di neve più intensa) ha limitato gli accumuli che avrebbero potuto essere decisamente più cospicui con temperature più basse anche di un solo grado. Sul tardo pomeriggio la pioggia prenderà il sopravvento e proseguirà intensa fino in tarda serata. Due scatti che ritraggono i momenti di massima intensità dell'episodio del 5 febbraio 2010 Dati nevicata 05 febbraio 2010
Nuova saccatura in entrata da ovest con annesso ennesimo minimo basso per le alte pianure della Lombardia; ne consegue un peggioramento molto debole che spruzza le superfici più fredde tra l'alba e metà mattinata di martedi 9 febbraio con ancora qualche fiocco sporadico tra tarda mattinata e metà pomeriggio, accumulo "simbolico" di 0.2cm. Passano un paio di giorni ed una goccia fredda in discesa dalla Scandinavia entra dalla Valle del Rodano innescando un nuovo debole peggioramento con neve debole o fiocchi sparsi tra l'alba ed il pomeriggio di giovedi 11 febbraio; in serata temporanea trasformazione in pioviggine e di nuovo neve debole in tarda serata e nella notte, anche a tratti debole-moderata con nuova leggera spruzzata su prati, tetti ed auto. Accumuli esigui anche sul resto del nord, cuneese a parte dove si registrano accumuli fino a 20-25cm. L'episodio del 12 febbraio 2010 verrà ricordato come una gran toppata da parte dei principali centri previsionali che annunciavano grandi nevicate sul nord Italia, e soprattutto verrà ricordato come il ritorno in grande stile della neve in maniera diffusa sulla capitale e con accumuli in alcune zone piuttosto interessanti. Febbraio rileva altri due episodi insignificanti di neve mista a pioggia nelle mattinate del 14 e del 16 febbraio, senza ovviamente nessun tipo di accumulo solido. Inverno finito? Non ancora, un nuovo episodio di freddo e neve nel mese di marzo che per molte zone risulterà essere anche il più significativo della stagione invernale. Una massiccia irruzione di aria molto fredda ci presenta i conti inizialmente da nord e successivamente da est pieno! Entrano isoterme decisamente basse per il periodo, fino ad una -10° ad 850hPa per Milano Linate. Nel frattempo, il contrasto provocato dall'aria fredda in ingresso genera un minimo di pressione sulle Baleari in spostamento verso la nostra penisola. Ancora una volta la sua traiettoria rimane bassa per le zone più settentrionali del nord Italia ed a beneficiarne risultano essere ancora le basse pianure lombarde, il basso Veneto e soprattutto l'Emilia che fa gran pienone di neve con accumuli impensabili per il periodo in esame, con la zona di Reggio Emilia colpita ed affondata (accumuli anche superiori ai 40cm alle bassissime quote o in pianura!!). Per Barlassina buona nevicata, con valori negativi, nella nottata tra il 9 ed il 10 marzo quando si accumulano circa 7cm di neve bella soffice; il resto della giornata sarà un'alternanza di neve debole o solo a tratti debole-moderata con accumuli nulli per via delle temperature positive e con ultimi residui rovesci di neve nella notte successiva quando si accumula un nuovo centimetro di neve, portando il totale dell'episodio ad 8cm. Mattinata del 10 marzo 2010 con tutto splendidamente bianco, strade a parte dove evidentemente il calore accumulato nei giorni precedenti è stato eccessivo per garantirne l'accumulo Dati nevicata 09-11 marzo 2010
Inverno 2010-11 che concentra tutti i suoi episodi nevosi ancor prima che l'inverno astronomico abbia inizio. Si parte presto e si termina altrettanto presto. Il primo episodio è in data 26 novembre; alla prima irruzione fredda della stagione segue un fronte in entrata dal Rodano con debole minimo annesso sul ligure. Le deboli nevicate si manifestano nella nottata e prime ore del giorno di venerdi 26 novembre, tendenti a divenire miste alle prime luci del giorno ma in cessazione entro la metà della mattinata. Si accumulano i primi 2cm della stagione. La circolazione depressionaria formatasi sul Mediterraneo genera una risalita di correnti caldo-umide che penetrano in Valpadana regalando ulteriori precipitazioni tra il pomeriggio di sabato 27 e la mattinata di domenica 28, ancora nevose stanti le temperature basse, anche se di poco conto per classica situazione da minimo basso; nevicate che poi lasciano il posto ad una debole pioggia fino al pomeriggio. Accumulato un altro centimetro e mezzo di neve. Prime ore del mattino di domenica 28 novembre 2010 con la spruzzata di neve Anche nei giorni successivi la situazione rimane favorevole a nuovi peggioramenti nevosi; il nord Italia rimane sotto l'influsso di affluenze fredde che si spingono fino in Atlantico generando in contro-risposta la formazione di una nuova depressione in aggancio a quella già presente sul Mediterraneo che la richiama verso l'Italia. Dopo una prima fase di pre-frontali martedi 30 novembre, in nottata i fenomeni nevosi si intensificano, raggiungendo l'apice tra la mattinata ed il pomeriggio di mercoledi 1 dicembre quando si susseguono ad intermittenza rovesci di neve a larghe falde fino al tardo pomeriggio in grado di accumulare 4-5cm. Alcuni momenti della giornata del primo dicembre: alle prime ore del mattino (nelle prime due foto), metà mattinata in uno dei momenti più intensi della nevicata ed ancora nel tardo pomeriggio durante l'ennesimo rovescio Anche nei due giorni successivi, in seno all'instabilità fornita dal continuo afflusso di aria fredda in quota, si generano rovesci