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ATTORI:
DAVID DUCHOVNY Agente Speciale Fox Mulder
GILLIAN ANDERSON Agente Speciale Dana Scully
JASON BEGHE
Larry Moore
TOM O’ROURKE
Steve Humphreys
TITUS WELLIVER
Doug spinney
BARRY GREENE Perkins
DAVID HAY Uomo con lo scafandro
KEN TREMBLETT Dyer
SCRITTO DA: CHRIS CARTER
DIRETTO DA: JOE NAPOLITANO
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Foresta Nazionale Olympic, Stato di Washington nord
occidentale, Oggi
(Nella foresta un gruppo di boscaioli sono riuniti, due di loro stanno discutendo)
DYER: Sei tu il capo qui, Perkins.
PERKINS: Si, e allora?
DYER: Vogliamo delle risposte! Qual è il tuo piano? Guardiamo in faccia la realtà, potrebbe ucciderci tutti!
PERKINS: Dovevamo andarcene due giorni fa, nessuno mi ha dato retta!
DYER: Non sapevamo cosa fosse due giorni fa. Non lo sappiamo neanche adesso.
PERKINS: Qualcuno deve dare l’allarme.
DYER: E gli altri intanto? Che dovrebbero fare? Stare qui a farci ammazzare?
PERKINS: Dobbiamo correre il rischio. Uno di noi deve provarci.
DYER: Però non potrebbe fare in tempo. E anche se arrivasse giù prima che faccia notte, che sarebbe degli altri? Io dico di darcela a gambe, dividiamoci, corriamo il rischio!
(gli altri uomini intorno approvano le sue parole)
PERKINS: E’ un suicidio Dyer.
(Dyer cammina verso di lui)
DYER: Fa come vuoi! Tu resta qui, e vediamo che fine fai.
(Tutti gli uomini cominciano a correre, e anche Perkins
li segue. Gli uomini si incitano l’un con l’altro)
UN UOMO: Presto! Si sta facendo notte!
ALTRO UOMO: Aspettatemi! Harry!
(Il sole tramonta e scende la notte. Dyer inciampa e
cade. Perkins lo raggiunge. Dyer si tocca la caviglia)
DYER: Ho paura che sia rotta.
PERKINS: Avanti! Alzati in piedi!
DYER: Non credo di farcela!
(Perkins fa alzare Dyer e lo aiuta a camminare)
PERKINS: Dobbiamo continuare!
(Dyer cade)
DYER: Non ci riesco…
(Si sente un suono. Dyer e Perkins si guardano attorno mentre il suono diventa sempre più forte. Guardano in alto e vedono uno sciame di insetti verdi che scende su di loro. I due uomini sono terrorizzati).
Sigla
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Ufficio degli X-files, Quartier Generale dell’FBI,
Washington D.C.
(Mulder sta proiettando diapositive. Scully è seduta di
fronte alla scrivania)
MULDER: Guarda attentamente Scully.
SCULLY: Cosa devo guardare?
MULDER: 30 taglialegna impegnati in un disboscamento nello stato di Washington. Uomini ben piantati e vigorosi, nel pieno delle loro forze.
SCULLY: Li vedo, ma cosa ci dovrei trovare?
MULDER: Una cosa strana, e inspiegabile e inverosimile come un fidanzato per te!
SCULLY: Non lo so, io mi arrendo.
MULDER: Ti arrendi? Strano! E’ la stessa cosa che ha fatto il servizio forestale federale.
SCULLY: Perché? Che cosa è successo?
MULDER: In due parole: sono scomparsi…Almeno così sembra. Questi invece sono Doug Spinney e Steven Teague. Si fanno chiamare i guastafeste. Infilano chiodi nei tronchi tagliati, sabotando attrezzature e macchinari, in una vera e propria guerra dichiarata contro taglialegna e segherie.
SCULLY: Eco-terroristi, oppure ambientalisti militanti.
MULDER: Esatto. Due settimane fa quel gruppo di taglialegna ha comunicato via radio che Spinney e Teague si erano scatenati. Chiodi nei tronchi, sabotaggio di macchinari, creando un mare di guai. Qualche giorno dopo la comunicazione via radio si è interrotta.
SCULLY: Sanno il perché?
MULDER: No. La compagnia del legname per cui lavorano ha chiesto al servizio forestale federale di occuparsene. Una settimana fa hanno mandato due ufficiali che sono spariti nel nulla.
SCULLY: Ho l’impressione che questi guastafeste stiano calcando un po’ troppo la mano.
MULDER: La pensano così anche la compagnia del legname e il servizio forestale. Hanno chiesto all’ FBI di intervenire. Ho fatto uno slalom burocratico per farcelo assegnare.
(Mulder va alla sua scrivania)
SCULLY: Anche un caso di eco-terrorismo adesso? Posso chiederti come mai?
(Mulder mostra una diapositiva di un gruppo di
taglialegna vestiti con abiti degli anni ’30)
MULDER: Nel 1934, molto prima che si coniasse la parola eco-terrorista, una squadra di taglialegna che lavorava nella stessa zona sparì senza lasciare traccia. Beh, non furono ritrovati nemmeno i corpi di quegli uomini.
