La grande corsa di Marte

 

 

Precipitandosi verso Marte a 36.000 km/h, la Terra è in rotta verso il più ravvicinato incontro con il Pianeta Rosso da una dozzina d'anni. Una volta ogni circa quindici anni un impressionante visitatore fa la sua apparizione nei nostri cieli di mezzanotte - Una grande stella rossa che... salendo sempre più con lo scendere della notte, divampa davanti lo scuro sfondo dello spazio con uno splendore che offusca quello di Sirio e compete con quello del gigantesco Giove.

17 Maggio 2001 - Quando avrai finito di leggere questa frase, sarai 50 km più vicino al Pianeta Rosso. Terra e Marte stanno avvicinandosi a 10 km/s (36.000 km/h) in un testa a testa per l'incontro ravvicinato del prossimo mese. Il 21 giugno Marte sarà ad appena 68 milioni di chilometri dalla Terra - più vicino di quanto non lo è stato da una dozzina d'anni.

"I prossimi mesi saranno un ottimo periodo per osservare Marte," afferma il professore di Astronomia George Lebo, del NASA Marshall Space Flight Center. "Non avete bisogno di un telescopio per vederlo. Dall'inizio di giugno Marte sarà più splendente di ogni altro corpo celeste eccetto Venere, la Luna ed il Sole." Marte è già una brillante stella mattutina. Gli osservatori mattinieri dell'emisfero settentrionale possono individuare il Pianeta Rosso a circa 30 gradi di altezza sopra l'orizzonte a sud. Chi osserva dall'emisfero a sud dell'equatore vedrà Marte alto sopra la propria testa prima dell'alba. In entrambi gli emisferi, il pianeta è facile da trovare vicino il becco della costellazione a forma di teiera del Sagittario. Marte è luminoso e non sfavilla come una vera stella - la sua luce ferma del color del rame è inequivocabile. Nelle prossime settimane il Pianeta Rosso diventerà ancora più brillante via via che si avvicina all'opposizione del 13 giugno, la data nella quale Terra e Marte sono allineati nella stessa direzione rispetto il Sole. Gli astronomi chiamano questa disposizione "opposizione" perché Marte ed il Sole saranno, visti dalla Terra, agli estremi opposti. Marte è all'opposizione una volta ogni 26 mesi. Se le orbite di Marte e della Terra fossero perfettamente circolari, la distanza tra i due pianeti raggiungerebbe il minimo al momento dell'opposizione. Ma non è così. L'orbita della Terra è leggermente ellittica e quella marziana lo è ancor di più. Il risultato è che il nostro massimo avvicinamento a Marte non accadrà fino al 21 giugno, 8 giorni dopo l'opposizione.

 

Marte è "all'opposizione" quando è allineato con la Terra ed il Sole, con la Terra nel mezzo.

 

Per quella data Marte non sarà più una stella mattutina - sarà un'abbagliante stella che brillerà tutta la notte, levandosi al tramonto e raggiungendo il suo punto più alto nel cielo alla mezzanotte. Modesti telescopi potranno rivelare dettagli normalmente invisibili, come le nubi e le calotte polari. Nel numero di maggio di Coelum un lungo articolo spiega come e cosa osservare sul Pianeta Rosso. Nel corso dei prossimi mesi Marte si attarderà in una regione del cielo che è la casa del centro della nostra Galassia. Questo sarà un piacere per gli osservatori del cielo notturno che potranno vedere la debole Via Lattea, una nebbiosa fascia di stelle che divide il cielo lungo il piano galattico. La Via Lattea passa attraverso il Sagittario ed è più luminosa vicino il becco della teiera - proprio dov'è Marte! Lì si trova il centro galattico, il covo di un buco nero supermassiccio attorno al quale ruota l'intera nostra Galassia.

Nonostante la loro vicinanza nel cielo, Marte e il centro galattico sono davvero molto lontani. Una nave spaziale che dalla Terra viaggiasse alla velocità della luce arriverebbe sul Pianeta Rosso in appena pochi minuti. Ma per raggiungere le più interne regioni della nostra Galassia dovrebbe viaggiare ancora per 30.000 anni!  