nevosi sparsi nella regione che colpiscono di striscio anche Barlassina regalando tuttavia solo fugaci comparse di fiocchi di neve misti senza accumulo. Peggioramento di tutt'altro spessore quello in arrivo nei giorni 5-6 dicembre. Si tratta stavolta di un peggioramento di stampo prettamente atlantico, con entrata di correnti molto miti di libeccio direttamente dal medio oceano. L'afflusso di aria più secca alle medio-alte quote nella giornata di sabato 4 dicembre è determinante per la caduta di neve fino alle bassissime quote. I primi fiocchi da pre-frontali cominciano a cadere nel pomeriggio di domenica 5 dicembre, lasciando al suolo i primi due centimetri entro la mezzanotte poi, nella notte successiva, un nucleo in formazione sulla Brianza e stabile in loco per diverse ore regala continui rovesci di neve a larghe falde che depositano al suolo 6-7cm entro l'alba più un ulteriore centimetro tra metà mattinata e mezzogiorno in seguito ad un nuovo rovescio di neve che fatica però ad attecchire a causa della temperatura in rialzo. Nevicata che va a cessare nel primissimo pomeriggio lasciando il posto ad una fitta pioviggine che ci accompagnerà anche nei giorni successivi. Il totale del peggioramento porta a 9.5cm di neve. Alcune panoramiche scattate nel corso della mattinata di lunedi 6 dicembre 2010 Dati nevicata 05-06 dicembre 2010
Per una nuova nevicata bisogna attendere venerdi 17 dicembre quando una classica rodanata associata ad aria molto fredda genera un minimo sul ligure che regala una stupenda nevicata in particolare tra le alte pianure e le pedemontane con valori termici eccezionalmente bassi e compresi tra i tre ed i cinque gradi sotto lo zero! Tra l'alba e metà pomeriggio su Barlassina scendono 7-8cm di neve sofficissima e gelata... Nei primi due scatti il momento di massima intensità attorno alle ore 13 quando la temperatura tocca anche il picco minimo temporaneo (attorno ai -4.5°C), uno scatto a fenomeni appena terminati con strade in centro paese letteralmente congelate, e la mattinata di sabato 18 dicembre con cielo tersissimo, neve al suolo e gran gelo (minima di -10.7°C) Dati nevicata 17 dicembre 2010
Un nuovo blando richiamo umido apporta deboli fioccate nel pomeriggio-sera di domenica 19 dicembre, lasciando al suolo solamente un velo sulle superfici più fredde grazie alla temperatura scesa nuovamente sottozero nel corso dei fenomeni. Un peggioramento ben più intenso, ma questa volta con colonna termica compromessa, si presenta nella giornata di martedi 21 dicembre. Le precipitazioni, inizialmente piovose, si trasformano dapprima a miste nella tarda mattinata e successivamente in neve nel tardo pomeriggio con l'intensificarsi dei fenomeni, accumulando mezzo centimetro di neve molto umida prima di indebolirsi nuovamente e ritornare neve debole poi mista ed in seguito pioggia. Dopo alcuni giorni di pioggia a cavallo delle festività di Natale, un ingresso freddo nella notte del 25-26 dicembre fa calare le temperature in quota e, complici le precipitazioni ancora presenti per via della circolazione depressionaria non ancora esauritasi ed anzi alimentata dalla nuova discesa di aria fredda, anche al suolo determinando nuovi rovesci di neve tra la mattinata ed il primo pomeriggio. A Barlassina non accumula alcunchè, nonostante alcuni periodi di precipitazioni nevose anche di intensità moderata, a causa della temperatura che non riesce a scendere al di sotto di +1°C. Sul finire di gennaio una goccia fredda in discesa dal nord Europa con traiettoria molto occidentale viene agganciata dalla falla iberica determinando una circolazione depressionaria bassa sul Mediterraneo che nel suo spostamento verso est determina un blando richiamo umido con correnti da sudest appena accennate fino in Valpadana regalando solo sfioccchettate di poco conto e senza alcun accumulo. Dopo una fase di stanca anticiclonica nella prima metà di febbraio con clima freddo di notte ma mite di giorno, l'inverno torna nell'ultima decade di febbraio con avvezioni dai quadranti orientali che abbassano le temperature riportando i valori massimi al di sotto dei +10°. Una goccia fredda in discesa dal nord Atlantico sul finire del mese genera una depressione in sede mediterranea la cui ritornante colpisce marginalmente anche l'alta Lombardia regalando qualche fiocco di neve tra il pomeriggio e la sera-notte del 2 marzo (lo stesso giorno, 30cm a Forlì e Cesena e bella neve su buona parte dell'Emilia-Romagna e S.Marino), ed ancora neve mista a pioggia tra il pomeriggio del 3 marzo e la notte successiva, senza accumuli e con valori sempre positivi.
* nota bene - gli accumuli indicati sono accumuli totali e non giornalieri, soggetti quindi al fenomeno della compressione in molti casi e di conseguenza non rilevano il vero quantitativo di neve caduta
dal 14 marzo 2004 Clicca qui per accedere all'undicesima parte del reportage Inverno 1990-91 Inverno 1991-92 Inverno 1992-93 Inverno 1993-94 Inverno 1994-95 Inverno 1995-96 Inverno 1996-97 Inverno 1997-98 Inverno 1998-99 Inverno 1999-00 Inverno 2000-01 Inverno 2001-02 Inverno 2002-03 Inverno 2003-04 Inverno 2004-05 Inverno 2005-06 Inverno 2006-07 Inverno 2007-08 Inverno 2008-09 Inverno 2009-10 Inverno 2010-11 Inverno 2011-12 Inverno 2012-13 Inverno 2013-14
A cura di Marco Burato Osservatorio meteo di Barlassina (MI) - 225 msm
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