SCULLY: Su chi punti i tuoi sospetti? Sullo Yeti?
MULDER: No certo…E’ un po’ troppo anche per me l’abominevole uomo delle nevi.
(Scully sorride)
MULDER: Ti piacerà Scully, una bella gita in montagna!
(Scully guarda di nuovo la fotografia)
Campo Ranger, Foresta Nazionale Olympic, Stato di
Washington nord occidentale
(Mulder e Scully arrivano in macchina e parcheggiano di
fronte al campo. Il Ranger Moore che sta consultando una mappa si volta a
guardarli)
MULDER: Salve. Fox Mulder, e lei è Dana Scully, siamo dell’FBI.
MOORE: Larry Moore, servizio forestale.
(Si stringono le mani)
MOORE: Mettete pure la vostra roba là dietro.
(Mulder e Scully sistemano i loro bagagli sul furgone del Ranger).
SCULLY: Andiamo in un posto un po’ fuori mano, eh?
MOORE: Già.
MULDER: Quello sul parabrezza è un foro di proiettile?
MOORE: Si, calibro 22.
MULDER: Le hanno sparato addosso?
MOORE: A quanto pare si. Non si caccia un gran che con quel genere di munizioni…A parte gufi.
SCULLY: Gufi?
MOORE: Sta per “Guardie Forestali” è così che gli eco-terroristi ci chiamano.
MULDER: Crede sia stato uno di loro?
MOORE: Vorrei chiarire un punto: non ho nulla contro gli eco-terroristi in linea di principio. Sono anch’io preoccupato per le foreste, e l’ambiente come tutti. Sono i loro metodi che non condivido.
SCULLY: Arrivano addirittura a uccidere gli uomini?
MOORE: Beh, 30 persone esperte in sopravvivenza sono scomparse…Qualcosa deve essergli successo.
(Un altro uomo arriva portando una borsa e altre cose)
HUMPHREYS: Scusate il ritardo, ma ero giù a parlare con la moglie
di Bob Perkins, uno dei taglialegna scomparsi. Ciao Larry.
MOORE:
Ciao.
HUMPHREYS:
Steve Humphreys, della Schiff-Immergut legnami.
MULDER: Mulder, Scully.
(Si stringono le mani)
HUMPHREYS: Ci aspetta un tragitto di almeno 4 ore. Avremo tempo di conoscerci.
(Scully si rivolge a Mulder)
SCULLY: Hai anche tu l’impressione di trovarti all’improvviso nel bel mezzo di una guerra?
(Mulder sorride a Scully e subito dopo partono con il
Ranger Moore e Steve Humphreys).
SCULLY: Come mai si lavora in un punto così impervio?
HUMPHREYS: Perché gli alberi sono lì.
SCULLY: Sta scherzando, vero?
HUMPHREYS: No, gli ambientalisti hanno fatto dichiarare tutta la foresta qui intorno intoccabile. Siamo costretti a lavorare dove possiamo. Per ogni albero abbattuto ne piantiamo uno nuovo.
MULDER: Allora perché gli eco-terroristi vi bersagliano?
HUMPHREYS: Questi salva-alberi sono della stessa pasta dei ragazzi scappati in Canada durante la guerra del Vietnam. Codardi come le loro tattiche.
(La macchina comincia a sbandare)
MOORE: Accidenti!
(Scendono tutti dal furgone e vedono che c’è un chiodo
piantato nella gomma).
MOORE: Un chiodo squarcia gomme. E’ entrato in profondità, non si può riparare.
MULDER: C’è quella di riserva, no?
HUMPHREYS: Anche la ruota destra è andata.
(Humphreys tiene in mano un pezzo di metallo composto da diversi chiodi)
HUMPHREYS: I guastafeste lo chiamano Nemesi. Le strage da queste parte ne sono piene. Terrorismo indiscriminato. Vi immaginate se qualcuno mettesse questi affari per le strade di Washington? Li vorrei proprio vedere i garantisti!
SCULLY: Adesso come arriviamo sul campo?
MOORE: Con una bella scarpinata.
(Mulder e Scully guardano Moore incamminarsi. Le montagne
sono avvolte nella nebbia. I 4 arrivano al campo, che è abbandonato. I
macchinari e le macchine sono abbandonati).
MOORE: C’è nessuno?
(Mulder e Scully entrano nella baita, sul tavolo c’è
ancora del cibo lasciato intatto).
MULDER: Non hanno neanche finito di mangiare.
SCULLY: Se ne sono andati alla svelta.
(Mulder tocca il frigorifero, e un residuo untuoso gli
rimane sulle dita. Afferra una busta di plastica, la apre, annusa e la
richiude).
MULDER: E senza fare i bagagli.
(Humphreys entra nella baita)
HUMPHREYS: Trovato niente?
MULDER: Erbe
aromatiche.
HUMPHREYS: Le vetture sono state sabotate, e il generatore elettrico è fuori uso.
SCULLY: Hanno messo questo posto a soqquadro.
HUMPHREYS: E non hanno risparmiato neppure la radiotrasmittente.
(La radio sul tavolo è rotta. Ne prende un pezzo in mano
e lo riappoggia. Fuori Moore apre il radiatore di un’auto e ci trova del riso.