Questa mappa della costellazione del Sagittario mostra il centro galattico e l'approssimata posizione di Marte a metà maggio. Il centro galattico si trova dietro una sorta di velo di polveri che assorbono parte della luce delle stelle più lontane del piano galattico. Nei pressi della "Baade's Window" (Finestra di Baade) si trova una regione relativamente povera di polveri che permette alla luce delle stelle più interne di giungere brillante fino a noi.

 

 

Se una nave spaziale potesse viaggiare alla velocità della luce, potremmo visitare Marte ogni volta che lo vorremmo. Tuttavia, i sistemi di propulsione più avanzati non sono ancora così avanzati! Dobbiamo scegliere accuratamente le nostre opportunità e visitare Marte quando il pianeta è più vicino - in altre parole, quando è all'opposizione. L'ultima sonda della NASA, la 2001 Mars Odyssey, è partita il 7 aprile ed è diretta verso il Pianeta Rosso più veloce di quanto non lo siamo noi. Il moto di avvicinamento della Terra rallenterà e poi invertirà la rotta quando Marte raggiungerà l'opposizione in giugno, e Terra e Marte inizieranno ad allontanarsi. Ma la Mars Odyssey continuerà ad avvicinarsi fino ad entrare in orbita marziana il 24 ottobre. Durante i due anni e mezzo di missione, monitorerà la radiazione nello spazio, cercherà acqua nel sottosuolo, e identificherà interessanti minerali sul terreno marziano. Data l'eccentricità dell'orbita di Marte, non tutte le opposizioni sono simili. Durante la prossima, il 28 agosto 2003, Marte e la Terra si troveranno ad appena 56 milioni di km di distanza - più vicini di qualsiasi altra opposizione dal 1924 ad oggi. Sarà il momento migliore per mandare un nuovo esploratore robotico su Marte. Infatti, la NASA ha in programma di lanciare un paio di Rover esplorativi nel 2003, e l'Agenzia Spaziale Europea invierà anch'essa un lander, il Beagle 2, che raggiungerà Marte a bordo della missione Mars Express. Opposizioni favorevoli accadono con un ciclo di 16-16 anni. Forse la serie di incontri ravvicinati che si succederanno nei prossimi 15 anni potrebbe essere la nostra prima opportunità di inviare degli uomini sul Pianeta Rosso!

Nel frattempo, non manchiamo allo spettacolo che si sta preparando. Marte è li fuori proprio adesso, rosso fiammeggiante e fa cenno di andare a guardarlo!

 

Sopra: Il cielo meridionale poco prima dell'alba il 15 maggio 2001. Marte brilla di rosso rame con una magnitudine di -1,5 tra le costellazioni del Sagittario e dello Scorpione. Non confondete Marte con Antares ("rivale di Marte"), la stella rossa di prima magnitudine dello Scorpione.

 

 

Smascherata la "faccia" su Marte

 

 

Nuove immagini ad alta risoluzione e altimetrie a 3 dimensioni rilevate dalla sonda Mars Global Surveyor rivelano la Faccia su Marte per quello che è: un altopiano.

26 maggio 2001 - Venticinque anni fa qualcosa di singolare accadde intorno a Marte. La sonda della NASA Viking 1 stava orbitando attorno al pianeta, scattando fotografie di possibili siti di atterraggio per la sua nave sorella Viking 2, quando scoprì l'irreale sagoma di una faccia umana. Un'enorme testa lunga circa 3 chilometri sembrava fissare la fotocamera da una regione del Pianeta Rosso chiamata Cydonia.

Ci deve essere stata una forte sorpresa fra i controllori di missione del Jet Propulsion Lab quando la faccia apparve sui loro monitor. Ma tale sensazione ebbe vita breve. Gli scienziati conclusero che era solo un altro altopiano marziano, abbastanza comune nella regione di Cydonia, solo che questo aveva delle insolite ombre che lo facevano sembrare simile ad un faraone egizio.

