EMILIA ROMAGNA -
ITINERARI DI BIRDWATCHING
VALLE MANDRIOLE E
PUNTE ALBERETE (RA)
a cura di Stefano Fantini
É La foresta
allagata
Questa ampia zona umida rientra nella parte Sud del Parco
Regionale del Delta del Po. Oggi costituisce una importantissima oasi di
rifugio per molte specie di volatili, anche rari, come il Mignattino piombato
(Chlidonias hybridus) ed il Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus) che qui
nidificano. La zona è importante anche per gli enormi insediamenti di ardeidi
durante il periodo riproduttivo.
Venendo da Ravenna, dalla
SS16 Adriatica, si prende la strada statale Romea (SS309), in direzione
Venezia. Si superano due semafori, un grande cavalcavia e si procede ancora per
circa 3 Km. A questo punto, poche decine di metri prima del canale Fossatone,
vediamo i cartelli bianchi e verdi che ci indicano, sulla sinistra, il
parcheggio e l’entrata dell’Oasi di Punte Alberete. Attualmente è
gestita sotto l’egida del WWF dalla cooperativa ARCA di Ravenna. Qui possiamo
lasciare la macchina ed addentrarci negli oltre 180 ettari di stupenda foresta
allagata, ove trovano spazio alcuni chiari, posti ideali per l’osservazione
della fauna. ATTENZIONE: non lasciate nulla di valore dentro la macchina,
potreste avere brutte sorprese al vostro ritorno. L’oasi, ormai conosciuta da
molta gente, è frequentata nella bella stagione da famiglie, bambini, cani ecc.
Perciò vi consiglio di evitare i giorni festivi, oppure di visitarla nelle prime
ore del giorno.
Questa Oasi ha un’altra
entrata, sempre sulla sinistra, 2 Km più a Nord, dove però è più difficile lasciare l’auto. Da
questa parte vediamo una sbarra verde (chiusa). Di qui possiamo entrare a piedi
ed essere immediatamente nelle zone che riservano i migliori avvistamenti
durante la primavera/estate: procedendo a piedi per circa 500 m giungiamo,
infatti, ad un buon capanno, schermato da ambo i lati, da cui godere di
una buona visuale sul chiaro Stinchi.
à Questa è la
ninfea (Ninphea alba): sboccia numerosa a Punte Alberete, nel mese di maggio.
La Valle Mandriole è
situata all’estremità settentrionale dell’Oasi di Punte Alberete (circa 3 km
più a Nord dell’entrata di questa oasi). E’ una valle d’acqua dolce di circa
250 ha e faceva parte, insieme a Punte Alberete, dell’antica cassa di colmata
del fiume Lamone. Giunti al ponte sul Lamone, rallentiamo per portarci subito dopo il ponte a sinistra. Una
brevissima discesa ci porta di fronte alla torre d’avvistamento, dalla
quale possiamo godere, oltre che di un ottimo panorama, anche di buonissime
osservazioni. Non è possibile proseguire oltre la sbarra di legno, neppure a
piedi, per evitare qualsiasi disturbo alla fauna nidificante. Anche qui,
consiglio di lasciare la macchina possibilmente bene in vista e di non lasciare
alcun oggetto (zaini, macchine fotografiche, borse ecc) in auto.
à Questa è la
visuale che si ha dalla torre di Valle Mandriole all’inizio della primavera.
A seconda delle stagioni possiamo
osservare tantissime specie di uccelli.
AUTUNNO/INVERNO
Tuffetto
(Tachybaptus ruficollis), Svasso maggiore (Podiceps
cristatus), Folaga (Fulica atra), Germano
reale (Anas platyrhynchos), Alzavola (Anas
crecca), Fischione (Anas penelope), Mestolone (Anas clypeata), Moriglione
(Aythya ferina), Pittima reale (Limosa limosa),
Beccaccino (Gallinago gallinago), Airone bianco maggiore (Egretta alba), Airone cenerino (Ardea cinerea), Garzetta (Egretta garzetta), Falco
di palude (Circus aeruginosus), Poiana (Buteo
buteo), Pettirosso (Erithacus rubecola), Usignolo di fiume (Cettia cetti), Cormorano (Phalacrocorax carbo), il Marangone minore (Phalacrorocax pygmeus) che
qui sverna …il Tarabuso (Botaurus stellaris) - solo
se siete molto fortunati.
PRIMAVERA/ESTATE
E’ davvero il periodo più
bello. Osservazioni interessanti in tutto il periodo da marzo fino a settembre.
Tra gli ardeidi, si aggiungono:Airone
rosso (Ardea purpurea), Nitticora (Nicticorax
nicticorax), Sgarza ciuffetto (Ardeola
ralloides), Tarabusino (Ixobrychus minutus), Mignattaio (Plegadis falcinellus), Spatola (Platalea leucorodia)...
Tra i limicoli: Combattente
(Philomachus pugnax), Gambecchio (Calidris
minuta), Corriere piccolo (Charadrius
dubius), Pittima reale (Limosa limosa), Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Piro piro culbianco (Tringa ochropus), Piro piro boschereccio (Tringa glareola)…
Tra i laridi: Gabbiano comune (Larus
ridibundus), Gabbiano reale mediterraneo (Larus
cachinnans), Gabbiano corallino (Larus
melanocephalus)…
Tra gli acquatici: Moretta tabaccata (Aythya nyroca), Marzaiola (Anas querquedula), Fistione turco (Netta
rufina), Canapiglia (Anas strepera), Cormorano (Phalacrocorax carbo) e Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus)…
Nel canneto: Cannareccione
(Acrocephalus arundinaceus), Cannaiola
(Acrocephalus scirpaceus), Forapaglie
castagnolo (Acrocephalus melanopogon), Basettino
(Panurus biarmicus), Pendolino (Remiz pendulinus)…
Rapaci: Lodolaio (Falco
subbuteo), Falco pescatore (Pandion haliaetus),
Pecchiaiolo (Pernis apivorus), può capitare anche
l’Aquila minore (Hieraætus pennatus)…
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