Mulder, Scully e Humphreys lo raggiungono)
MOORE: I radiatori sono pieni di riso, e i serbatoi di sabbia…Un lavoretto diligente e accurato.
HUMPHREYS: E il sole calerà tra un’ora e mezza circa.
MOORE: Do un’occhiata in giro prima che faccia buio.
(Moore prende il suo zaino e si allontana)
HUMPHREYS: Bene, io provo a riparare il generatore.
(Anche lui si allontana)
SCULLY: Su una cosa hai ragione.
MULDER: E cioè?
SCULLY: Lo Yeti è scagionato.
(Scully, Mulder e Moore attraversano un campo dove gli alberi sono stati tagliati per poi ritornare nella foresta. Mulder indica una specie di bozzolo di rete attaccato ad un ramo)
MULDER: Guardate lassù!
SCULLY: Cos’è?
MOORE: Sembra un alveare. Forse un bozzolo di qualche animale.
MULDER: E quale animale?
MOORE: Non lo so, mai visto niente del genere.
(Mulder e Moore issano Scully fino al bozzolo usando una
carrucola. Lei si aggrappa al ramo)
SCULLY: Ci sono.
MOORE: Riesce a tagliarlo?
SCULLY: Si, credo di si.
(Scully tira fuori un coltellino svizzero, e poi qualcosa
cattura il suo sguardo. Alcune dita umane sbucano fuori dal bozzolo)
MULDER: Che succede Scully?
(Poco dopo Moore taglia il bozzolo. Lui e Scully lo aprono e rivelano i resti di un uomo).
SCULLY: Oh mio Dio.
(Scully tocca il corpo)
SCULLY: Sembra che…sia stato essiccato, è rigido e secco. Praticamente prosciugato.
MOORE: Una specie di imbalsamazione.
SCULLY: No, è più come se tutti i liquidi fossero stati estratti dal corpo. Come se fosse stato conservato. Credo…che fosse un maschio.
MULDER: Tiri a indovinare.
MOORE: In pratica, una specie di enorme nido di ragno, o bozzolo di insetto.
SCULLY: Che razza di insetto può riuscire a portare un uomo fin lassù?
MULDER: Tanto piccolo non deve essere.
(Al campo, Humphreys sta cercando di riparare il
generatore, quando sente un rumore. Prende il fucile ed entra nella baita dove
trova un uomo)
HUMPHREYS: Non ti muovere! Chi sei?
(L’uomo appoggia la tazza che aveva in mano e si gira.
Humphreys punta il fucile contro di lui)
HUMPHREYS: Doug Spinney. Dovrei ammazzarti come un cane.
SPINNEY: Se lo fa si frega con le sue mani.
HUMPHREYS: Non sei in posizione ideale per provocare! Che fine hanno fatto i miei uomini?
SPINNEY: Quali uomini?
HUMPHREYS: Quelli che lavoravano in questo campo.
SPINNEY: Non so che fine hanno fatto. Forse la stessa fine che faremo noi quando calerà il sole.
(Mulder, Scully e Moore entrano nella baita)
MULDER: Che succede?
HUMPHREYS: Quest’animale è Doug Spinney. E’ lui il responsabile degli atti di sabotaggio. Ed è anche un assassino.
SPINNEY: Ma quale assassino?!
HUMPHREYS: Non provare a negarlo!
MULDER: Sentiamo quello che ha da dire.
(Mulder fa abbassare il fucile a Humphreys)
SPINNEY: Se restiamo qui a chiacchierare, non ci sarà più niente da dire. Fossi in voi cercherei di far funzionare il generatore. Il buio è il nostro nemico.
(Spinney si avvicina alla porta, dove sono Scully e
Moore)
HUMPHREYS: Cosa sta farneticando?
SPINNEY: Qualcuno mi da una mano?
HUMPHREYS: E’ lui che da gli ordini? L’ ho riparato io quel maledetto affare!
(Spinney e Moore escono dalla baita)
MULDER: Non ci scaldiamo.
(Spinney, seguito dagli altri 4, si avvicina al
generatore con una tanica di benzina)
MULDER: Perché ha detto che il buio è il nostro nemico?
SPINNEY: Perché è allora che arrivano?
SCULLY: Ma di chi sta parlando?
(Spinney mette un po’ di benzina nel generatore)
SPINNEY: Io non so cosa sono. Vengono dal cielo. Si avventano su un uomo divorandoselo vivo. L’ ho visto con i miei occhi.
MULDER: La vittima chi era?
(Spinney fa ripartire il generatore)
SPINNEY: Ho bisogno di mangiare, non tocco cibo da 3 giorni.
(Spinney rientra nella baita)
HUMPHREYS: Guarda un po’ che storia si è inventato. Voi gli credete?
SCULLY: Qualcosa l’abbiamo trovata nella foresta.
HUMPHREYS: Cosa?
MOORE: Un uomo intrappolato in una sorta di bozzolo.
(Nella baita Spinney sta mangiando. Mulder è seduto
vicino a lui e gli altri sono nella stessa stanza)
MULDER: Vuole spiegarmi adesso?
