Nino nasello nuotatore |
Bea si allontana e Ugo si rivolge preoccupato al suo compagno: -
Ma…
Pino! Non le abbiamo chiesto dov’è la grotta! Come faremo a trovarla?
- Aveva appena espresso questi dubbi, che cominciano a sentire le note, un po’ stonate per la verità, di una strana canzone.
Pino e Ugo, stupiti, si guardano attorno… |
Le note sembrano
provenire dal fondo del mare e si sentono sempre più forti e sempre più
vicine. Ad un tratto l’acqua si increspa e appare un pesce
coloratissimo. Le
sue squame riflettono la luce del sole e abbagliano come tanti specchi
colorati, ma i suoi occhi, grandi e tondi, sono tristi. Pensieroso si avvicina allo scoglio ed esclama, credendo di essere solo |
Non
riuscirò mai a comporre questa canzone e non potrò presentarla al
festival dei pesci! Riesco a cantare solo un suono… N… N… N…, ma
così la canzone farà addormentare tutti i presenti, mi cacceranno via
e io non avrò più il coraggio di farmi vedere dai miei amici! Cosa
posso fare? Scuote
tristemente la testa, cercando invano una soluzione. -
Io posso aiutarti! - dice Pino. A sentire quella voce sconosciuta, NINO fa un salto indietro per la paura. -
Non spaventarti - lo rassicura Pino – devi solo aggiungere le
vocali a quel suono così noioso.Ecco… prova insieme a me:
NA…NE…NI… NO… NU. Bravo, così! Prova! Sì… E’
perfetta! La
canzone è meravigliosa. Il
nasello, felice, continua a cantare a squarciagola. -
Ora sì, che
posso presentarmi al festival! Grazie, Pino. Cosa posso fare per
ringraziarti? - chiede con entusiasmo NINO. - Ecco… veramente io non sono ancora riuscito a trovare il ladro del mio scrigno… le tracce sono poche… tu forse puoi darmi qualche altro indizio. -
Certamente
- risponde NINO, NASELLO NUOTATORE - posso dirti che ha dei baffi
lunghi, sottili e sensibili.
Ora scusami, ma devo proprio scappare! -
Agitando le pinne, Nino li saluta e si allontana nuotando velocemente,
lasciando Pino e Ugo a riflettere. All’improvviso
si alza un vento gelido che li fa rabbrividire: -
Hai proprio ragione! – ribatte Pino, battendo i denti -
Senti, Ugo – continua Pino tremando – io credo che sia ora di
tornare nel bosco delle storie perché qui al Polo Sud sicuramente il
ladro non c’è! Torniamo a casa e parliamo di nuovo con IVO, ISTRICE
ISTRUITO.
Non sopporto più tutto questo ghiaccio, il freddo, il
Coprendosi
il più possibile per proteggersi dal vento gelido, Pino sale sulla
schiena di Ugo e riprendono la strada del ritorno. |
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