2003-2004-2005 Storica Tripletta GialloNera !!!

Una storica tripletta corona un 'Sogno' di carnevale durato tre anni e che noi tutti speriamo che duri ancora per molto. Si dice che confermarsi vincenti sia ancora più difficile che vincere per una volta. Mai affermazione fu più veritiera. Farlo per tre anni di fila non può essere un caso. Credo che anche il più acerrimo dei nostri rivali ,aldilà delle polemiche di facciata non possa negare in cuor suo i nostri meriti in questa impresa. I successi possono dare alla testa, annacquare lo spirito battagliero e la voglia di vincere necessari a raggiungere i traguardi agognati di anno in anno.Persone umili possono diventare boriose e strafottenti. E poi gli avversari negli anni mutano i propri atteggiamenti rendendosi sempre più nemici e sempre meno rivali, rancorosi per i troppi anni senza vittorie , per le sconfitte raccolte e ogni cosa è occasione per attaccarti (lo sa bene il nostro presidente, reduce come ha detto al ritorno dal Verdetto, da un mese di Battaglie in comitato) e non è facile mantenere i piedi per terra, continuare a lavorare come si è sempre fatto, senza sentirsi superiori agli altri per le vittorie ottenute, pur consapevoli delle proprie capacità senza le quali nessun successo è possibile. Ecco in questo momento di gloria vorrei sottolineare lo spirito di gruppo del nostro cantiere in cui tutti hanno diritto a dire la loro , in cui la compattezza e l'amicizia che regna fa superare anche gli immancabili momenti di scoramento che in un anno di lavoro è inevitabile che ci siano. Vorrei sottolineare come il Carro di quest'anno , dopo le tante polemiche degli anni scorsi sui mostri , è un carro estremamente armonioso e positivo, è il sogno di un futuro migliore per la nostra amata Terra, un messaggio positivo e estremamente equilibrato in cui semmai manca quell'impatto immediato che in altre occasioni avevamo presentato. Ma questo era un rischio calcolato. E vorrei anche rispondere a chi ci ha accusato durante questo Carnevale di aver clonato i carri precedenti ( e di questo ,me ne dispiaccio, è stato autore anche se con tono ironico il comitato stesso durante la lettura del testamento, cosa che non ritengo particolarmente corretta da un organismo che dovrebbe mantenersi imparziale). Per prima cosa anche se avessimo utilizzato parti dei carri precedenti , dopo averle modificate , non avremmo compiuto alcun reato (vd. regolamento, oltre tutto ciò è stato sottolineato più e più volte a i giurati che evidentemente o sono ciechi o si sono resi conto che non c'erano irregolarità) , inoltre anche fosse, noi lo avremmo fatto con parti di carro nostre , non come un altro cantiere che ha avuto una Mano da noi.... diciamo così per riderci sopra. Oggi di fatto siamo diventati il cantiere da battere a tutti i costi, il nemico pubblico numero uno per gli altri cantieri, anche questo fa parte del gioco e vale ampiamente la candela. Chi è stato a lungo sull'altra sponda e ha avuto a lungo periodi neri ( meglio adesso con questo periodo GialloNero !) sa cosa si prova e deve anche saper accettare certi attacchi, consapevole che nella storia ci sono corsi e ricorsi . Oggi per noi splende un sole GIALLO luminoso , per altri è calato il buio NERO delle tenebre . Un domani chi può dirlo?! Ciò che è indiscutibile è che dobbiamo vivere al massimo questo momento straordinario godendo delle nostre vittorie alla faccia di chi si era presentato all'inizio del Carnevale con una presunzione e un arroganza figlia SOLO di una storia gloriosa , credendo di poter mutare le sorti del carnevale presentando qualcosa che non si era mai visto al carnevale : un teatrino becero e assolutamente lontano dalla tradizione carnevalesca della manifestazione, con un carro che non era un carro, con una mascherata che aveva dei bei costumi ma che non fungeva da mascherata, con una relazione che era più una dichiarazione di vittoria ante-facto della coppa che è miseramente fallita. E anche alla faccia di chi , nonostante avesse preso in prestito una nostra mano dimenticandosi di chiedercela , non è riuscito a risalire la china. E alla faccia di chi aveva apertamente dichiarato di essere ottimista...... beato lui perchè c'è un proverbio che dice 'chi visse sperando ..... ' .

RELAZIONE CARNEVALE 2005

"Sogno"

Da una culla d'acqua sorge il suone delle buccine, in un mare caldo avanzano i Tritoni.

Dietro, le stagioni intessono passi di danza, scorrono lente, inesorabili; in esse trionfa la natura con i suoi segni nel continuo evolversi.

Due salamandre fiammeggianti, matrice di conoscenza e di valori, scortano una dea: Natura o Terra, Luna o Dea ancestrale, dai molti nomi, ma sempre chiamata Madre.

Dietro ancora gli Unicorni, simboli di innocenza e purezza, chiudono il carro. Su di essi un fremito alato di colori: un volo di fate.

Realtà improbabili, velate di nebbie di sogno, Idillio immaginario in cui si risvegliano entità dimenticate, immagini risplendenti di un mondo limbico.

Il sogno di un bambino o la fantasia sfrenata di un folle?

é l'anima mediterranea che incede, con i suoi splendori di gloria, di umanità, di impulso creativo, di bellezza.

Il acrro del Cantiere Nottambuli 2005 vuole essere un monito per gli uomini, la denuncia di un anima collettiva, lacera e contusa, ma non spenta, stanca di lotte e di sangue, di un mondo che solo alcuni hanno voluto rendere tale.

Un mondo di menzogne e di arrivismo.

Plagio continuato, violenaza di ogni tipo sono assunte a modo di vita.

Il tentativo di spersonalizzare totalmente quello che è considerato un gregge, si manifesta ormai , con sfacciataggine vergognosa.

Si inizia dalla lingua. Serpeggiando un'altra si insinua viscidamente.

Poi gli alimenti; le chimere genetiche, veleni fatti passare nella loro totale inutilità, come indispensabili per la fame nel mondo.

Ultima l'istruzione, bassezza estrema perchè colpisce di cuore una nazione. Sradicando la cultura, il gregge resta calmo nel suo recinto. L'ignoranza non ha memoria e una volta formata si stabilizza.

E qualcuno esulta, dimentico dei propri complessi, luminoso di un riflesso sanguigno di oro ed idrocarburi, che da un lupanare senza storia nè patria attraveersa l'oceano.

CANTIERE NOTTAMBULI