La
Luna è il principale oggetto della volta celeste dopo il Sole, ed
è l'unico satellite naturale della Terra.
Con
un diametro di 3476 km, e massa pari a un ottantunesimo di quella
terrestre, non possiede un' atmosfera, e sulla sua superficie non vi
è traccia di acqua allo stato liquido, anche se rilevazioni recenti
hanno confermato la presenza di ghiaccio nella zona polare.
La
Luna orbita attorno alla Terra a una distanza media di 384.403 km,
compiendo una rivoluzione completa in 27 giorni, 7 ore, 43 minuti (Rivoluzione
Siderale).
Per
ritornare nella stessa posizione rispetto a un determinato punto
della superficie terrestre, la Luna impiega invece 29 giorni, 12
ore, 44 minuti (Rivoluzione Sinodica
o Mese Lunare).
La
cosa particolare del moto del nostro satellite è il suo periodo di
rotazione che coincide con quello di rivoluzione, per questo motivo
la Luna ci rivolge sempre la stessa faccia.
Nel
corso della sua orbita possiamo facilmente notare le fasi.
Nella
fase di Novilunio (o
di Luna Nuova), la Luna si trova tra la Terra e il Sole e la sua
superficie non essendo illuminata dai raggi del Sole, ci appare
oscura.
Durante
la fase di Primo Quarto,
circa una settimana dopo, la Luna, il Sole e la Terra sono situati
ai vertici di un triangolo rettangolo e solo metà della superficie
illuminata dai raggi solari è rivolta verso di noi, vediamo allora
solo un semicerchio luminoso.
Nella
fase di Plenilunio
(o di Luna Piena), la Luna si trova dalla parte opposta del Sole,
rispetto alla Terra, e ci rivolge l'intero emisfero illuminato.
Nell'ultima
fase, Ultimo Quarto,
possiamo notare nuovamente solo metà del disco lunare.
La
temperatura della Luna varia tra un massimo di 127 °C al
mezzogiorno lunare e un minimo di -173 °C subito prima del tramonto
del Sole.
Osservato
dalla Terra, il nostro satellite mostra alcune regioni scure che fin
dall'antichità vengono denominate mari, in quanto si riteneva che
fossero gli equivalenti dei nostri oceani, come sappiamo invece si
tratta di ampie distese di polveri finissime.
Le
caratteristiche visibili della superficie lunare comprendono diverse
strutture molto interessanti: crateri, catene montuose, pianure,
scarpate e canali.
L'origine
dei crateri lunari fu a lungo oggetto di discussione, le teorie
moderne indicano che quasi tutti si formarono a causa degli impatti
violenti di velocissime meteoriti o di piccoli asteroidi, avvenuti,
nella maggior parte dei casi, nel corso delle prime fasi della
formazione della Luna.
Alcuni
crateri, canali e picchi conici mostrano invece caratteristiche
inequivocabili della loro origine vulcanica.
I
crateri sono facilmente osservabili al telescopio, essi portano i
nomi di famosi scienziati e filosofi, fra i maggiori ricordiamo:
Archimede, Copernico, Platone, Tyco, Clavius.
Le
osservazioni telescopiche del nostro satellite portarono a una
conoscenza piuttosto dettagliata della sua faccia visibile.
L'emisfero nascosto venne invece fotografato per la prima volta
nell'ottobre del 1959 dalla sonda sovietica Lunik III.
Le
immagini mostrarono che esso è simile a quello visibile, eccetto
per il fatto che non vi sono mari, e che i crateri coprono l'intera
superficie lunare, variando in dimensione da giganteschi a
microscopici.
Osservare
la luna al telescopio è molto semplice, anche uno strumento modesto
ci permetterà di discernere i crateri, i mari e le catene montuose.
Approfittando
dei periodi prossimo al quarto, potremo spingere il nostro strumento
verso la massima risoluzione consentita dal diametro
dell'obbiettivo, infatti nel caso della Luna siamo alla presenza di
un corpo celeste molto luminoso e di sufficienti dimensioni
angolari.
Per
non perdersi fra la miriade di crateri è consigliabile usare una
cartina della superficie, in modo da isolare i principali crateri
che ci faranno da guida nel nostro tour.
Se
osserviamo la Luna nel periodo prossimo alla fase di luna Piena, sarà
saggio munirsi di un filtro lunare, generalmente di colore verde,
per evitare di rimanere abbagliati dal riverbero lunare, i crateri
ci appariranno piatti e senza spessore poiché la luce del sole
l'investe direttamente; in compenso potremo notare lo schema a
raggiera che testimonia l'impatto tremendo dei bolidi che hanno
generato la maggioranza dei crateri.
Uno
spettacolo quindi sempre diverso a seconda della fase.
Per
poter ingrandire i dettagli della Luna sarà necessario disporre di
una montatura equatoriale che ci consenta di seguire il moto del
satellite fra le stelle, evitando così di vedere sfuggire
l'immagine dal campo dell'oculare.
Uno
spettacolo indubbiamente avvincente è quello delle eclissi lunari,
quando il Sole, la Terra e la Luna si trovano esattamente lungo lo
stesso asse l'atmosfera terrestre mette in ombra il satellite
facendogli assumere una colorazione rosso rubino di grande impatto
emotivo.
Gli
antichi più illuminati rispetto ai loro contemporanei accademici
iniziarono a comprendere che la Terre fosse rotonda osservando la
forma sferica che occultava lentamente il satellite, ma sarebbero
trascorsi secoli prima di poter dimostrare scientificamente le loro
ipotesi.
Più
raro è invece il fenomeno delle eclissi solari.
Esse hanno luogo
quando la luna occulta il disco solare ed il nodo della sua orbita
coincide con quello della Terra.
Le
eclissi solari si distinguono in:
Eclissi
totali, quando l'intera superficie
del sole viene oscurata dalla luna, questi fenomeni sono piuttosto
rari e coinvolgono una piccola porzione della superficie della Terra
che si troverà nella totalità, le zone limitrofe invece
osserveranno una semplice eclissi parziale.
Eclissi
parziali, quando la luna passa sul
disco solare senza però riuscire a completarne l'oscuramento, in
questo caso l'intensità luminosa della nostra stella decresce per
alcuni minuti.
Eclissi
anulari, la luna si posiziona al
centro del disco solare e lascia intravedere solamente l'anello
della superficie estrema del Sole.
Ingiustamente
lo studio del nostro satellite viene relegato in secondo piano dagli
astrofili e dai professionisti, i quali ritengono che non vi sia più
nulla da scoprire sul nostro satellite, esistono invece dei Fenomeni
Lunari Transienti che comprendono
brillamenti sui bordi dei crateri fino a fatue fuoriuscite di gas,
segnali che indicano che la Luna ha ancora parecchi segreti che
attendono di essere svelati.
Claudio
Caridi