SPINNEY: Siamo accampati a due valli da qui. Eravamo in quattro. Tre adesso.
HUMPHREYS: Scarafaggio più, scarafaggio meno.
SPINNEY: Il nostro furgone ha la batteria scarica, abbiamo tirato a sorte per vedere a chi toccava venire qui a rubarne una.
(Moore versa da bere a Mulder e Scully)
MULDER: Non potevate rientrare a piedi.
SPINNEY: E’ a più di un giorno di cammino. Non vogliamo trovarci nella foresta una volta che è buio…Dopo quello che è successo a Teague.
SCULLY: Sarebbe l’uomo che…è stato divorato vivo.
SPINNEY: Si.
MULDER: Cosa facevate da queste parti?
SPINNEY: Campeggio.
HUMPHREYS: Come no! Il tipo di campeggio che fate è un reato federale!
MULDER: Senta, solo un secondo d’accordo?
MOORE: No, ha ragione. Quest’uomo è un vero criminale, e dovrebbe finire in galera.
SPINNEY: Voi invece non siete criminali, eh? E i reati contro la natura che commettete voi che cosa sono?
HUMPHREYS: Noi operiamo entro i limiti della legge. E paghiamo per il diritto riabbattere quegli alberi.
SPINNEY: A si? Ho una notizia per lei: i suoi taglialegna stavano abbattendo alberi marcati, posti sotto vincolo ambientale, perciò non accusi me di infrangere la legge, signore.
MOORE: Hanno abbattuto quelli marcati?
SPINNEY: Esattamente, in arancione.
MOORE: Alberi secolari. Tu ne sai niente Steve?
HUMPHREYS: No.
(Humphreys si alza e si dirige verso la porta)
HUMPHREYS: Non crederai alle parole di questo verme?
SPINNEY: E’ meglio che non esca di notte. Farebbe bene a credermi…Stanno là fuori.
HUMPHREYS: E allora se esco che fanno? Mi aggrediscono mi mangiano vivo e mi filano una ragnatela intorno?
SPINNEY: Si.
HUMPHREYS: Troppo educati per entrare a prendermi?
SPINNEY: Per qualche ragione hanno paura della luce.
HUMPHREYS: Come no, hanno paura della luce!
MOORE: Può darsi che ci sia qualcosa di vero Steve.
HUMPHREYS: Quest’uomo è un assassino e un bugiardo, è abbastanza furbo da inventarsi questa panzana e fabbricare quel bozzolo per salvare un paio d’alberi. Vi proverò che ho ragione.
(Humphreys esce dalla baita)
HUMPHREYS: Questa storia è ridicola.
(Gli altri lo seguono)
HUMPHREYS: Dove sono Spinney? Credevo che sarebbero venuti a divorarmi. Ehy, eccomi qui! Venite fuori! Forza! Avanti, non avete appetito? Su, non fatevi pregare!
(Dietro un albero si vedono migliaia di insetti verdi)
HUMPHREYS: Allora! Che cosa vi dicevo? Non ci sono che
alberi qui fuori. Alberi che quest’uomo apprezza più della vita umana. Lo farò
incriminare per omicidio.
(Humphreys rientra nella baita. Scully si volta verso Mulder)
SCULLY: Tu che ne dici?
MULDER: Dico che sarà meglio dormire con la luce accesa.
SCULLY: Si.
(Rientrano tutti nella baita. Il mattino seguente
tutto il gruppo cammina nella foresta. Spinney indica un albero abbattuto.
L’albero ha una “X” arancione dipinta sulla corteccia).
SPINNEY: Guardate questo abete: era un pezzo di storia, e i suoi uomini l’ hanno abbattuto.
SCULLY: Chi marca gli alberi?
MOORE: Il Servizio Forestale Federale. Si possono tagliare solo quelli marchiati di blu.
MULDER: Doveva avere qualche secolo.
MOORE: Come minimo.
SCULLY: Se ne ricava di legname da un albero così.
SPINNEY: Un migliaio di tavole. Molto più facile che prendere alberi più giovani e più piccoli.
HUMPHREYS: Vorrei ricordarvi che i guastafeste come Spinney sono persino capaci di marcarli loro con la vernice arancione.
MOORE: Quest’albero ha più di 500 anni Steve.
MULDER: Guardate qui.
(Mulder indica un anello verde vicino al centro)
MULDER: Questo che cos’è?
MOORE: Non lo so. Non ho mai visto un anello simile.
SCULLY: Gli anelli centrali sono i più vecchi, vero?
MOORE: Si, ogni anello rappresenta una stagione di crescita. Vedete questi?
(Moore indica gli anelli centrali)
MOORE: hanno almeno 5 o 6 secoli. Sono documenti storici della piovosità e del clima. Ma questo qui…Non lo so, prendo un campione da analizzare.
HUMPHREYS: La finiamo di passeggiare nei boschi? Voglio sapere che cosa è successo a quei taglialegna.
SCULLY: E’ quello che cerchiamo di scoprire.
HUMPHREYS: Guardando un ceppo d’albero? Interrogate questo farabutto invece.
(Humphreys indica Spinney)
MULDER: Non penso sia stato lui.
