Mitologia delle costellazioni

 

 

ARIETE - Hermes inviò un ariete dotato di ali e dal pelo dorato per salvare Elle e Frisso, i giovani figli del re di Boezia, che la loro matrigna voleva far sacrificare in cambio di fertilità. Solo Frisso, però, riuscì a salvarsi e quando giunse sulla terra ferma sacrificò l'ariete in onore di Giove.

 

TORO - Il “dongiovanni” Zeus si era ancora una volta invaghito di una fanciulla, Europa, la figlia del re di Fenicia. Un giorno la fanciulla stava giocando sulla spiaggia insieme alle sue ancelle e Zeus decise di trasformarsi in un bel toro bianco. L’animale comparì tra le fanciulle e quando Europa salì sulla sua groppa la condusse sull'isola di Creta. Dopo averle rivelato la sua vera identità, Zeurs disegnò un toro tra le stelle per ricordare, per sempre, questo incontro.

 

GEMELLI - I due gemelli erano i mitici Castore, domatore di cavalli e Polluce, un pugile, inseparabili nella vita ma anche nella morte. Quando durante la lotta contro i figli del re dei Messeni, Castore morì, il fratello chiese a Giove di poterlo seguire nella sorte. Giove decise che i due fratelli sarebbero stati per sempre insieme nella costellazione, appunto, dei Gemelli.

 

CANCRO - Il mito racconta che il granchio, mentre cercava di mordere Ercole che stava lottando contro Idra, il mostro dalle molte teste, venne schiacciato senza pietà dall'eroe. Giunone, però, che in Ercole vedeva il frutto dell'adulterio di suo marito Giove, volle comunque premiare il crostaceo immortalandolo nel cielo

 

LEONE - Nella mitologia è il famigerato Leone di Nemea che terrorizzò gli abitanti e che però fu ucciso da Ercole, nella prima delle sue 12 fatiche. L’animale considerato invincibile fu strangolato, e della sua pelle l’eroe ne fece un mantello

 

VERGINE - La costellazione ritrae una donna alata che stringe nella mano sinistra una spiga di grano. Il mito vuole che Vergine sia Astrea, dea della giustizia il cui compito era quello di esortare gli uomini a non abbandonare la strada della pace. Quando però i rapporti tra uomini e dei si inasprì, degenerando, Astrea scappò in cielo.

 

BILANCIA - Anticamente non era ritenuta una costellazione indipendente, ma una sorta di “prolungamento” dello Scorpione, precisamente, le sue chele. La Bilancia nacque per volontà degli antichi Romani che amarono da subito questa costellazione in quanto si riteneva che Roma fosse stata fondata quando la Luna era in Bilancia

 

SCORPIONE - Orione fu punto da uno scorpione mandatogli da Diana per punirlo della sua vanità, Orione, infatti, si vantava di essere più abile di lei nel cacciare. Fu trasformato dagli dei in costellazione e collocato in posizione totalmente opposta a quella di Orione, per evitare che si scontrassero anche in cielo: una sorta di eterna fuga del cacciatore dal mortale aracnide.

 

SAGITTARIO - La costellazione rappresenta un centauro: combinazione tra un cavallo ed un uomo. Probabilmente in onore del saggio Chitone, un eccellente arciere, al quale la leggenda attribuisce l'invenzione delle costellazioni per permettere agli Argonauti di utilizzare le stelle come riferimento durante il loro viaggio in mare.

 

CAPRICORNO - Il Capricorno ha la testa e le zampe anteriori di capra, mentre la parte posteriore è di pesce. Per i Greci era il dio Pan, personaggio dall'aspetto di un satiro, (inventore del flauto di canne) e che si trasformò in animale per rifugiarsi in un fiume quando il mostro Tefeo attaccò gli dei

 

ACQUARIO - Acquario, gigante muscoloso, fu creato da Zeus, che, stanco e adirato per le scelleratezze compiute dagli uomini, decise di punirli con un diluvio. Così Zeus consegnò ad Acquario un enorme vaso pieno d'acqua da rovesciare sulla Terra.

 

PESCI - Se si osserva la costellazione si notano due pesci come diretti in opposte direzioni e legati per le code da una corda, della quale, ancora, rimane sconosciuto il significato. Secondo il mito sono i due pesci che trassero in salvo Afrodite e suo figlio Eros dalle cento fauci del mostro Teseo

 

BALENA - Questa costellazione, di vaste dimensioni, è associata al terribile mostro marino Ceto ucciso da Perseo. Per rendere mansueto il mostro, il re Cefeo, padre di Andromeda, legò sua figlia ad uno scoglio per farla divorare, ma la terrificante creatura dalle grandi fauci e con il corpo ricoperto di scaglie fu abbattuta da Perseo. 