 

Una fotografia del 1976 del Viking 1 della "Face on Mars"

 

Alcuni giorni dopo la NASA presentò l'immagine al pubblico. La didascalia recitava di una "gigantesca formazione rocciosa ... che somiglia ad una testa umana ... formata da ombre che danno l'illusione di occhi, naso e bocca." Gli autori pensarono potesse essere un buon sistema per impressionare il pubblico ed attrarre l'attenzione su Marte. Certamente lo è stato!

La "Faccia su Marte" divenne un simbolo. Fu protagonista di un film di Hollywood, apparve su libri, riviste, show radiotelevisivi. Alcune persone pensano che la Faccia fosse la prova della vita su Marte - prova che la NASA preferiva tenere nascosta, dicevano i sostenitori di cospirazioni governative. Altri, speravano che la Faccia fosse il segno di un'antica civiltà marziana.

Benché pochi scienziati credevano che la Faccia fosse un manufatto alieno, fotografare Cydonia divenne una priorità per la NASA quando la Mars Global Surveyor (MGS) arrivò sul Pianeta Rosso, nel settembre 1997, diciotto anni dopo la fine delle missioni Viking. "Pensammo fosse una cosa importante per i contribuenti che finanziano le missioni," spiega Jim Garvin, uno dei principali scienziati coinvolti nel Programma di Esplorazione di Marte della NASA. "Abbiamo fotografato la Faccia appena è stato possibile farlo."

E così, il 5 aprile 1998, quando la Mars Global Surveyor volò sopra Cydonia per la prima volta, Michael Malin responsabile del team della Mars Orbiter Camera (MOC, la camera per immagini della Surveyor) scattò una foto dieci volte più nitida delle fotografie del Viking. Migliaia di ansiosi navigatori del web aspettarono che l'immagine apparisse sul sito del JPL, rivelando ... una formazione naturale del terreno. Non c'era nessun monumento alieno.

 

Sopra: da sinistra a destra: una foto di Viking 1 del 1976, un'immagine della Mars Global Surveyor (MGS) del 1998, e l'ultima immagine della MGS del 2001.

 

Ma non tutti erano soddisfatti. La Faccia su Marte è situata a 41 gradi nord di latitudine dov'era inverno nell'aprile '98 - periodo dell'anno nuvoloso sul Pianeta Rosso. La camera a bordo della MGS dovette scrutare sotto delle tenui nubi per vedere la Faccia. Forse, dicevano gli scettici, i segni alieni erano nascosti dalle nebbie.

I controllori di missione si prepararono per osservare ancora. "Non è facile inquadrare Cydonia," afferma Garvin. La Mars Global Surveyor è una sonda che di mappatura che normalmente osserva direttamente sotto di sé e scruta il pianeta con lunghe strisciate larghe appena 2,5 km. "Non passiamo sopra la Faccia molto spesso," aggiunge Garvin.

Tuttavia, l'otto aprile 2001 - un giorno sereno d'estate a Cydonia - la Mars Global Surveyor si avvicinò abbastanza al bersaglio per un secondo sguardo. "Abbiamo dovuto ruotare la sonda di 25 gradi per far entrare la Faccia nel campo di ripresa," dice Garvin. "Il team di Malin ha catturato la Faccia con una foto straordinaria usando la massima risoluzione di cui è capace la camera di ripresa." Ogni pixel dell'immagine rappresenta appena 1,56 metri di terreno, contro i 43 metri per pixel della migliore fotografia del Viking del 1976.

"In linea di massima, in un'immagine digitale è possibile discernere oggetti grandi circa 3 volte le dimensioni del singolo pixel," aggiunge Garvin. "Così, se in questa immagine ci fossero oggetti come piramidi simili a quelle egizie o persino piccole baracche, noi potremmo chiaramente vederle!"

 

"Gesù, non mi sembra affatto una faccia!" dall'artista Duane Hilton.