HUMPHREYS: Beh, io si, e voglio che lo arrestiate.
MULDER: Non sta cercando di scappare.
HUMPHREYS: Con un fucile puntato no. Ma se mentre perdete tempo si fanno vivi i suoi amici e vi fanno quello che hanno fatto ai due ufficiali della forestale, come la mettiamo? Eh Larry?
MOORE: Voglio solo prendere un campione di quest’albero.
HUMPHREYS: Ci sono famiglie che vogliono delle risposte sui loro cari e dovresti dargliele tu. Risposte che non si trovano su quel tronco.
SPINNEY: Il vero crimine su cui indagare è la morte di quell’albero.
HUMPHREYS: Mah, vedremo chi ha ragione.
(Humphreys si allontana)
MOORE: Steve, dove vai?
HUMPHREYS: Torno a piedi fino al tuo furgone e farò venire quassù qualcuno che prenda l’iniziativa.
MOORE: Steve!
SPINNEY: Lasciatelo andare. Che lo scopra a sue spese.
(Di nuovo alla baita. Moore sta guardando al microscopio i campioni prelevati dall’albero)
MOORE: Che strano…In questo anello c’è qualcosa di vivente. Una specie…Di piccolo insetto. Ma non ha senso.
SCULLY: Perché no?
MOORE: I parassiti attaccano gli alberi in tanto modi ma…Aggrediscono sempre parti viventi, foglie, radici, oppure…nuovi anelli di crescita, anche se fossero della famiglia dei tarli non arriverebbero mai a una tale profondità.
MULDER: Forse il legno in questo anello è diverso. Sembra che si nutrano di esso.
SCULLY: Può identificarlo?
(Scully guarda nel microscopio)
MOORE: Sembrerebbero acari, ma non saprei dire di quale specie.
MULDER: Potrebbero vivere lì da centinaia di anni?
MOORE: Non vedo come. Gli anelli interni sono essenzialmente legno morto. Il sistema vascolare dell’albero è limitato ad alcuni anelli esterni. Avrebbero bisogno di acqua per sopravivere.
SCULLY: Sembra che si muovano nelle porosità del legno. Forse quando ha prelevato il campione è passato in un nido più grande.
SPINNEY: Possono filare un bossolo?
(Spinney entra nella baita)
SPINNEY: Poco dopo che quell’albero è stato abbattuto Teague è morto. E nello stesso periodo anche i taglialegna sono spariti.
SCULLY: E sarebbero questi acari i responsabili?
SPINNEY: Forse sono rimasti in letargo per centinaia di anni e si sono svegliati affamati.
(Humphreys arriva al furgone. Entra nell’abitacolo,
cerca la chiave di accensione ma non la trova)
HUMPHREYS: Ah, dannazione!
(Scende la notte. Humphreys sta cercando di accendere il
motore collegando i fili sotto il cruscotto. Non ci riesce, scende dall’auto e
apre il cofano. Si sente un rumore. Humphreys si guarda intorno poi prende il
fucile).
HUMPHREYS: D’accordo brutti guastafeste perché non uscite! Venite fuori figli di puttana!
(Guarda tra gli alberi ma non vede nulla. Poi il
rumore diventa più forte, lui alza gli occhi e vede uno sciame di insetti vedi
volare sopra di lui. Rientra nel furgone e cerca di nuovo di metter in moto
collegando i fili. Riesce ad accendere il motore ma quando parte le ruote
slittano ed il furgone non si muove. Finalmente il furgone parte ma va a
sbattere contro un masso. Intanto gli insetti cominciano ad entrare
nell’abitacolo dal cruscotto. Humphreys cerca di aprire la portiera ma questa
adesso è bloccata da un altro masso. Entrano sempre più insetti e Humphreys
comincia ad urlare battendo i pugni contro il finestrino. Intanto alla baita il
generatore funziona. Scully sta guardando al microscopio e Mulder e Moore
camminano per la stanza. Spinney è seduto al tavolo).
MOORE: Humphreys dovrebbe essere già tornato.
SCULLY: Gli insetti non si muovono più. O sono morti o stanno dormendo.
SPINNEY: E’ la luce. A loro non piace la luce.
SCULLY: E’ strano. Di solito gli insetti sono attratti dalla luce.
SPUNNEY: E’ ovvio che questi non sono insetti normali. E’ poco ma sicuro.
(Mulder tocca un mobile e vi trova lo stesso residuo untuoso che aveva trovato sul frigorifero ore prima)
MULDER: Cosa puoi dirci sugli insetti Scully.
SCULLY: Ah, quello che ho imparato nei miei corsi di biologia. Che sono le basi del nostro ecosistema, che ce ne sono molti, qualcosa come 200 milioni per ogni persona del pianeta.
MULDER: Ed esistono da un sacco di tempo no?
SCULLY: Si, circa 600 milioni di anni, ancora prima dei dinosauri, perché?
MULDER: E quest’albero quanto avrà? 5, 6, 700 anni?
MOORE: Più o meno.
MULDER: E nei suoi anelli sono rappresentati anche i cambiamenti climatici. Il che significa che in quest’anno di vita dell’albero si è verificato qualche strano evento che ha prodotto un anello anormale.
