Pino, folletto del bosco

...Serena, a bocca aperta, osserva con stupore quella strana creatura che, nel frattempo continua a parlare con lei.

- Mi sono accorto che oggi sei triste, ma io ho qualcosa che ti farà tornare il sorriso. Aspetta un momento! Torno subito! -

  Scompare di nuovo in mezzo al cespuglio, per riapparire un attimo dopo con in mano   un grosso scrigno.

 Con una chiave d’oro apre il pesante lucchetto, solleva il coperchio e comincia a rovistare all’interno.

Finalmente tira fuori una minuscola scatolina e la porge alla bambina.

Con molta curiosità Serena la apre e una dolcissima melodia si spande nell’aria:

- Ma è la ninna nanna che mi cantava sempre la nonna- esclama la piccola raggiante di felicità.

- Certo - afferma il folletto - e ti aiuterà quando sarai triste o avrai paura. Apri la scatolina ogni volta che ne avrai bisogno. Buona fortuna!

Serena, felice per l’inatteso regalo, si avvia soddisfatta verso casa.

A questo punto, bambini, avete capito chi è Pino?…No?!… Va bene...ve lo dico io...

Pino è un folletto del bosco.

Non è molto alto... anzi è così piccolo, ma così piccolo, che riesce a nascondersi anche dietro le minuscole foglie delle fragoline selvatiche.

E’ agile, veloce e salta con facilità gli ostacoli.

Quando avverte un pericolo si arrampica velocemente sugli alberi.

E’ proprio un simpatico folletto: qualche volta si intrufola anche nel mondo degli uomini, ma sta ben attento a non farsi notare.

Se fate attenzione, però, forse potrete vederlo.

Ascoltate bene com’è vestito!

Indossa un caratteristico cappuccio a punta a righe rosse e arancioni.

Il giubbetto è azzurro e i pantaloni marrone scuro.

Porta ai piedi stivaletti di feltro grigio - verde o zoccoli di legno quando piove.

E’ sempre allegro: ama scherzare, cantare, giocare e raccontare storie e per questo è amico di tutti gli abitanti del bosco.

      Dopo aver salutato Serena, s’inoltra di nuovo in mezzo al bosco.

Finalmente ha smesso di piovere e i raggi del sole filtrano attraverso le cime degli alberi.

Torna alla " bottega delle storie "                  Torna allo " Scrigno rubato " avanti