 

Ciò che l'immagine mostra è l'equivalente marziano di una collina con pareti scoscese e cresta piatta, o "mesa" - formazioni del terreno comuni per esempio nell'ovest degli USA. "Mi ricorda delle formazioni che si ergono nella Pianura dello Snake River nell'Idaho," dice Garvin. "Si tratta di formazioni laviche che prendono la forma di altopiani isolati che si ergono per un'altezza simile a quella della Faccia su Marte."

Cydonia è disseminata di "mesa" simili alla Faccia, ma le altre non sembrano una testa umana e non hanno attirato una grande attenzione da parte del pubblico. Garvin e gli altri membri del Team scientifico della MGS li hanno studiati con attenzione comunque, usando un altimentro laser chiamato "MOLA" montato sulla Mars Global Surveyor.

MOLA può misurare l'altezza delle formazioni con una precisione verticale di 20-30 cm. "Abbiamo preso centinaia di misurazioni di altitudine delle formazioni di Cydonia," sostiene Garvin, "inclusa la Faccia. L'altezza della Faccia, il suo volume e le sue proporzioni - tutte le sue dimensioni - sono simili a quelle delle altre formazioni. Si tratta di un oggetto per nulla insolito, in nessuno dei suoi aspetti."

I dati delle altimetrie laser sono forse ancor più convincenti delle foto che la Faccia è una formazione naturale. Le mappe altimetriche 3D illustrano la formazione da ogni angolo, inalterata da luci e ombre. Non ci sono occhi, non c'è naso, e nessuna bocca!

 

Sopra: Una vista prospettica della Faccia prodotta da Jim Garvin (NASA) e Jim Frawley (Herring Bay Geophysics) usando l'ultima immagine della MOC (dell'8 aprile 2001) e tutte le misurazioni altimetriche disponibili realizzate dal MOLA.

 

Gli altopiani di Cydonia sono di grande interesse per i geologi planetari perché sorgono in una regione singolare di Marte, nella zona di transizione tra gli altopiani montuosi e craterizzati che si trovano a sud e la più liscia e bassa pianura che si estende a nord. Alcuni scienziati pensano che la pianura a nord sia ciò che rimane di un antico oceano marziano. Se così fosse, Cydonia potrebbe essere stata una specie di spiaggia.

"I fautori della presenza dell'oceano sostengono che le mesa sono proprio quello che ci si aspetta di vedere nei pressi della costa ... formazioni erose ed isolate," dice Garvin. "Ma ci sono molte possibilità." Le mesa possono essere state formate da ghiacciai, scolpite dai venti o dalle acque, o sollevate da movimenti tettonici. "Semplicemente, non conosciamo come si sono formate."

Forse il modo migliore per svelare il mistero sarebbe quello di inviare un geologo sul posto. E Garvin, entusiasta scalatore, pensa a sé stesso.

"Posso immaginarmi di fronte a questa massa rocciosa alta 250 metri dai fianchi scoscesi," dice, "La scalata sarebbe difficoltosa per un robot, ma un uomo potrebbe effettuarla senza problemi." Le ultime immagini della Faccia fatte dalla MGS sono così dettagliate che Garvin già conosce che strada dovrebbe seguire - ha già preparato una mappa del percorso! "L'inizio e la fine dell'escursione sarebbero facili, con qualche piccola difficoltà per superare il ripido crinale di metà percorso. Potrebbero volerci circa un paio d'ore per raggiungere la vetta."

"Da lassù la vista sarebbe spettacolare," continua. "A sud il terreno si eleverebbe verso le montagne. A nord scenderebbe verso la pianura. Guardando tutt'attorno vedreste un arido terreno costellato di colline, mesa e crateri da impatto," un curioso mix tra formazioni bizzarre ed altre familiari.

Marte è un luogo speciale e, anche senza monumenti alieni, ci sarà abbastanza da fare per i futuri esploratori che lo raggiungeranno. Scalare Cydonia - se da questo partiremo - sarà appena l'inizio.

 

Adattato da un articolo del Dr. Tony Phillips apparso su Science Nasa e Coelum.