SCULLY: Un evento di che genere?
MULDER: Un’eruzione vulcanica. La catena di montagne che va da Washington all’ Oregon è ancora estremamente attiva. Ricordi l’eruzione del Sant’ Elena?
SCULLY: Si, però che c’entrano gli insetti?
MULDER: Beh, dopo quella famosa eruzione, si sprigionò dall’interno della terra un enorme quantità di radiazioni, e cominciarono a crescere strane cose. C’è un lago in cui è stata scoperta una specie di ameba in grado di succhiare via il cervello di un uomo.
SCULLY: Un’ameba succhia cervelli, bene!
SPINNEY: No no, è vero. A Spirit Lake diversi nuotatori ne sono stati vittime.
SCULLY: Ma l’ameba è un organismo unicellulare, e può subire una mutazione. Un insetto è un animale complesso. Una mutazione richiede anni e anni per manifestarsi.
MULDER: In questo caso potrebbe non trattarsi di una mutazione. E se invece in quell’anello ci fossero…Larve di qualche insetto estinto, depositate in un periodo di attività vulcanica e assorbite attraverso le radici dell’albero. Antiche uova di insetto, di migliaia o milioni di anni fa rimaste inattive fino a quando…
SPINNEY: Fino a quando non è stato abbattuto l’albero.
(Spinney si alza)
SPINNEY: Eh questa si che sarebbe giustizia divina, non vi pare? La natura che alla fine si ribella ai suoi aguzzini. Al vostro amico Humphreys, e chissà…forse anche a noi. Sogni d’oro.
(Spinney va nell’altra stanza)
MOORE: Magari Humphreys è tornato in città a piedi, ed ora dorme in un letto di piume. Forse stiamo esagerando un po’ troppo con questa storia degli insetti.
MULDER: Si, può darsi.
(Il sole sorge. Spinney esce dalla baita mentre gli
altri dormono. Prende una tanica di benzina vicino al generatore e cerca di togliere
la batteria dal motore di un’auto. Mulder arriva e gli punta una pistola)
MULDER: Vai da qualche parte?
SPINNEY: Stavo solo…
MULDER: Facendo il meccanico? A me sembra che stai per tagliare la corda.
SPINNEY: Devo salvare i miei amici. Avevano combustibile a sufficienza per tenere il generatore acceso 20 ore al massimo, se non torno da loro moriranno.
MULDER: Perché te le svigni di nascosto?
SPINNEY: Il gufo, la guardia forestale non mi lascerebbe andare, non si fida di me.
MULDER: E infatti non ne ha motivo, e nemmeno io.
SPINNEY: Senti potremmo salvarci tutti. Non siamo lontani, e abbiamo una jeep, ci serve solo una batteria, se vado adesso posso tornare domattina. Potremmo essere tutti a casa domani. Devi fidarti di me.
(Più tardi Mulder sta cercando di riparare la radio)
MULDER: Abbiamo di nuovo la radio.
(Scully corre nella stanza)
SCULLY: Funziona?
MULDER: Non c’è ricezione, può darsi che il ricevitore sia andato.
SCULLY: E la trasmissione? Puoi mandare un messaggio?
MULDER: Ora ci provo.
(Mulder prende il microfono)
MULDER: Chiamata di soccorso, c’è qualcuno su questa frequenza? Sono l’Agente Speciale Mulder dell’ F.B.I. abbiamo un’emergenza e un possibile caso di quarantena. La nostra posizione è…
(Si rivolge a Scully e le fa segno di prendere la mappa)
MULDER: La carta.
(Cercano di trovare la loro posizione sulla mappa quando il generatore si spegne e quindi anche la radio. Mulder e Scully escono dalla baita e trovano Moore vicino al generatore)
MULDER: Cos’è successo al generatore?
MOORE: L’ ho spento.
MULDER: Lo riaccenda, ho riparato la radio.
MOORE: Dov’è la tanica di benzina?
MULDER: L’ ha presa Spinney.
SPINNEY: Che cosa? Vuol dire che è andato via?
MULDER: Appena ha fatto giorno. Gli serviva una batteria e una tanica, torna a prenderci domattina.
MOORE: E che tornerà gliel’ ha garantito personalmente?
MULDER: Mi ha dato la sua parola, si.
MOORE: Non ha pensato che l’uomo che ha dato la parola è un terrorista dedito al sabotaggio? Uno che sfida le autorità? E che probabilmente è lo stesso uomo che mi ha sparato un proiettile contro il parabrezza?
MULDER: Adesso abbiamo la possibilità di andarcene da qui vivi, almeno una in più di prima.
MOORE: O una in meno.
SCULLY: Che vuol dire?
MOORE: Ha permesso a Spinney di toglierci l’unica scorta di benzina. Nel generatore è rimasto un quarto di serbatoio, forse meno.
SCULLY: Ma non possiamo usare quella dei furgoni?
MULDER: Non c’è più benzina. I serbatoi sono stati forati o riempiti di sabbia.
MOORE: Dallo stesso uomo che dovrebbe mantenere la parola data tornando a prenderci!