 

CIGNO - Le leggende riguardo questa costellazione sono diverse, ecco le due principali: una racconta che Zeus si sia travestito da cigno per poter amare, ingannandola, la ninfa Nemesi.Un altro racconto riporta che il cigno è l'amico del defunto Fetonte, figlio del Dio del Sole, ucciso da Zeus per aver bruciato campi e foreste. Il suo miglior amico si tuffò ripetutamente nelle acque del fiume dove il corpo del giovane era caduto, cercando disperatamente di ritrovarlo ma senza riuscirci. Zeus rimase talmente colpito da così tanta devozione da trasformarlo in un cigno e poter continuare la ricerca con più facilità.

 

CHIOMA DI BERENICE - La regina d’Egitto Berenice, preoccupata della sorte del marito Tolomeo, decise, che qualora il consorte fosse tornato sano e salvo avrebbe donato agli dei i suoi lunghi capelli. Quando due anni dopo Tolomeo tornò, la regina mantenne la promessa, ma il giorno dopo la chioma era sparita. L’astronomo di corte spiegò a Tolomeo, furioso per l’accaduto, che Venere aveva posto la chioma di Berenice tra le stelle in onore dell'amore e della devozione della regina per il marito. 

 

CORONA - Arianna, figlia del re di Creta, nonostante avesse aiutato Teseo ad uccidere il Minotauro, fu comunque abbandonata da lui sull'isola di Nasso (da qui “piantare in asso”). Vedendola il dio Dioniso se ne innamorò e come dono di nozze le regalò una corona che lanciò in cielo, e che divenne una corona di stelle

 

DELFINO - Dopo un lungo soggiorno a Taranto, il poeta Arione ottenne lauti ricompensi per aver suonato la sua arpa e recitato le sue dolci poesie. I marinai della nave sulla quale viaggiava, venuti a conoscenza delle sue ricchezze, decisero di gettarlo in mare. Nonostante il poeta stesse per cedere oramai allo sforzo estremo di restare a galla, intonò un canto triste che giunse alle orecchie di Apollo, il dio colpito dalla splendida melodia, inviò in suo aiuto un delfino

 

DRAGONE - La dea Era avendo ricevuto in dono di nozze l'albero dalle mele d'oro, simboli della conoscenza, decise di porre a guardia del prezioso regalo un dragone, figlio del mostro Tefeo e di Echidna, la creatura metà donna e metà serpente. Questo doveva impedire a Ercole di portare a termine la sua undicesima fatica che consisteva proprio nel recuperare i pomi d'oro, cosa che invece riuscì comunque ad ottenere. Per il suo fallimento il Drago fu messo eternamente in cielo a guardia del Polo Celeste.

 

LIRA - La lira era lo strumento suonato divinamente da Orfeo, figlio di Apollo. Euridice si innamorò perdutamente di Orfeo, e quando ella morì per il morso di un serpente Orfeo riuscì a convincere il dio degli inferi a ridarle la vita. Unica condizione fu che Orfeo non avrebbe mai dovuto voltarsi a guardare la sua amata. Orfeo non riuscì a mantenere la promessa e così la perse per sempre. La sua arpa, che continuò a suonare anche dopo la morte del giovane, fu portata da Zeus tra le stelle.

 

PEGASO - E’ il famoso cavallo alato, figlio di Medusa e di Poseidone, che venne alla luce uscendo dal collo della madre troncato da Perseo. Bellerofonte, grazie al morso dorato donatogli dalla dea Atena, riuscì ad impadronirsi di Pegaso. I due personaggi rappresentano la pace ed i nemici del male

 

SERPENTE, OFIUCO - Come si può ben vedere questa è una “doppia”costellazione, infatti Serpente attraversa Asclepio, (Ofiuco). In molte immagini mitologiche Asclepio, che è il dio della medicina, tiene un serpente stringendone la testa con la mano sinistra e la coda con la mano destra. Alcuni ritengono invece che il serpente sia legato al mondo della farmacologia, essendo stato il suo veleno, anche se in minime dosi, l’unico rimedio a molte malattie.