Riproduzione dei serpenti |
Determinazione del sesso
L’organo di copulazione, in posizione retratto, è alloggiato fra l’apertura cloacale e la punta della coda. Per questo fatto quasi in tutti i maschi, in questo tratto e per una certa lunghezza, la coda mantiene più o meno la stessa larghezza. Nelle femmine invece, la coda si restringe praticamente subito dietro la cloaca. Questa tecnica non può però essere sempre applicata. Specialmente se non sussiste la possibilità di confronto, si può incorrere in errori. Il sistema più sicuro è usare un’apposita sonda. Per poterlo fare si rialza leggermente la squama cloacale e , in uno dei due angoli laterali si inserisce delicatamente la sonda facendola ruotare leggermente in senso longitudinale e cercando di farla penetrare più a fondo possibile. ATTENZIONE però a non forzare troppo per non ferire l’animale. Nei maschi non si dovrebbe faticare molto a raggiungere una profondità pari a 7-8 squame ventrali, inserendosi nella sacca formata dall’organo di copulazione retratto. Nella femmina invece, la sonda penetra pochissimo, ovvero per una profondità pari e non più di due o tre squame. La gestazione La femmina può conservare in vita a lungo lo sperma nel suo ventre per poi fecondarsi quando ritiene il momento più propizio. Sembra addirittura che si siano osservate nascita da femmina che erano state separate da più di un anno dal maschio. Il periodo di gestazione è molto vario e dipende soprattutto dalla temperatura ambientale. La nascita I serpenti si dividono in due gruppi: OVIPARI: depongono uova con il guscio molle in luoghi caldi e molto umidi. Di questo gruppo fanno parte per esempio i colubridi e i pitoni. OVOVIVIPARI: la femmina porta le “ uova” dentro di sé, nell’ovidotto fino al completo sviluppo della prole. I piccoli vengono alla luce avvolti uno per uno in una sacca trasparente e gelatinosa. In questo gruppo troviamo i boa, i viperini ed i crotalidi. L’incubazione e la nascita La durata dell’incubazione dipende dalla temperatura ambientale oltre che dalla specie. Una volta deposte nel luogo ideale, le uova vengono in genere abbandonate. Ma vi sono delle eccezioni:
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