Gli Arredi Shakers
Questo spazio è dedicato ai famosi arredi shakers. Gran parte dei contenuti presenti sono già stati pubblicati su testate giornalistiche o su altri siti. L'intento è quello di fornire argomenti in lingua italiana riguardante questi arredi che hanno rivoluzionato l'architettura del mobile. Siamo lieti di riceve contenuti e segnalazioni di link per arricchire questo contenitore [Arredi_Shaker at libero.it]. Dove possibile sarà citata la fonte.
Qualche appunto sugli Shakers
(da Politecnico di Milano - Facoltà del Design)
Gli Shakers erano una comunità protestante, fondata in Inghilterra nella metà del XVIII secolo.
Gruppo dissidente dei Quaccheri, la Wardley Society, o i quaccheri tremanti (Shaking Quakers).
Quaker, in lingua inglese, significa "tremante" ed è un termine usato per designare il membro di una setta cristiana sorta in Inghilterra nel 1650, con molti proseliti negli USA ed in Olanda.
Pare che il nome sia stato attribuito per la caratteristica agitazione che essi presentavano quando si sentivano ispirati a predicare.
La dottrina della setta insegna che Dio illumina internamente tutti gli uomini, dispensando anche il ministero di preti e pastori.
Non si deve giurare, nè piatire in giustizia, nè portare armi, nè guerreggiare.
Il nome viene usato talvolta in senso estensivo per indicare, con tono polemico, quanti pretendono di essere sempre certi della moralità e della giustezza di ciò che dicono o fanno.
Inizialmente i Quaccheri, seguaci di Fox, il fondatore della setta, si chiamavano Figli della Luce, poi si dissero Società degli Amici, infine Società Religiosa degli Amici.
Le loro radici affondano nella Riforma, erano avversari di un clero distinto dal laicato, volevano il culto affidato a chiunque ed erano contrari al vivere mondano.
Nonostante fossero sottoposti a forte persecuzione, ebbero inizialmente una forte diffusione
Poi, inseritisi nella politica, perdettero via via credibilità.
Le loro credenze non hanno una sistemazione religiosa, la loro esperienza religiosa è di tipo mistico, credono nella grazia e respingono la predestinazione alla condanna.
Sono organizzati con Ministri, che non considerano la loro opera un ufficio e possono essere di entrambi i sessi, Anziani che hanno il governo effettivo della comunità,
Sorveglianti che vigilano sulla condotta dei singoli.
Le adunate periodiche servono a legare fra di loro le comunità; dispongono di società missionarie ed hanno comitati con funzioni di assistenza sociale e lotta contro il vizio.
Non sono numerosi, circa 200.000 in tutto il mondo, ma si sono sempre distinti al punto di ottenere il Nobel per la pace nel 1947.
Anche il nome degli SHAKERS deriva dalle pratiche di culto durante le processioni danzanti si scuotevano, agitavano gli arti e la testa e ad alcuni di loro capitava di cadere in trance.
Ann Lee, inglese di Manchester era una delle seguaci più note e venne arrestata numerose volte per turbe all´ordine pubblico. Durante un suo soggiorno in carcere ebbe una visione rivelatrice che le indicava come avrebbe potuto trovare la salvezza attraverso la purezza.
Dal 1770 fu eletta leader della Società e divenne Madre Ann. Nel 1774, a seguito di una nuova visione abbandonò l´Inghilterra per l´America con 7 discepoli.
Secondo delle idee molto in auge all´epoca aspiravano a fondare una società utopistica basata sulla proprietà comune dei beni.
Predicavano l´uguaglianza dei sessi, la tolleranza, il pacifismo, la purezza e fecero un gran numero di adepti..Quando Madre Ann morì nel 1784 la sua opera non aveva ancora raggiunto il suo apogeo. Nel 1840 erano circa seimila.
Dopo la guerra civile americana iniziò il declino e già all´inizio del ‘900 i membri della setta erano diminuiti a mille.
Oggi le comunità d´origine sono state trasformate in museo.
Ne rimane una operativa a Sabbathday City, nel Maine con un esiguo numero di seguaci, non più di una decina.
Il fatto che gli Shakers abbiano progettato e prodotto una nuova tipologia costruttiva
Abitativa. oggetti per il lavoro e per la casa è del tutto casuale.
Di fatto però, l´eredità di questa corrente religiosa ha lasciato sta ora tutta negli oggetti che gli artigiani Shakers hanno creato.
Questi artefatti hanno trasceso la loro epoca, sono divenuti autonomi.
La vita degli Shakers era regolata rigidamente da leggi che coinvolgevano tutti gli aspetti del quotidiano le chiamavano : le leggi del Millennio, leggi che venivano riviste di tanto in tanto
e questo mostra la loro capacità di adattarsi al mondo circostante.
