Virginio e il centauro (Andrea)

Tanti anni fa un povero mugnaio viveva in una casa in montagna; aveva un figlio che faceva il fabbro.

 Un giorno il mugnaio mandò il figlio in città per vendere la farina, però gli raccomandò: “Quando hai finito di vendere la farina ritorna subito in montagna!”. Il figlio del mugnaio partì e quando arrivò al mercato molta gente voleva comprare la farina.

 Due persone con prepotenza fecero cadere la farina e il giovane li rimproverò: “Adesso come faccio a venderla, mio padre mi sgriderà!”. Le due persone gli dissero: “ Scusa non volevamo, se vieni a casa nostra ti ridaremo il grano e ci farai altra farina”.

Il figlio del mugnaio andò con loro, ma invece di una casa andarono in un castello tenebroso. Entrati nel castello vide un centauro seduto su un grande divano. Il centauro gli disse: “Hai fatto un grave errore a venire nel mio castello, adesso tu dovrai essere il mio servo e se non vorrai esserlo ti farò tagliare il capo!”.

Intanto il mugnaio si preoccupava per suo figlio, allora decise di andare al mercato. Lì vide la farina per terra e pensò: “Virginio è stato rapito; sono stato uno sciocco a non parlargli del terribile centauro; sarà stato lui a rapirlo”. Il mugnaio allora ripensò: “Devo andare alla grotta del mago, lui mi saprà dire come si sconfiggono i centauri”.

Il mugnaio partì in fretta, arrivò alla grotta del mago e bussò. Il mago aprì la porta e gli chiese: “Come posso aiutarti?”. Il mugnaio gli rispose: “Mio figlio è stato rapito dal terribile centauro!” “Se vuoi sconfiggerlo devi prendere questo arco con frecce d’oro!”.

Il mugnaio lo ringraziò e partì per il castello del centauro. Si arrampicò con una corda ed entrò dalla torre più alta, arrivò nella sala del trono e sfidò il centauro in una gara con l’arco. Il centauro accettò e disse: “Se perderai, però, mi darai il tuo figliolo come servo!”. Il mugnaio e il centauro andarono nel giardino. Il mugnaio, invece di tirare verso il bersaglio, tirò al cuore del centauro e il centauro morì. Le sue guardie scapparono via, il mugnaio abbracciò suo figlio e ritornarono in montagna dove vissero felici per sempre.

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