Frecce e lettere sui muri


Sui muri di Milano, nelle zone risparmiate dalle ristrutturazioni del dopoguerra, si possono vedere ancora oggi le scritte "R" che indicavano gli ingresi dei rifugi antiaerei e le frecce accompagnate dalle lettere "US" che indicavano invece le uscite di sicurezza dei rifugi. Le scritte sono molto abbondanti nella zona compresa tra via Archimede, via Piolti De' Bianchi
e corso Indipendenza, ma stanno scomparendo rapidamente.In viale Bligny all'angolo con Porta Lodovica, il palazzo dove si trova il famoso bar Gattullo conserva un corredo di frecce e indicazioni conservate perfettamente.         
    





Un altro segno della guerra segnalato dall'impareggiabile Andrew che mi scrive: "Si tratta dei dischi (ma non i vecchi cari vinili) neri che indicavano gli attacchi per gli idranti alle squadre dei vigili del fuoco. Molti non lo sanno ma risalgono allo stesso periodo delle scritte relative alle uscite di sicurezza. Fu il Comitato Provinciale per la Protezione Antiaerea insieme ai Vigili del Fuoco a richiedere l'apposizione di tali indicazioni per meglio segnalare gli idranti alle squadre di soccorso che avrebbero dovuto utilizzarli dopo (purtroppo) una azione di bombardamento. Purtroppo, come per le scritte U.S. , anche loro stanno sparendo dalle facciate delle case, vuoi per ristrutturazioni vuoi anche grazie agli spray-painters ed è un peccato perchè comunque costituiscono anche loro un patrimonio storico del novecento cittadino (anche se sono associati a tragici eventi). Una curiosità: sono tutti stati realizzati sfondo nero con la I in bianco, ma ne esistono (pardon, esistevano) due in negativo, disco bianco e I nera. Uno è stato eliminato da una ristrutturazione (malgrado un mio tentativo d'intervento con l'amministrazione dello stabile), l'altro, come si dice in Romagna "tiene botta", ma non so ancora per molto. Non mi chiedere il perchè di questa variazione cromatica, non lo so: le disposizioni dicevano disco nero, I bianca. Ma dato che si trova in posizione molto esterna rispetto al centro cittadino, la mia supposizione è che, la squadra addetta alla loro realizzazione non avesse più vernice nera a sufficienza e optarono per un "reverse image". Ciao, Andrea
Ps: il disco nella foto che ti allego è in Via Vasari, ne ho scelto uno fra i meglio conservati.






Questo invece, sempre in negativo, si trova tra via Piolti De' Bianchi e via Archimede


Questa foto si riferisce a un disco bianco ormai eliminato. Come si può notare ve ne sono due: in genere
questa procedura di raddoppio veniva eseguita nei punti dove potevano esserci difficoltà di rapida
individuazione da parte delle squadre di soccorso, spesso a causa di multiple possibilità di transito viario.



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