MANCANO
POCHI GIORNI AL DUEMILA
Mancano pochi giorni al 2000 e già si pensa ai festeggiamenti eccezionali che dovranno caratterizzare l’ingresso nel nuovo millennio. Con il primo gennaio del 2000, tuttavia, non si entrerà, come molti pensano, nel nuovo millennio, ma nell’ultimo anno del vecchio: il terzo millennio inizierà infatti solo il 1° gennaio del 2001.
L'equivoco nasce dal fatto che quando si decise di contare gli anni dalla
nascita di Cristo (e non più dalla fondazione di Roma come si faceva in
precedenza e come si continuò a fare ancora per alcuni secoli dopo la nascita
del Messia), si cominciò dall'anno uno e non dall'anno zero. Pertanto, il primo
secolo della cosiddetta Era cristiana terminò 100 anni dopo la nascita di
Cristo, cioè il 31 dicembre del 100, e il giorno successivo, il primo gennaio
dell’anno 101 ebbe inizio il secondo secolo. Per lo stesso motivo, il primo
millennio dell’Era cristiana terminò il 31 dicembre dell’anno 1000 e un
giorno dopo, il 1° gennaio del 1001, cominciò il secondo millennio.
Analogamente il secolo XX iniziò il 1° gennaio 1901 e terminerà il 31
dicembre 2000, e non il 31 dicembre 1999.
Vi sono persone che temono che con l'ingresso nel terzo millennio possano
accadere fatti di eccezionale gravità, forse addirittura la fine del mondo, ma
sono timori infondati anche perché, con ogni probabilità, nel terzo millennio
già ci siamo.
Come ho già detto, prima che gli anni si cominciassero a contare dalla
nascita di Cristo, si era soliti partire dall’anno della fondazione di Roma ["ab
urbe condita" (a.u.c.), cioè dalla
fondazione dell’Urbe]
e solo nel 525 d.C. avvenne il cambiamento. A quel tempo, però, non si
conosceva con esattezza né il giorno né l'anno della nascita di Cristo, e
quindi, per la definizione della data, ci si dovette affidare alle tradizioni
popolari e a conteggi approssimativi.
Per il giorno si scelse il 25 di dicembre forse anche perché in quella
data si svolgeva una festa pagana che celebrava la rinascita del Sole ("solis
invicti") il quale, dopo essere sceso nel punto più basso dell'orizzonte,
non si lasciava sopraffare, ma riprendeva a salire in cielo. In realtà, in quel
giorno, a quel tempo, capitava il solstizio d'inverno (evento che attualmente ha
luogo il 21 o il 22 dello stesso mese a seconda degli anni), e quindi la festa
del risorgere del Sole divenne per i cristiani l’inizio di una nuova vita
segnata dall’arrivo del Messia.
Per quanto riguarda l'anno molto probabilmente si cadde in un errore
grossolano di conteggio poiché si interpretò in modo impreciso ciò che è
scritto nella Bibbia, dove si legge che Gesù nacque durante il regno di Erode:
ma Erode morì nel 750 a.u.c., cioè nel 4 a.C. e quindi, se dovessimo dar
credito a ciò che è scritto nei testi sacri, Cristo dovrebbe essere nato
almeno quattro anni prima della sua nascita (!). Ecco il motivo per il quale si
sostiene che il terzo millennio dall’Era cristiana dovrebbe già essere
iniziato.
La verità è che la scelta di una data da cui iniziare il computo degli
anni è una convenzione e difatti, nel passato, dalle diverse civiltà, vennero
scelte date diverse per iniziare il conteggio degli anni. In genere, veniva
collocato l’anno 1 del sistema cronologico che si decideva di adottare molto
lontano nel tempo, in modo che non si dovesse ricorrere a numeri negativi per
definire eventuali avvenimenti anteriori a quello che era stato fissato come il
primo anno del nuovo calendario.
Uno dei sistemi più utilizzati nell’antichità, per la datazione dei
principali eventi storici, fu quello di risalire all’istituzione dei giochi
olimpici. L’anno della prima Olimpiade è stato individuato dagli storici nel
776 a.C. ma non siamo per nulla certi che quella sia la data giusta. I romani
dei tempi più remoti decisero di adottare un loro sistema cronologico numerando
gli anni a partire dalla fondazione di Roma, data che naturalmente nessuno era
in grado di definire con certezza e decisero alla fine, affidandosi alle
tradizioni, di fissarla al terzo anno della quinta Olimpiade, cioè nel 753 a.C.
In seguito, poiché i cristiani ritenevano che con l’avvento del loro
Messia la storia del mondo fosse profondamente cambiata, decisero di distinguere
i fatti storici in due periodi fondamentali, quelli antecedenti alla nascita di
Cristo e quelli successivi a tale data. Per fare ciò, naturalmente, era
necessario stabilire in che anno fosse nato Cristo. Ora, poiché quando si
decise di adottare un nuovo sistema per il computo degli anni erano ormai
passati più di cinque secoli da quell’evento, e poiché non esistevano
documenti ufficiali che si riferissero a quel periodo storico, non fu nemmeno
molto agevole fissarne giorno ed anno precisi.
Per quanto riguarda il giorno, come abbiamo detto, si scelse la data del
25 dicembre e sette giorni dopo, il 1° gennaio sarebbe iniziato l’anno 1 del
nuovo calendario. Per quanto riguarda l’anno si decise per il 753 dalla
fondazione di Roma e quindi quello che chiamiamo il primo anno dopo Cristo iniziò
il primo gennaio del 754 dalla fondazione di Roma. Questa data, tuttavia, è
quasi sicuramente sbagliata. Alcuni storici ritengono che Cristo sia nato
addirittura nell’11 a.C.
Il nuovo sistema del computo degli anni non si affermò immediatamente,
ma si diffuse nell’Europa occidentale solo dopo l’anno 1.000, quando cioè
la nostra religione si era ormai divulgata in gran parte del mondo conosciuto. Ora, come è facile capire, non ha senso caricare quella data di significati reconditi e misteriosi immaginando chissà quali eventi apocalittici in coincidenza con la fine del millennio. E' certo invece che quel giorno sarà uguale agli altri, ovvero un "ultimo dell'anno" come tanti. In quel giorno succederà quello che normalmente succede la sera di fine anno e cioè si mangerà e si berrà più del solito, si ballerà fino a tardi, si andrà a dormire al mattino presto e ci si sveglierà con il mal di testa e di cattivo umore. Le raccomandazioni dei genitori ai loro figli saranno sempre le stesse: di non bere alcolici, di non farsi tentare dall’assumere sostanze sconosciute e di dubbia provenienza, di guidare con prudenza e nel rispetto del codice della strada. Se per quella notte i ragazzi ascolteranno finalmente le raccomandazioni degli adulti e non si registreranno i soliti incidenti del "sabato sera", potremo affermare con compiacimento che il nuovo millennio è cominciato sotto i migliori auspici, altrimenti, anche da questo punto di vista, sarà un primo dell’anno come gli altri. fine |