SCULLY: Dobbiamo provare ancora con la radio. Lanciamo un S.O.S.
MOORE: No, ogni goccia di benzina in meno è un minuto di luce in meno questa notte. Non voglio ritrovarmi a pregare che qualcuno ci abbia sentito quando il generatore si fermerà, verso le due di notte! Voi si?
(Moore si allontana. Poco dopo Mulder e Scully rientrano nella baita, Mulder si siede.)
SCULLY: Ma perché?
MULDER: Senti, ormai è fatta. Non avrei dovuto lasciarlo andare, però…Troviamo una soluzione, d’accordo?
SCULLY: D’accordo. Tu cosa suggerisci?
MULDER: Non lo so…Ci verrà in mente qualcosa.
SCULLY: Immagino che per entrambi sia chiaro che fine hanno fatto i taglialegna. Nonché la squadra del 1934.
(Mulder si alza)
MULDER: Abbiamo trovato solo un bozzolo.
SCULLY: E’ una foresta molto grande.
MULDER: Senti Scully, tu cosa avresti fatto?!
SCULLY: Mi stai domandando se io avrei preso una decisione che avrebbe coinvolto tutto il gruppo?
MULDER: Ahh, finiscila di recriminare per favore!
SCULLY: Perché? Cosa vuoi che ti dica? La realtà Mulder è che qui rischiamo la vita! Troveranno i nostri corpi avvolti da un bozzolo, o forse non ci troveranno mai più!
MULDER: Hai ragione. E quindi non perdiamo tempo a discutere.
(Mulder si dirige verso una finestra, e Scully lo segue)
SCULLY: Cosa pensi di fare?
MULDER: Sigillare al meglio l’ambiente. Dovendo passare la notte qua dentro facciamo il possibile per lasciare fuori quegli insetti.
(Mulder sta inchiodando un asse contro la finestra. Moore entra nella stanza. Scully sta avvitando una lampadina)
MOORE: Stia molto attenta con quella. E’ l’unica lampadina che funziona.
(Scende la notte. Il generatore è in funzione. Mulder, Moore e Scully sono sui rispettivi letti. Mulder e Moore guardano la lampadina. Scully guarda in una angolo della stanza, e nell’ombra vede gli insetti verdi)
SCULLY: Riesco a vederli. Oh Dio guardate!
(Scully si alza e si dirige verso l’angolo. Mulder e Moore la seguono)
SCULLY: Stanno attraversando la parete lì, dov’è buio.
(Scully guarda la sua mano, e appena la sua stessa ombra copre la sua mano vede gli insetti addosso a lei. Cerca di toglierseli di dosso)
SCULLY: Ce li ho addosso!!
MULDER: Su, sta calma! Scully…Scully…
(Scully cammina all’indietro, agita le braccia e urla)
SCULLY: Ce li ho addosso!!! Levameli!!
(Camminando all’indietro Scully colpisce la lampadina, Moore la afferra. Mulder invece cerca di fermare Scully)
MOORE: Ohh, dannazione!!
MULDER: Smettila! Devi stare calma! Calma! Scully, devi stare calma!!
(Mulder riesce a bloccare Scully contro il muro)
SCULLY: Ma non li vedi Mulder!! Levameli di dosso!!
MULDER: Non sono solo addosso a te. Sono ovunque! Questo spiega il residuo untuoso sugli oggetti.
SCULLY: Credevo che con la luce fossimo al sicuro!
MULDER: Lo siamo! La luce impedisce loro di formare lo sciame. Dobbiamo soltanto restare sotto la luce.
(Gli insetti continuano a muoversi nell’angolo. La tanica nel generatore è quasi vuota. Scully Mulder e Moore ora sono seduti)
MULDER: Come ti senti?
SCULLY: Sto bene.
(Poco dopo sono seduti vicini, e guardano alcuni di questi insetti che chiusi in un barattolo fanno una luce verde)
SCULLY: Sono enzimi ossidanti, proprio come le lucciole. Per questo avvolgono le prede nel bozzolo. In questo modo possono ossidare le proteine prese nei fluidi del corpo.
(La luce della lampadina sii affievolisce, per poi tornare normale. Scully respira profondamente)
SCULLY: Se improvvisamente si spegnesse il generatore scenderebbero qui dentro a succhiarci via la vita.
MULDER: Manca soltanto un’ora e mezza all’alba.
SCULLY: E poi? Non si può raggiungere nessun centro abitato in un giorno di cammino.
MULDER: Forse hanno sentito il nostro S.O.S. via radio. Potrebbero arrivare i soccorsi.
SCULLY: E’ successo diverse ore fa e insomma…Sarebbero già dovuti arrivare, no?
MULDER: E poi…Non dimenticare Spinney. Mi ha promesso che sarebbe tornato a prenderci.
SCULLY: E se non lo fa?
MULDER: Ci inventeremo qualcosa.
(Il generatore si ferma. Mulder e Scully si alzano in piedi nel centro della stanza e si guardano. La luce dell’alba entra dalla finestra. Mulder e Moore corrono fuori da una delle macchine. Mulder si china a controllare lo stato di un pneumatico)
MULDER: C’è l’occorrente per riparare pneumatici nel furgone?
