I
normali binocoli, potrà sembrare strano, sono dei fantastici
strumenti d'osservazione astronomica. Con essi si possono ammirare
le strutture delle principali nebulose, oppure abbracciare con uno
sguardo interi ammassi aperti. Tecnicamente i binocoli sono
strumenti caratterizzati da un basso ingrandimento, una facile
trasportabilità e soprattutto una elevata luminosità. Luminosità
e ingrandimento sono due termini che non vanno mai d'accordo; se, ad
esempio, si vuole un alto ingrandimento bisogna sacrificare un po'
la luminosità. E viceversa. La luminosità di un apparato ottico
però è fondamentale in astronomia, dal momento che non può mai
considerarsi sufficiente; naturalmente uno strumento è più
luminoso quanta più luce riesce a raccogliere, di conseguenza
quanto e più ampio il suo obiettivo, sia esso una lente o uno
specchio. Anche l'ingrandimento che desideriamo ottenere da un
determinato obiettivo determina la luminosità risultante
dall'intero sistema; esiste infatti un ingrandimento minimo al quale
lo strumento da il meglio di sé stesso per quanto riguarda il
fattore luminosità. Aumentando via via l'ingrandimento la luminosità
scade, a guadagno però dei particolari più piccoli dell'oggetto
che stiamo osservando, i quali possono essere apprezzati meglio,
fino a giungere ai limiti imposti dalle leggi dell'ottica. Molti
oggetti celesti hanno la caratteristica di avere delle grosse
dimensioni con una luminosità molto ridotta; questo è il caso di
diverse nebulose, degli ammassi stellari aperti, delle zone della
Via Lattea. Pur non avendo bisogno di un forte ingrandimento ci
necessita che lo strumento con il quale dovremo compiere le nostre
osservazioni possa rilevare anche i particolari più fini e deboli
di ciò che stiamo guardando, quali potrebbero essere i delicati
contorni della nebulosa della costellazione di Orione denominata
M42. In linea di massima tutti i binocoli funzionano più o meno
egregiamente e, se già disponiamo di un binocolo, esso sarà un
ottimo strumento per iniziare, senza alcuna spesa, ottime
osservazioni traendone certamente parecchie soddisfazioni. Se invece
si intende dedicarsi all'osservazione astronomica, soltanto con un
binocolo, converrà acquistarne uno che si adatti il più possibile
alle nostre esigenze. Su tutti i binocoli sono stampigliate due
cifre, come per esempio 7x50 oppure 10x40. La prima cifra sta ad
indicare l'ingrandimento dello strumento, mentre la seconda
rappresenta il diametro dell'obiettivo espresso in millimetri.
L'ingrandimento minimo al quale si può sottoporre un obiettivo, e
al quale di conseguenza l'immagine risulta più luminosa, è dato
dall'espressione D/7 dove D rappresenta appunto il diametro
dell'obbiettivo espresso in millimetri. La nostra scelta dunque
ricadrà su quei modelli dotati di un obiettivo più grande
possibile ma il cui ingrandimento è pari ad un settimo circa del
suo diametro, come potrebbero essere un 7x50, o meglio ancora un
10x70. Inoltre, per evitare le oscillazioni prodotte dalle nostre
mani nell'usare lo strumento e che non permettono di apprezzare i
dettagli più piccoli, converrà montarlo su un cavalletto del tipo
fotografico. I negozi di foto-cine forniscono dei supporti appositi
che da un lato sono filettati e pronti ad accettare la vite posta
sulla testa del cavalletto, mentre dall'altro si adattano al perno
centrale sul quale è posta anche la vite di messa a fuoco, presente
nella maggioranza dei binocoli. Nel caso in cui il nostro strumento
sia sprovvisto di questo perno, occorrerà realizzare personalmente
il supporto sagomando un pezzo di legno secondo il profilo del
binocolo e ricoprendo le parti di legno a contatto con il binocolo
con del feltro per evirare graffiature alla vernice dello strumento.
ll supporto sarà diviso in due parti tenute insieme da viti poste
ai bordi, e lo strumento sarà serrato fra i due blocchi di legno.
Ultima raccomandazione: tenersi alla larga da strumenti con lenti di
plastica, i quali al massimo possono essere utili come giocattoli.