Questo spirito di adattamento era assolutamente necessario perché essendo gli Shakers votati al celibato, dovevano necessariamente far opera di proselitismo.
Le loro comunità erano miste e divise in famiglie che comprendevano fino ad un centinaio di membri.
Il loro modo di vivere era conseguenza di una filosofia molto semplice, basata sui principi dell´uguaglianza e della modestia e sulla professione della fede.
Cercavano in ogni cosa l´ordine e l´armonia, vivevano in una completa autarchia ispirata ai loro principi spirituali. Ogni gesto era per loro espressione di fede e si consacravano alla perfezione attraverso il lavoro.
”Lavora come se tu avessi 1000 anni da vivere e tu dovessi morire domani”
Non si dovevano possedere oggetti più belli di quelli dei propri vicini e quindi ogni effetto decorativo era bandito all´interno della casa, ma ciò non toglie assolutamente “bellezza”
ai mobili ”shakers” funzionali e perfetti nella forma.
E tutti i sostenitori della tesi secondo cui la bellezza di un oggetto è nella sua utilità sono d´accordo nel sottolineare la modernità dello stile ”Shaker”..
”Qualsiasi bellezza non basata sull´utilità
è effimera,
velocemente diviene ripugnante
e necessita di essere sostituita in continuazione
da qualcosa di nuovo e diverso. ”
Concentrandosi sulla forma e la funzione gli Shakers di fatto anticipano i tempi e possono essere definiti i precursori del design del Bauhaus e di Mies van der Rohe.
Gli Shakers lavoravano raggruppati in una specie di cooperativa privata.
Rispettosi dell´ambiente costruivano oggetti in legno: il legno era considerato un dono di Dio.
Utilizzavano pino, betulla o ciliegio…
Oggetti tutti che dovevano, nella loro funzionalità, rispondere a tutte le esigenze della vita di comunità.
Molti dei mobili sono costruiti con legni misti, è una caratteristica che permette di riconoscere,
ad esempio, le sedie autentiche dalle imitazioni.
Usavano stoffe naturali e i loro abiti venivano tinti con colori ricavati dalle piante o dalla terra.
l´ocra, l´arancio, il rosso, le terre, il blu in varie intensità
Dopo aver soddisfatto le loro necessità primarie a livello di alloggio, mobilio, viveri e vestiario,
gli Shakers iniziarono vendendo il surplus.
In seguito produssero oggetti destinati esclusivamente alla vendita.
Ogni comunità aveva le sue specialità ma non bisognava diversificare troppo i prodotti
per assicurare la coesione tra comunità.
I loro prodotti erano molto vari utensili da cucina, attrezzi per lavorare i campi,
ma anche conserve, scope, oggetti di arredamendo, scatole ovali, setacci, cesti, vari mobili, le famose sedie.
Si distinguono 3 periodi nella loro produzione di mobili :
1° periodo
Dal 1780 al 1810 i mobili venivano costruiti per soddisfare i bisogni della comunità.
Erano completamente fatti a mano
2° periodo
Dal 1810 fino alla guerra di secessione
Inizio dell´utilizzo di macchine per la produzione in serie, scomparsa del carattere individuale dei mobili, e consolidamento di uno stile comunitario.
Molto rari i pezzi firmati, un gesto moralmente riprovevole perché esprimeva superbia e individualismo ma possibile trovarne alcuni che hanno indicato l´anno di produzione
3° periodo
Nel 1876 partecipano all´esposizione universale di Filadelfia la produzione poi declina
a causa della diminuzione degli adepti e contemporaneamente diminuisce la richiesta di mobili.
Le sedie, a schienale alto a pioli (ladder back chairs), erano fatte in questo modo per essere appese,
assieme ad attrezzi, abiti, cappelli, ad un lungo attaccapanni-porta oggetti che faceva il giro della stanza.
In questo modo, riuscendo a sollevare tutto da terra, le pulizie domestiche erano più facili.
I grandi tavoli erano montati su delle rotelle per la stessa ragione.
Le sedie da refettorio, a differenza delle precedenti, avevano schienali molto bassi, per potere essere spinte sotto il tavolo.
Le sedie sono affusolate ed hanno pomelli accuratamente sagomati
Gli Shakers sono dunque i primi a utilizzare arredi caratterizzati dalla ricerca dell'utilità,
economia ed efficenza senza che la qualità sia sacrificata.
Mobili “puliti” e relativamente scarni: anche i pezzi più semplici presentano delle modanature.
Dal 1830, si utilizzano delle strisce di tessuto per guarnire le sedie.
Molto più tardi, negli anni '50 del 1900, i designer scandinavi adottano questo stesso stile di intreccio di cinghie.
Anche i mobili in pino con molti cassetti sono concepiti per riporre la biancheria e ordinare con cura ogni tipo d´oggetto.