MOORE: Si.
MULDER: Se mettiamo una toppa a questa e montiamo quella di scorta potremmo farcela a scendere con il suo furgone. Se no…Almeno useremo la sua radio per chiedere aiuto.
(Mulder, Scully e Moore tornano al furgone di Moore. Mulder spinge giù per la montagna la ruota di scorta. Arrivati al furgone trovano Humphreys avvolto in un bozzolo all’interno del furgone)
MOORE:
E’ Humphreys.
MULDER: Si.
(Guardano all’interno del furgone e vedono l’uomo contro il finestrino, avvolto nel bozzolo. Si sente il rumore di un’auto)
MOORE: Un momento! Sentite?
(Si vede arrivare una jeep da in fondo alla strada)
MOORE: E’ una jeep!
(La jeep si ferma e Spinney apre la portiera)
SPINNEY: Dobbiamo muoverci, forza! Forza!
MOORE: Aspettate, e Humphreys? Non possiamo lasciarlo qui!
SPINNEY: Ho chiesto aiuto via radio, salite!
MULDER: I tuoi amici dove sono?
SPINNEY: Non ce l’ hanno fatta! E non ce la faremo neanche noi se non ci diamo una mossa, dobbiamo andare!
(Scully, Mulder e Moore salgono sulla jeep e partono. Dopo un po’ mentre comincia a farsi notte la jeep passa sopra un chiodo squarcia gomme)
SPINNEY: No!! Maledizione!!
(La jeep si ferma. Spinney scende dall’auto e guarda i danni riportati dalla gomma)
MOORE: Questo è il colmo. E’ come spararsi un colpo al piede da soli.
(Moore apre la portiera e esce a guardare Spinney. Spinney intanto, di fronte alla jeep, è attaccato dagli insetti)
MULDER: Presto, chiuda! Spinney, torna in macchina!
(Moore torna in macchina chiudendo la portiera. Spinney corre via nella foresta gridando e cercando di scacciare gli insetti che ha addosso. Lo sciame entra anche nella jeep. Mulder, Scully e Moore si agitano, cercano di scacciare gli insetti e urlano. Al mattino un elicottero arriva sul posto. Tre furgoni si avvicinano e ne escono uomini con abiti anti contaminazione. Aprono la portiera e guardano nella jeep. Ci sono i corpi di Mulder, Scully e Moore avvolti nei bozzoli)
UN UOMO: Abbiamo un caso di evacuazione. E’ un’emergenza. Richiediamo struttura di quarantena per due, forse tre vittime, colpite da infezione non diagnosticate o esposti a vettori biologici sconosciuti. Ripeto: abbiamo un caso di evacuazione. E’ un’emergenza. Due, forse tre vittime.
(Scully si muove sotto la ragnatela)
Centro alta capacità di contenimento, Winthrop, Washington
(Una piccola porta si apre e un uomo prende in mano un contenitore)
UNA VOCE DA UN AUTOPARLANTE: Attenzione, a tutto il personale. Camera di decontaminazione attivata al settore I. Accesso al settore I, vietato.
(L’uomo porta il contenitore all’interno della camera di decontaminazione. Altri uomini lavorano nella stessa camera. Moore è disteso su un letto, un uomo gli si avvicina e preme un bottone dell’apparecchio vicino al suo letto. Poi si avvicina a Scully che è sdraiata su un altro letto lì accanto, e fa lo stesso all’apparecchio vicino al letto di lei. Mulder entra nella stanza. Ha delle ustioni, è vestito di bianco, e porta con sé una tanica con dell’ossigeno che è collegata al suo naso)
L’UOMO: Come si sente?
MULDER: Meglio. Le analisi che risposte danno?
(L’uomo si dirige verso una scrivania e prende una siringa)
L’UOMO: In linea di massima buone. Eravamo preoccupati per i danni subiti a causa dell’inalazione. C’era una grande concentrazione di una sostanza chimica che abbiamo scoperto essere luciferina.
MULDER: Cosa sarebbe?
L’UOMO: Lo stesso enzima che si trova nelle lucciole e in altri insetti bioluminescenti. Gli entomologi stanno cercando di determinare la specifica natura degli insetti che vi hanno aggredito.
(Intanto l’uomo torna da Scully e le inietta il liquido contenuto nella siringa che ha preparato. Anche Mulder si avvicina al letto di Scully)
MULDER: E Scully?
(Lei non è cosciente ed ha diverse ustioni sul viso)
MULDER: Come sta?
L’UOMO: Diciamo che non è ancora fuori pericolo. Ha perso molti liquidi. Se fossero passate altre due o tre ore non ce l’avrebbe fatta.
MULDER: E io che le avevo promesso una gita in montagna.
(L’uomo si allontana)
MULDER: Come farete a contenere il fenomeno? Se lo sciame dovesse migrare.
L’UOMO: Il governo ha avviato delle procedure di emergenza. Sono sicuri che usando una adeguata combinazione di incendi controllati e pesticidi, saranno tutti sterminati.
MULDER: E se così non fosse?
L’UOMO: Non è contemplata quest’eventualità.
(L’uomo si allontana lasciando Mulder ai suoi pensieri)
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