"Cowboy Bebop" sì differenza, per la
maggior parte, per l'aspetto grafico e per i brani musicali usati efficacemente
per migliorare e definire il palcoscenico per il dramma, la commedia e
l'azione, che sono il marchio di questa serie. La sigla d'apertura ne
è un esempio spettacolare. Gli episodi cominciano con un brano
jazz, la composizione "Tank!", in stile anni '70; la sigla d'inizio
rappresenta colori e scritte in rapida successione. Questa contraddittoria
sensibilità "futuro/passato" permea il mondo intero di
"Cowboy Bebop", contribuendo a dare dei sentimenti al futuro
del 2071, come ritratto nell'anime. |
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Dal punto di vista della storia e dell'atmosfera, le diverse
musiche di Yoko Kanno aggiungono un'altra dimensione impressionante alla
produzione. Da questo punto, chi ha seguito la sua carriera attraverso
Macross ed Escaflowne
sanno che lei è una virtuosa - una delle poche compositrici ed
arrangiatrici che eccellono ugualmente in una varietà di generi,
da classico al j-pop. Ma con "Cowboy Bebop", riesce a sorprendere
tutti per il suo bagaglio tecnico. Dire che la musica di "Cowboy
Bebop" è eclettica è dire poco: le sue composizioni
coprono un ampio terreno da pezzi classici ed ispirati agli inni a heavy
metal, rock e, finalmente, ad incredibili lavori ispirati al jazz ed al
blues. |
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Inventive e divertenti, le composizioni di "Cowboy
Bebop" di Yoko Kanno e le eccellenti performance dei suoi collaboratori
rendono ancora più grande quest'opera. È impressionante
avere una serie di brani forti, specialmente in uno dei CD. È impressionante
come Watanabe ed i suoi collaboratori sono riusciti ad integrare pienamente
la musica dei brani con la serie. La relazione tra la musica, le immagini
e la storia rendono "Cowboy Bebop" nel complesso uno "stile"
unico in mezzo ad altre serie "normali". |
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