L'EMIGRAZIONE

 

COMPAGNIA DI FIGURINAI DI BRANDEGLIO

"Anche da Brandeglio, in Val di Lima, si è sempre emigrato.

 

Nei tempi lontanissimi a potare gli ulivi nel Lazio, in Umbria, a fare carbone in Corsica, nelle transumanze dei pascoli in Maremma.

 

In cento anni siamo passati da 500 a 50 abitanti: selve e campi in abbandono. I nostri hanno cercato lavoro in Olanda, Belgio, Svizzera.

 

Andavano a fare i figurinai, tra mille difficoltà.

 

In origine eravamo pastori, selvicoltori, boscaioli, contadini di montagna.

 

Da emigrati si incontravano molti problemi: la casa, la lingua, le abitudini diverse. Negli anni più lontani non potevano portare con sé la famiglia e questo era l'aspetto più doloroso anche perché fare vere amicizie con gli stranieri era molto difficile. Spesso gli stranieri consideravano gli emigrati come esseri inferiori.

 

Quando l'emigrante tornava al suo paese, raccontava agli amici la sua esperienza e dopo qualche mese ripartiva per poi tornare per sempre, ma quando aveva fatto fortuna.

 

Negli anni 1950 abbiamo avuto molta emigrazione nelle fabbriche europee. A Brandeglio, assai numerosi sono stati gli operai andati a lavorare a Goteborg e a Stoccolma in Svezia: a fare i metalmeccanici nella fabbrica dei cuscinetti a sfera."

 

Racconto di Idamo Bernardi pubblicato in "Memoria ed esperienza di Emigrazione"

XVII Edizione Mostra Storica dell'Emigrazione -  Agosto 2000